19:58 Termina l’evento.
Ancelotti: ‘‘Demoni a Napoli? Come demoni ci sono solo Alciato e Nosotti, il resto è paradiso’‘.
Ancelotti: ”Rapporto con Sacchi? Arrigo è stato un innovatore: era un allenatore che pretendeva dagli altri e, soprattutto, da se stesso. Lo stress deve essere gestito e trasformarlo in energia e probabilmente nel secondo periodo della sua carriera non l’ha gestito come quando era al Milan. Il giorno in cui capirò che lo stress supera la passione, quello sarà il momento giusto per smettere”.
Alciato: ”Anche io ho avuto i miei demoni? Certamente, come tutti e l’importante è scriverlo. Bisogna accettare quello che è successo ed inizi a raccontarlo ed è lì che incominci a sentirti meglio ”.
Riprende la parola Romero: ‘‘Problemi quando ero presidente del Toro? Quando le cose andavano bene nessuno faceva rifermento all’incidente di Meroni, ma poi mi chiamarono assassino e ho dovuto convivere con la stupidità umana”.
Ancelotti: ”Come ho gestito la coppia Inzaghi-Scheva? Due grandi campioni e li ho gestiti diversamente perché Scheva ascoltava e parlava di meno rispetto a Pippo. Calciatori demoni? No, adesso sono molto più professionisti anche rispetto a quando giocavo io”.
Ancelotti: ”Bisogna saper gestire il gruppo e motivare tutti. La relazione con e tra le persone del gruppo è fondamentale per rendere al meglio. Rendere partecipi e dare responsabilità e importante perché non voglio focalizzarmi su tutto ed importante delegare alle persone che lavorano con me. Quando c’è un rapporto non solo lavorativo si rende di più”.
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Ancelotti: ”Instanbul? E’ l’episodio di un percorso che tu fai e che è fatto di vittorie e sconfitte, ma ho cercato di tenermi addosso quando ho vinto la Champions e non quando l’ho persa”.
Ancora Ancelotti: ”Ho avuto i miei demoni quando mi infortunai al ginocchio? Non l’ho mai considerati problemi gravosi, ma lavorativi che mi hanno indicato le cose più importanti e più gravi. Il calcio e lo sport sono metafore importanti nella vita, ma nella vita ci sono problemi più gravi di una sconfitta di una partita anche se la sconfitta ce la portiamo addosso e questo è sbagliato. Non c’è nulla di male a festeggiare e poi si pensa alla prossima partita. Napoli? A Napoli si sta da Dio”.
Prende parola Attilio Romero: ”Saluto Nista che è un grande mio amico ed è il più grande preparatore atletico dei portieri. Alciato ha raccontato la mia storia con garbo ovvero quando successe la tragedia di Gigi Meroni. Meroni era il mio idolo sia calcistico che ideologici e lui incarnava una forma di anticonformismo anche estetico. Meroni era un giocatore molto tecnico e mio padre qualche giorno prima sognò che investivo un toro con la mia macchina. Nei prossimi giorni andrò a trovare la sorella di Meroni che quest’anno sono 50 anni da quel accaduto. E’un passaggio dovuto”.
Ancelotti: ”Sono contento di essere qui perché Alessandro lo considero un buon amico e un ottimo scrittore. Parlando del libro posso dire che lo spogliatoio è un luogo sacro perché mostra il vero lato delle persone, come Ibrahimovic che si mostrava in un altro modo ai media. Il libro spiega che si può vincere nonostante le difficoltà e questo avviene anche nel calcio. La vicenda vissuta da Kaladze è stata particolare perché ha mostrato sempre una forte dignità e una grande professionalità. E’ stato sempre professionale e noi non eravamo pressanti e quindi non ho avuto problemi a gestirlo, ma quando c’era una partita importante di Champions bisogna vedere la prima persona e lui volle giocarla lo stesso”.
Alessandro Alciato, giornalista di Sky Sport, introduce il libro
Benvenuti alla diretta testuale della presentazione del libro del giornalista Sky Sport Alessandro Alciato “Demoni”, la cui prefazione è stata scritta da Carlo Ancelotti
