Parlare di bilancio dopo la prima giornata di campionato appare assolutamente inopportuno, considerato soprattutto che il calciomercato è ancora in corso.
Ma sicuramente qualche indicazione già emerge, sui calciatori che, al debutto, hanno inciso sul risultato della nuova squadra.
Doveroso innanzitutto citare il Milan, essendo la squadra campione d’Italia.
E forse non è un caso che la vittoria dei rossoneri registri nel tabellino dei marcatori, Hernandez, Rebic e Diaz, tre protagonisti della passata stagione.
Voglia di riscatto o di mettersi in gioco dall’inizio, magari in un campionato nuovo oltre che in una squadra nuova. Questi sono i sentimenti che caratterizzano il “nuovo arrivato”. Ma quali sono i nuovi acquisti top e flop di questa prima giornata? Ne abbiamo individuati 6.
Top:
- Kvaratskhelia: per lui gol e assist nella prima partita contro il Verona. Il suo talento non era mai stato messo in discussione, ma nessuno si aspettava un impatto così forte nel nostro campionato. Tecnica e fisico, ma soprattutto una “maturità” tipica dei giocatori di esperienza nonostante la sua giovane età.
- Di Maria: anche per lui gol e assist, non delude le aspettative. Prende in mano la squadra e, insieme come Vlahovic, costruisce una vittoria perentoria.
- Jovic: difficile sostituire Vlahovic negli schemi di squadra. Con il gol del vantaggio, su assist di Sottil, sembra quantomeno averlo già sostituito nel cuore dei tifosi.
- Lukaku: ci ha messo soltanto due minuti a cancellare dalla mente dei tifosi nerazzurri l’incubo del “tradimento” della scorsa stagione. E’ il Romelu di sempre, come se non fosse mai andato via.
Flop:
- Radu: dopo l’errore dell’anno scorso, che regalò lo scudetto ai cugini rossoneri, Radu è ancora intrappolato in quel tunnel. Il suo errore, grave soprattutto perché al 96’ minuto, regala la vittoria alla Fiorentina.
- Maximiano: difficile giudicare la sua prestazione, ha giocato solo 5 minuti o di gara. Espulso per aver trasgredito alla regola base per qualsiasi portiere di calcio: la palla non si prende con le mani fuori dall’area di rigore.
