Nel post-partita di Lazio-Napoli ha parlato così ai microfoni Sky il tecnico azzurro Maurizio Sarri. Ecco le sue parole:
“Cosa manca allo scudetto? Non vedo perché questa domanda non la facciano a Milan e Inter che hanno budget superiori al nostro, abbiamo una squadra con un’identità composta da diversi giovani e questo porta maggiori certezze e punti. Forse, manca un pizzico di mentalità per ottenere la vittoria dello scudetto, ricordo che nel girone di ritorno abbiamo gli stessi punti della Juventus e inoltre, devo dire, che io continuo a divertirmi”.
Poi prosegue: “Oggi la partita era molto simile alle gare che facciamo in casa, ci hanno lasciato fare partita e cercavano di ripartire. E’ chiaro che questa versione offensiva contro altre squadre ci può dare anche risultati superiori. La rosa è di grande livello, però io credo che un centravanti come Milik, reduce da una stagione molto sfortunata, può nella prossima stagione essere la rivelazione dell’annata. Stesso discorso per Pavoletti, che anche per colpa nostra, non è riuscito ancora a trovare la giusta continuità. Non capisco chi dice che a giocar male si facciano più punti, io voglio vincere, divertirmi e divertire. E’ chiaro che il nostro gioco è più dispendioso e spesso ci porta maggiori rischi, a volte causati anche dal fatto che a centrocampo non abbiamo grandi interditori. Queste però sono le nostre caratteristiche e fanno parte del gioco. Dybala e Insigne? Mi tengo Insigne, ho visto ieri sera Paulo e anche mercoledì e me lo tengo anche perché è napoletano. Contratti in scadenza per Insigne? E’ un talento straordinario, penso sia uno dei talenti più vivi del calcio italiano e penso che piacerebbe a tutti che un ragazzo napoletano diventi la bandiera del Napoli. Sarebbe una storia romantica e, aldilà dei numeri, porterebbe un po’ di romanticismo a questo calcio”.
Sul futuro: “Anch’io bandiera? Io sono nato a Napoli, ma sono stato fuori per cinquant’anni. Sono situazioni diverse e poi l’allenatore è come il pesce, dopo un pochino puzza”.
