Il 28 novembre la squadra partenopea ha dato grande spettacolo al San Paolo, mostrandosi concentrata e attenta, capace di sottolineare una netta superiorità sulla Stella Rossa, la quale ha dovuto soccombere per 3-1. Quell’unica rete dei serbi però, segnata dal comoriano Nabouhane, sfuma la possibilità per gli azzurri di presentarsi ad Anfield con la tranquillità di poter perdere per 1-0 e passare comunque il turno. Dovranno quindi cercare necessariamente almeno un pareggio, sempre che il PSG riesca ad avere la meglio sulla Stella Rossa e il suo “dodicesimo uomo”, il Marakana.
La squadra azzurra che da settembre è impegnata nella Champions League per la terza stagione di fila, è capitata in un girone, il C, letteralmente infuocato: si è scontrata con PSG, Liverpool e Stella Rossa. Primo nel suo gruppo, il Napoli in cinque partite ha collezionato due vittorie (contro Liverpool e Stella Rossa) e tre pareggi, classificandosi appunto in testa con 9 punti, seguito subito dopo dal PSG (8) e dal Liverpool (6), mentre la Stella Rossa viene conseguentemente esclusa dalla qualificazione. Questi risultati tuttavia non sono sufficienti per un lasciapassare sicuro per gli ottavi di finale, a causa della vittoria del PSG contro il Liverpool che getta nell’incertezza l’esito del girone e nell’apprensione gli animi dei tifosi, anche se, a onor del vero, anche se i tifosi per scaramanzia non fanno pronostici, il Napoli viene considerato come favorito da tutte le scommesse e quote della Champons League 2018/2019 .
In attesa del prossimo impegno europeo, Carlo Ancelotti sta cercando di far breccia nel cuore dei napoletani, dopo aver già ottenuto i favori del presidente De Laurentiis. Impresa non facile, venendo dopo Maurizio Sarri, impresa in cui tuttavia sta riuscendo, complici anche gli obiettivi raggiunti dalla squadra nel girone di fuoco della Champions League: memorabile è l’impressionante Napoli visto contro il Paris-Saint-German di Tuchel e il gol di Insigne, che ha superato la famosa rete di Hamsik contro il Cagliari (quando ancora il tecnico era Sarri) segnata dopo ben 21 passaggi in soli 50 secondi.
Quando si guarda all’andamento del Napoli, non possono mancare dibattiti tra i fan più nostalgici del “Sarrismo” e quelli rivolti al presente e proiettati al futuro con Ancelotti. Fare paragoni tra i due non è certo cosa semplice, in quanto provenienti da due storie e due carriere nettamente diverse. Ancelotti ha portato vittorie ovunque andasse, al contrario di Sarri, il quale tuttavia durante i suoi anni al Napoli ha condotto la squadra a giocare un calcio osannato come uno dei migliori d’Europa. Numeri alla mano, però, Ancelotti con la partenza sprint della squadra partenopea sta conseguendo risultati miglori di quelli passati dell’ex allenatore. Riusciranno queste prestazioni a migliorare ulteriormente o perlomeno a rimanere costanti nel tempo? Certo è che con Ancelotti i tifosi stanno ricominciando a tornare allo stadio, rafforzando finalmente il rapporto squadra-tifosi, fondamentale nel calcio. E certo è anche che il passaggio Sarri-Ancelotti ha segnato una vera e propria rivoluzione nel Napoli e le aspettative riposte in Carletto sono importanti: c’è infatti la voglia di riscatto, di affermarsi a livello europeo. Per farlo, Ancelotti dovrà creare un piano d’azione a medio-lungo termine che sappia sintonizzarsi con la squadra e portarla ad ottenere degli importanti traguardi, sia nel Campionato di Serie A, cercando di abbandonare lo status di eterna seconda in cui la Juventus l’ha relegata, sia a livello internazionale, come nel caso della Champions, dove il primo obiettivo è qualificarsi agli ottavi di finale.
