Storie di nuove emigrazioni, non più con la “valigia da cartone” ma con il pallone sotto il braccio, alla ricerca di una terra promessa per realizzare i propri sogni. E’ l’avventura di Carlo Capezzuto, attaccante classe ’94 svincolato dal Napoli che si è trasferito all’Austria Vienna. Per conoscere in maniera più approfondita la sua storia, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva l’ex attaccante della Berretti azzurra:
Carlo, noi ti abbiamo seguito più volte al “Kennedy”. Per chi non ti conosce, raccontaci le tue caratteristiche?
“Sono un attaccante esterno che preferisce partire dalla sinistra per poi provare il destro a giro o di potenza. Sono destro di piede, punto sulla rapidità e sulla discreta tecnica di base, non dispongo di un’imponente forza fisica”
Parlaci della tua esperienza con le giovanili del Napoli. Sei rimasto deluso per la mancata riconferma?
“Guarda, io sono tifoso del Napoli da sempre e penso di avere del sangue azzurro nelle vene. Ho cominciato nelle giovanili che avevo 12 anni e mi sono sempre trovato bene con tutti e con i miei compagni benissimo, solo nei primi anni non sono riuscito a dare il meglio. Non ci sono rimasto male per la mancata riconferma, lo sapevo dall’inizio dell’anno, anzi voglio ringraziare l’allenatore Felice Mollo della Berretti che ha sempre avuto fiducia in me.
Come sei arrivato all’Austria Vienna?
“Devo ringraziare mio zio che vive qui da 5 anni ed è riuscito ad organizzarmi un provino che per fortuna è andato bene”.
Non è un po’ dura per un ragazzo così giovane trasferirsi in un paese lontano da casa e con mentalità e lingua tanto diverse?
“In questo momento ho voluto mettere al primo posto la mia carriera, sono 12 anni che faccio sacrifici e voglio assolutamente fare il calciatore, un lavoro che sogno da quando ero bambino”
In bocca al lupo, Carlo, cuore e sangue azzurro.
Gianluca Dova
