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Identikit di … Giuliano del Dnipro Dnipropetrovsk

Il centrocampista brasiliano del Dnipro è pronto a sfidare il Napoli in Europa League

Una questione d’orgoglio, di unità nazionale quella del Dnipro Dnipropetrovsk. Sottoposti a numerose denominazioni a seconda delle varie proprietà che si sono succedute durante le varie fasi storiche trascorse: da Petrovets a Stal, da Dynamo Dnipropetrovsk a Metalurg fino a Dnepr, prima del definitivo Dnipro. Gli ucraini sono nel ben mezzo di una crescita esponenziale in questi ultimi anni, forti di una programmazione accurata e particolarmente equilibrata che sta portando i suoi frutti. Non solo i 40 milioni di euro spesi per la realizzazione della Dnipro Arena, stadio di proprietà contenente 40 mila posti a sedere, ma anche milioni di euro spesi per portare nelle ultime campagne acquisti giocatori importanti come Strinić, Matheus, Mazuch, Kalinić. Con l’età media di poco superiore ai 26 anni, il club ucraino ha saputo puntare su giovani talenti provenienti da altri vivai come Oliynyk, Odibe (ex Siena)e Zozulya, oppure dalla propria “cantera”, come nel caso della grande promessa Konoplyanka. La nostra rubrica ha intravisto e descritto le caratteristiche del forte esterno offensivo di centrocampo già lo scorso marzo (Clicca qui). Oltre che alle grandi prospettive di questo ragazzo, il club punta molto anche sulle abilità del centrocampista brasiliano acquistato due anni fa dall’International di Porto Alegre, Giuliano.

 

Giuliano Victor de Paula nasce nella popolosa città di Curitiba, capitale dello stato di Paranà in Brasile, il 31 maggio 1990. All’età di quindici anni entra a far parte del settore giovanile del Paranà Clube. Dopo un paio di anni passati nelle giovanili, la società rossoblù decide nel febbraio 2007di vincolarlo con un contratto. Nella stagione 2007/08 entra nel giro della prima squadra allenata da Caio Jùnior, che disputa il campionato cadetto brasiliano. Gradualmente riesce ad entrare nello schieramento titolare, nonostante la sua giovanissima età. Il suo talento e la sua destrezza gli fanno collezionare tra questa stagione e la successiva (2008/09) 40 presenze,  siglando cinque reti. La prima, da giocatore professionista, risale al 10 novembre 2007 nella sconfitta in trasferta per 3-2 contro il Botafogo. “Svezzato” nel calcio dei grandi e dopo aver collezionato 9 presenze con due reti realizzate in Under 17 brasiliana, Giuliano viene convocato anche per l’ Under 20, impegnata nel Sudamericano 2009 giocato in Venezuela (usuale torneo dove partecipano sei nazionali sudamericane). Quel Brasile dei vari Rafael Tolòi, Zè Eduardo (adesso al Padova), Douglas Costa, vince agevolmente la competizione con ben quattro punti di vantaggio sul Paraguay inseguitrice, con il mediano che si rivela l’autentico trascinatore del gruppo nella vittoria finale (realizzando tra l’altro anche due reti). Successivamente perderà in finale la Coppa del Mondo Under 20, disputata in Egitto nella finale persa ai rigori contro il Ghana. Le buone prestazioni con il suo club, ma soprattutto con la Nazionale, gli riservano le attenzioni di vari club brasiliani.

  

L’Internacional di Porto Alegre è il più interessato al suo cartellino, decidendo di strapparlo in ogni modo alla concorrenza. Il 21 febbraio 2009 si concretizza il suo passaggio al club di Porto Allegre, per una cifra pari a circa un milione e mezzo di euro. L’ acquisizione avviene dopo una parziale proprietà a carico di una società intermediazione “Traffic”, facente capo a Muhamed Sakic (suo il 60% dei diritti). Durante il primo anno con il nuovo club, Giuliano totalizza nella prima parte della stagione 9 presenze nel Gaucho e 3 reti, ma è soprattutto nel Brasileirão che mette in mostra le sue qualità con 27 presenze e firmando il tabellino dei marcatori in cinque occasioni (la prima rete da professionista nel 3-0 casalingo contro lo Sport Recife). Il suo club riesce a sfiorare la conquista del titolo, vinto poi dal Flamengo con due punti di vantaggio, riuscendo comunque a qualificarsi per l’edizione successiva della Copa Libertadores. Perde, tra l’altro, la finale di Coppa di Brasile contro il Corinthians.

  

Ma è nella sua seconda stagione con il Colorado (2010/11) che Giuliano riesce a dare il meglio di se: dopo le nove presenze nel Gaucho con tre reti, effettua 29 presenze nel Brasilerao aumentando il suo record a sei reti siglate. Aumenta la sua esperienza professionale in quell’anno debuttando in Copa Libertadores, che porterà meritatamente la squadra dell’allenatore Celso Roth a conquistare la “Champions League sudamericana” vincendo la finale contro i messicani del Chivas. Giuliano, insieme ai vari gioielli di quella squadra come D’Alessandro, Sandro e Taison, è uno dei tanti protagonisti in campo, a fronte delle sue tredici presenze e sei reti. Memorabile l’ultimo gol rifilato nell’attesissima finale di ritorno del 12 agosto 2010 allo stadio Omnilife di Guadalajara, nella partita vinta 2-1, con un preciso colpo di testa su cross di Indio, che premia un tempestivo inserimento in area di rigore avversaria del centrocampista. A coronare le grandi prestazioni fornite nella Libertadores ci pensa la delegazione della competizione che lo premia come miglior giocatore della Copa. Il suo valore di mercato accresce sempre più ma questa volta, oltre a diversi club brasiliani, ci sono varie squadre europee ad interessarsi alle sue prestazioni.  L’offerta del Dnipro sembra esser la più convincente di tutte dal punto di vista economico, con l’offerta del presidente Ihor Kolomojs’kyj che si aggira sui 10 milioni di dollari per cinque anni di contratto. Una cifra irrinunciabile per la società di Porto Alegre, che permette al centrocampista brasiliano di prender volo con destinazione l’Ucraina. Il debutto nel campionato ucraino con la sua nuova maglia avviene il 6 marzo 2011 nel pareggio casalingo per 2-2 contro il Tavriya Simferopol. Fortunatamente trova sulla sua strada un allenatore come lo spagnolo Juande Ramos, capace di capire il suo spirito latino e il suo senso tattico più appropriato, il quale lo utilizza 11 volte in campionato. Al termine della stagione il club si posiziona in quarta posizione, conquistando la qualificazione diretta alla ex Coppa Uefa. Contemporaneamente arriva per il talentuoso centrocampista la chiamata in Nazionale maggiore guidata da Mano Menezes in occasione delle due amichevoli di ottobre 2010 contro Ucraina e Iran (vinte rispettivamente 2-0 e 3-0 dai brasiliani). Nella stagione seguente, 2011/12, Giuliano diventa il vero fulcro del centrocampo degli azzurri. Disputa 24 presenze in campionato, realizzando la sua prima rete nel pareggio per 1-1 fuori casa contro il Chornomorets Odessa il 6 agosto 2011. Inoltre effettua anche il suo debutto in Europa League disputando i preliminari di andata e ritorno giocati ad agosto 2011 persi contro il Fulham.

  

In questa stagione in corso Giuliano sta trascinando in campionato i suoi alla caccia dello Shakthtar Donetsk, capolista in fuga con ben nove punti di vantaggio. Il brasiliano ha impreziosito le sue 11 (fino ad ora) prestazioni sopra le righe in campionato con cinque reti realizzate, la prima di queste nel 3-1 casalingo contro il Tavriya Simferopol a luglio di quest’anno. Per di più, oltre a disputare i due turni di Europa League contro Psv e Aik (senza contare il preliminare contro lo Slovan Liberec), Giuliano viene convocato nuovamente per la Nazionale brasiliana per le amichevoli di maggio contro Danimarca e Usa, di giugno contro l’Argentina e di due giorni fa contro l’Iraq.

   

Dall’alto dei suoi 172 centimetri per i suoi 68 chilogrammi di peso, Giuliano è un centrocampista brasiliano che fa del suo dinamismo e la sua tecnica le sue armi migliori. Può esser schierato in più ruoli del centrocampo, poiché è abile sia nel saper recuperare il possesso della palla grazie alla sua vivacità e sia nel sapersi inserire in maniera imprevedibile nelle retroguardie avversarie. Sa gestire molto bene il pallone perché dotato di una tecnica molto sopraffina. La sua mancanza di robustezza lo rende imprevedibile nei movimenti. E’ munito di un tiro forte e preciso col suo piede preferito, il destro, il quale lo rende il giocatore designato per qualsiasi calcio da fermo per i suoi. Ama fraseggiare con i compagni, come il suo stile di gioco brasiliano gli impone, ma talvolta non disdegna nell’azione solitaria usufruendo dei suoi dribbling secchi. E’ dotato di una grande intelligenza tattica, capace di farlo esser lucido in qualsiasi frangente di gioco. Non a caso il suo soprannome in Brasile era “talismano” poichè è stato decisivo in più di una circostanza nell’Internacional con i suoi gol. Non è molto abile nel gioco aereo, ma assicura comunque quantità e qualità al centrocampo in cui viene schierato. I suoi passaggi filtranti sono sempre intelligenti e quasi mai vani. Viene visionato attualmente da diversi club europei, anche se è difficile strapparlo alla corte del Dnipro vista la favorevole condizione economica in cui vivono i club russi. Il Napoli, inserito nel gruppo del Dnipro in Europa League, dovrà fare bene attenzione ai movimenti di questo funambolico brasiliano di qualità.

 

Gilberto D’Alessio

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