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Identikit di … Raffael dell’Hertha Berlino

Il talento brasiliano è richiesto da molte squadre europee, fra le quali il Napoli

L’attuale momento non esaltante in campionato per la società partenopea fa riproporre voci insistenti di mercato riguardanti giovani talenti promettenti di altri club. Oltre ai nomi più accreditati dei vari Armero, Muriel e Cuadrado (gli ultimi due in forza al Lecce ma di proprietà dell’Udinese),  nell’ultimo periodo gli osservatori azzurri hanno gettato gli occhi su Raffael, brasiliano dell’Hertha Berlino. Un inconveniente non di poco conto può esser rappresentato dal fatto che la trattativa, militando il giocatore in Germania, potrebbe rivelarsi particolarmente complicata, in quanto la condizione economica nella quale gravitano i club tedeschi è molto più solida di quelli italiani, meno esigenti del previsto nel vendere i propri giocatori rappresentativi. La chiave di volta del suo eventuale trasferimento,  sulla quale il Napoli può sperare, è la precaria situazione di classifica della società bianco-blu, che attualmente occupa il penultimo posto in classifica con 28 punti totalizzati, stimolanti per rimanere a Berlino. Volontà già esternata dal suo agente, Dino Lamberti (agente, tra gli altri, anche di Gokhan Inler). Di fatto quest’ultimo, nonostante abbia smentito nelle ultime interviste rilasciate ad alcune radio la richiesta ufficiale della società di De Laurentiis ai tedeschi, ha dichiarato che il suo assistito ha molte richieste di mercato, anche dall’Italia,  e che dopo quattro anni trascorsi a Berlino è arrivato per lui il momento di fare il salto di qualità.

Raffael Caetano de Araùjo è nato a Fortaleza il 28 marzo 1985. Ha la fortuna di nascere in una famiglia di calciatori, infatti il padre Caetano senior è stata una vecchia bandiera del Fortaleza mentre il fratello più piccolo, Ronny, è anch’egli un calciatore professionista che milita nell’Hertha (dopo aver giocato in Portogallo nello Sporting Lisbona). Incomincia a giocare a calcio nel settore giovanile del Club Juventus, società della città di San Paolo che milita nel campionato Paulista. Trascorre la sua infanzia nel settore giovanile, prima del Vitoria Bahia e poi della Juventus, squadra brasiliana di San Paolo. Diventato maggiorenne, si trasferisce in Svizzera, i cui club sono sempre pronti a scovare giovani talenti dal Sudamerica, facendo dello scouting una risorsa primaria. Raffael colleziona in due stagioni 61 presenze, realizzando ben 30 reti col suo primo club europeo. Quest’ottimo esordio fa scatenare un’asta di mercato per il suo acquisto da parte di molti club svizzeri.

  

A spuntarla è lo Zurigo che lo acquista nella stagione 2005-06; in quell’anno la conduzione tecnica della squadra è affidata a Lucien Favre, artefice principale nel suo trasferimento. Il giovane brasiliano subito si rende protagonista, infatti nella sua prima stagione totalizza 31 presenze con 14 reti messe a segno. Si rivela in questo modo il secondo miglior marcatore stagionale del club dietro al senegalese Alhassane Keita (autore di 20 reti, molte realizzate su suoi assist), oltre a vincere lo scudetto nazionale. La sua seconda stagione con l’FCZ, 2006-07, è ancora una volta soddisfacente in quanto bissa la vittoria del titolo nazionale piazzandosi al primo posto in classifica alle spalle del Basilea (distante solo 1 punto). A livello personale totalizza 31 presenze con 14 reti siglate, vincendo il premio di miglior uomo-assist, grazie a ben 16 passaggi decisivi effettuati. In entrambe le annate ha la possibilità di giocare e vincere con i compagni di squadra del calibro di Gokhan Inler e Blerim Dzemaili, prima che quest’ultimi effettuassero il salto di qualità rispettivamente nella Serie A e in Premier League. La sua ultima stagione nella società del presidente Ancillo Canepa, 2007-08, si classifica al terzo posto, qualificandosi per l’Europa League (allora denominata ancora Coppa Uefa). In quell’anno Raffael si rivela sempre un perno fisso della squadra nonostante il cambio di allenatore voluto dalla dirigenza, con Bernard  Challandes nuovo mister.  Totalizza solo 15 presenze con 12 gol effettuati. Il minor numero di presenze rispetto alle precedenti stagioni è causato dal suo imminente trasferimento all’Hertha Berlino. Infatti, nella finestra di mercato del gennaio 2008, il brasiliano si accorda con la società tedesca allenata dal suo precedente allenatore Lucien Favre, il quale richiede, fin dall’inizio della sua conduzione tecnica, l’acquisto dell’attaccante come una delle sue prerogativa. Il suo debutto in Bundesliga, dopo la pausa invernale del campionato, avviene precisamente il 9 febbraio 2008 nella trasferta vittoriosa a Stoccarda per 3-1, bagnando il suo esordio con la realizzazione della terza rete per i suoi. Al termine della stagione totalizza 15 presenze con il suo nuovo club, con 4 reti siglate, ottenendo una tranquilla salvezza con la decima posizione conquistata in campionato e la soddisfazione di conquistare la qualificazione al terzo turno di Coppa UEFA in qualità di vincitrice del premio fair play.

La stagione 2008-09 è quella della vera e propria consacrazione sia per il brasiliano che per il suo club. Infatti i bianco-blu terminano a fine stagione al quarto posto in classifica, a soli sei punti dal Wolfsburg campione, dopo esser stato in diversi momenti del campionato in testa. In quell’annata realizza 33 presenze, firmando 6 volte il tabellino dei marcatori. Durante questa stagione debutta anche in Coppa Uefa, totalizzando 8 presenze: infatti, dopo aver superato la fase preliminare contro il Nistru (siglando una doppietta nell’8-1 finale ) e l’Interblock, viene eliminata dalla competizione europea a seguito del quarto posto ottenuto nel gruppo B dietro a Metalist Kharkiv, Galatasaray e Olimpiakos.

Quest’ultima stagione, molto dispendiosa dal punto di vista fisico, fa sentire le sue conseguenze nell’annata successiva, precisamente nella 2009-10, quando la squadra di Berlino deve ancora una volta dividersi sul doppio fronte: quello nazionale con la Bundesliga e quello europeo con la Coppa Uefa. I risultati purtroppo non arrivano, e a pagare l’inizio disastroso in campionato è l’allenatore Lucien Favre (il punto di riferimento per Raffael) che viene rimpiazzato da Friedhelm Funkel.  Ma la situazione non migliora: infatti l’Hertha, nonostante superi il gruppo D della competizione europea dietro solo allo Sporting Lisbona, viene poi eliminata dal Benfica di Angel Di Maria, Ramires e David Luiz. Nonostante quest’eliminazione possa incidere di meno, la delusione vera e propria arriva in campionato con l’ultimo posto rimediato a causa dei soli 24 punti totalizzati, raffreddando così l’entusiasmo ed i consensi strappati negli anni passati attorno a questa squadra. Raffael, che forma il tandem offensivo insieme al colombiano Adrian Ramos supportati in quell’annata dal brasiliano Cicero e dal rumeno Nicu, effettua 30 presenze con 7 reti messe a segno, ma non evita la retrocessione del suo club nella serie inferiore.

  

Raffael, nonostante le diverse richieste di mercato provenienti sia dalla Germania che dall’Europa, decide di diventare il trascinatore, il pilastro della rinascita dell’Hertha. Pertanto il nuovo allenatore Markus  Babbel costruisce intorno a lui la squadra che straccia il campionato, chiudendo, al termine della stagione, al primo posto in classifica con 9 punti di distacco dall’Augusta. Lo score di Raffael è di 30 presenze in campionato con 10 reti siglate. In questa stagione in corso l’Hertha sta pagando una campagna acquisti non soddisfacente, e ciò viene evidenziato dal penultimo posto occupato in campionato e dal doppio cambio in panchina (con Babbel sostituito prima da Skibbe e poi da Tretschok). Rispetto alle stagioni precedenti Raffael ricopre di più il ruolo di rifinitore,  collezionando fino ad ora 28 presenze con 5 gol fatti.

Raffael è un attaccante che ricopre essenzialmente il ruolo di seconda punta e di rifinitore di un tandem offensivo. Infatti, grazie alle sue ottime qualità tecniche, può in ogni momento servire assist preziosi per i propri compagni. E’ molto rapido nei movimenti, e la sua fulminea falcata in velocità crea ogni volta scompiglio alle difese avversarie.  Alto 170 centimetri per 69 chilogrammi di peso, Raffael è dotato di una strepitosa intelligenza tattica. E’ molto bravo nel superare gli avversari con dei dribbling efficaci. Nonostante a volta ecceda in qualche preziosismo, preferisce impossessarsi del pallone nella trequarti offensiva, per poi impartire le trame aggressive per i suoi. E’ molto abile col suo piede destro a disegnare pericolose e precise conclusioni. Il suo punto debole è rappresentato dalla sua mediocrità nel gioco aereo, giustificata parzialmente dalla sua statura fisica. Secondo il suo procuratore, il suo valore si aggira circa sui 15 milioni di euro. Secondo gli ultimi rumors, una delegazione di dirigenti partenopei avrebbe visto all’opera il ragazzo nel match contro il Kaiserslautern. La sensazione è che la trattativa si potrebbe concludere sui 7 o 8 milioni di euro considerando la volontà del giocatore di voler cambiare area. Raffael, che è legato al club tedesco fino a giugno del 2014, nei mesi scorsi era stato seguito anche da Lazio, Anzhi, Zenit ed in patria dal Palmeiras.

  

Gilberto D’Alessio

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