Cerca
Close this search box.

Timothy Weah: l’identikit della stella americana dal cognome importante

Non tutti riescono a reggere il peso della eredità che gli viene tramandata. Ma questo non è il suo caso.

Quella di essere un “figlio d’arte” è una etichetta che si ha sempre indosso, accompagnata da tutti quei pregiudizi e preconcetti con cui in un modo o nell’altro bisogna saperci convivere.

Alcuni ci riescono altri no.

Lui ha trovato il modo per trarre beneficio dal portare sulle spalle una eredità così pesante: «La uso a mio vantaggio in campo. Molti giocatori sono spaventati perché credono sia forte come lui, per il nome che ho sulle spalle. Ma il nome sulle spalle lo vedono i tifosi e gli avversari, non io. Perciò non sento la pressione».

Stiamo parlando di Timothy Weah, figlio di George Weah pallone d’oro 1995, primo ed unico africano a vincerlo!

Scopriamo la sua storia.

In breve

Nome completo: Timothy Tarpeh Weah
Data di nascita: 22/feb/2000
Luogo di nascita: New York  
Età: 19
Altezza: 1,85 m
Nazionalità:  Stati Uniti/Francia
Posizione: Punta centrale
Piede: destro
Procuratore: Famiglia
Squadra attuale:  FC Paris Saint-Germain
In rosa da: 01/lug/2018
Scadenza: 30.06.2021
Ultimo prolungamento: 07/gen/2019

Gli Inizi

Timothy è nato il 22 febbraio 2000 a Brooklyn, New York ed ha vissuto per quattro anni nella città di Valley Stream – contea di Nassau. I successivi quattro anni li ha trascorsi a Pembroke Pines, comune sito nella Contea di Broward dello Stato della Florida, per poi far ritorno a New York ma questa volta nel Queens.

Certamente essere figli d’arte porta dei vantaggi. Il percorso di Timothy nel mondo del calcio non è stato sicuramente come quello del padre.

George, infatti, è nato in una famiglia non povera ma di certo non benestante, composta da altri 13 fratelli. Cominciò a dare calci al pallone sui campetti dissestati di Monrovia, capitale della Liberia.

Timothy, invece, inizia a giocare a calcio proprio nel Queens, presso Rosedale Soccer Club, scuola calcio di proprietà dello zio ed allenata dalla madre Clar.

Tra il 2010 ed il 2013 ha giocato con il BW Gottschee, compagine militante nella US Soccer Development Academy, la più importante lega calcistica giovanile in America per poi trascorrere nel 2013 una stagione nei New York Red Bulls.

Ciò che però ha fatto la differenza nella sua crescita calcistica non è stato il suo cognome ma le sue abilità. Nel calcio come nella vita puoi essere anche “il figlio di”, avere certamente una corsia preferenziale, ma se alla base non ci sono qualità non fai molta strada come è successo per i figli di altri campioni del passato. Ricordiamo:

Jordi Cruijff, figlio del leggendario Johan, dopo aver giocato nell’Ajax, Barcellona, Manchester United, con la speranza di ripercorrere le gesta del padre, si è rivelato un vero e proprio flop concludendo la sua carriera a Malta.

Christian Maldini, figlio maggiore di Paolo leggenda rossonera, che milita nel Fano club di Serie C;

Enzo Zidane figlio di Zizu che all’età di 24 anni ha giocato l’ultima stagione in prestito nel Lausanne-Sport, club di seconda divisione svizzera.

Diego Armando Maradona Jr: figlio di D10S il calcio e lui sembravano ( e si sono rivelate) due cose agli antipodi; basti pensare che la parentesi più importante che ha avuto nel mondo del calcio è stata la partecipazione al Reality Show “Campioni” giocando nel Cervia.

Ne potremmo ricordare altri come Gabriele Graziani ( figlio di Ciccio Graziani), o ancora Andrea Mancini, il figlio dell’attuale CT della nazionale italiana Roberto Mancini, attualmente tesserato per i NY Cosmos (dove in pratica non gioca mai).

Ma per finire questa parentesi non possiamo non ricordare il figlio di Pelè, tale Edson Cholbi Nascimento, che dopo aver giocato anche diverse partite nel Santos, nel 2005 è stato arrestato per coinvolgimenti vari in traffico di droga, per essere poi rilasciato nel 2006 e per poi essere nuovamente arrestato nel 2014 per riciclaggio di denaro derivante dal narcotraffico.

E questi sono solo alcuni esempi.

Le qualità di Timothy cominciano ad emergere nel 2014 quando si trasferisce un po’ per caso al Paris Saint Germain.

In effetti il giovane stava effettuando un provino per il Tolosa quando destino volle che dovette giocare contro il club parigino. All’indomani di quella partita venne contattato dalla dirigenza del PSG che lo invitò a sostenere un provino presso di loro. Così fu che si trasferì per il club più importante della Francia e con cui all’età di 17 anni ha firmato il primo suo contratto da professionista (di 3 anni).

Il suo esordio con la squadra maggiore avviene il 3 marzo 2018 nella partita di Ligue 1 contro il Troyes vinta 2-0, esordio riconosciutogli sia per le belle prestazioni con la squadra giovanile sia per la concomitanza dell’infortunio di Neymar e il turn-over che l’allenatore (Emery in quel periodo) attuò dato il match di Champions League contro il Real Madrid.

Dopo qualche altra apparizione in prima squadra viene trasferito a gennaio in prestito per la stagione 2018/2019 al Celtic di Glasgow per maturare esperienza.

Non ha il posto assicurato ma tra partite di Scottish Premiership, SFA Cup, Europa League colleziona 17 presenze.

La sua esperienze con gli scozzesi tuttavia non termina nel modo migliore a causa di uno scontro con il mister Neil Lennon che lo voleva presente in occasione della partita contro gli Hearts, match valevole per la finale di Coppa di Scozia.

Timothy, però, convocato dalla nazionale americana under 20 per i mondiali in Polonia non si presentava per la finale. Vari erano stati i tentativi di chiarimento da parte del franco-americano, ma il mister aveva ormai deciso di porre fine al prestito.

Attualmente Tim è in forza al PSG.

La Nazionale

La crescita calcistica di Weah jr passa anche attraversa le selezioni nazionali. Gode della doppia nazionalità quella francese e quella americana (in realtà anche quella della Liberia e della Giamaica terra natale della madre). Essendo cresciuto negli USA ed essendosi pienamente integrato in quello stile di vita ha giurato amore eterno per la bandiera a stelle e strisce.

Prende parte alla selezione nazionale under 15 con cui disputa 6 partite per passare subito in quella under 17 con la quale prende parte a 14 partite mettendo a segno sei gol.

Si mette in luce soprattutto durante i Mondiali Under 17 tenutisi in India nel 2017. Spiccano in particolare la tripletta rifilata al Paraguay negli ottavi di finale nonché quello che è stato considerato il miglior gol del torneo(clicca qui per vedere il gol)

Ha preso parte anche alla spedizione per la disputa dei Mondiali under 20 in Polonia conclusasi il 15 giugno scorso con la vittoria della Ucraina e durante la quale ha segnato due gol di cui uno nei quarti di finale contro l’Ecuador che, tuttavia, non ha evitato la eliminazione dal torneo degli americani.

Timothy vanta già presenze anche con la nazionale maggiore con la quale ha esordito il 27 marzo 2018 all’età di 18 anni e 35 giorni diventato il terzo calciatore più giovane ad indossare la casacca americana.

E’ ormai membro fisso della nazionale maggiore, approfittando anche dell’opera di ringiovanimento messo in atto dal coach Dave Sarachan che ha eliminato quasi tutti i giocatori più anziani. Ha dato a Weah sette presenze e ha introdotto i promettenti centrocampisti Weston McKennie e Tyler Adams.

Caratteristiche

La prima qualità di Tim è sicuramente quella caratteriale: riuscire a reggere la pressione di un cognome così importante, come su evidenziato, non è semplice.

Come egli stesso ha dichiarato il padre gli ha dato pochi suggerimenti, ma ha appreso molto osservando su YouTube molti suoi video. Sicuramente avrà visto tra i tanti anche quella magnifica cavalcata di 14 secondi messa in atto da padre-George nella partita tra Milan e Verona, un gol leggendario.

Da un punto di vista strettamente tecnico gli piace partire dalla fascia sinistra per accentrarsi, classica posizione da esterno con piede invertito. Questo grazie alle sue caratteristiche di giocatore veloce, agile, con un buon dribling accompagnato da un bello stile e buone doti atletiche in generale.

Come ha rivelato studia molto i movimenti di Cavani avendo la possibilità di osservarlo sia in allenamento che durante le partite imitando soprattutto il modo di attaccare gli spazi e di essere un punto di riferimento della manovra d’attacco.

Sicuramente può ricoprire tutti i ruoli d’attacco e solo crescendo e affinando le sue qualità troverà una precisa collocazione.

Un rimprovero che gli si può muovere è quello di isolarsi dal gioco quando non riesce ad esprimersi al meglio.

Mercato

Il suo contratto è stato prolungato a gennaio scorso sino al 30 giugno 2021. Su di lui pochi rumors, si parla di un trasferimento al Lilla per una cifra di circa 7/8 milioni di euro più una percentuale sulla rivendita ed un contratto di 5 anni.

Il giocatore sarebbe intenzionato ad accettare data la possibilità di ritagliarsi più spazio e poter disputare anche la Champions League.

Curiosità

Sarà perché dettato dalla passione, sarà per avere un piano B dopo o durante la sua carriera da calciatore, Timothy si sta dimostrando piuttosto versatile anche nel mondo della musica in particolare nel genere oggi molto in voga del Trap-Soul.

Come molti teenager ha cominciato a coltivare questa sua passione nella propria cameretta attrezzato di microfono, beatmaker e quant’altro per registrare i propri bit!

Ha già registrato 6 canzoni ed il suo obiettivo è quelli di poter produrre la sua musica ed aprire studi di registrazione in Liberia e New York.

Il calcio è un gioco

Per gli amanti della simulazione calcistica, riportiamo la carta del gioco FIFA 19 nella modalità Ultimate Team:

Si consiglia la carta intesa predatore per aumentare le doti di tiro e passaggio o eventualmente quella di finalizzatore per aumentare le caratteristiche di tiro e fisico (colpo di testa)

foto tratta dal sito futbin

Per gli amanti della simulazione calcistica manageriale, riportiamo la carta tratta dal database di Football Manager 2019.

Social Media

Porfilo ufficiale Instagram: clicca qui

Sartoria Italiana
Vesux
Il gabbiano
Gestione Sinistri
Gestione Sinistri

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.