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De Marco e quel fischio finale che ci lanciò in Europa

Napoli e De Marco: un passato scritto dal dischetto, tra cartellini rossi e ritorni in Europa

 

Mentre si tenta in tutti i modi di motivare le tre giornate assegnate a Cavani (senza ottenere grandi risultati), ci avviamo verso le ultime due battute di questo campionato. Battute, si spera, non di arresto, così come è successo nelle ultime occasioni. Mazzarri, a tal proposito, potrebbe dare il suo contributo rimandando le ipotesi di una sua partenza a fine campionato, mettendo un punto allo sconquasso creato sin’ora.

                La redazione di iamnaples.it, intanto, come ogni Giovedì, assolvendo ai suoi doveri di informazione, pubblica la penultima puntata della rubrica “Focus sull’arbitro” analizzando l’operato del fischietto designato per la prossima sfida di campionato: Napoli – Inter, un pienone già annunciato.

                Domenica sarà il turno di Andrea De Marco, originario di Sestri Levante (Genova, Liguria), appartenente alla sezione arbitrale di Chiavari. De Marco è alla sua nona stagione nella CAN di A e B. Il suo esordio in massima serie risale al 9 Maggio 2004, in occasione di Bologna – Lecce (1-1). Da quel momento avrebbe disputato altre 85 gare sui campi di serie A. Coinvolto ,nel 2006, nell’inchiesta “Calciopoli”, ne uscì indenne: il procedimento della giustizia sportiva non trovò nulla di rilevante sul suo conto.

                Il Napoli ed il fischietto ligure si sono incrociati, in toto, undici volte. Quattro le vittorie così come i pareggi. Tre, le sconfitte. La storia che lega l’arbitro ligure alla maglia azzurra è fatta di rigori e cartellini rossi. In assenza del primo provvedimento subentra il secondo, e viceversa. Ma procediamo per ordine, dando voce ai fatti.

                L’esordio risale al 21 settembre 2002, serie B: Napoli – Cosenza. Gli azzurri sono sotto di un goal, l’atmosfera è accesa, e la tensione culmina con l’espulsione di Paris per un fallo in scivolata tanto vistoso quanto cattivo su Murgita. Sulle ultime battute del tempo regolamentare viene deviato con mano, e con evidenza, un tiro di Scarlato che altrimenti sarebbe finito sotto la traversa. Ulivieri (al tempo CT partenopeo) giustamente protesta, ma tutto ciò che ne ottiene è una discutibile espulsione. Al fischio finale, la vittoria è dei calabresi.

                Nel silenzio di un match a porte chiuse, il 27 settembre 2003, De Marco dà il via al sodalizio (che sarà duraturo) col rigore. Napoli – Ascoli 1-1: un penalty a testa. Il primo scaturisce da un fallo di Bonomi su di un giovane Inacio Pià, che in futuro avrebbe indossato la maglia azzurra. Il rigore del pareggio, probabilmente molto più evidente del primo, nasce da un’uscita disperata ed infruttuosa del portiere Micillo che falcia, in area, le gambe di Savoldi.

                In Albinoleffe – Napoli del 28 Ottobre 2006 Andrea De Marco assegna un rigore dubbio, che significherà la vittoria per i bergamaschi. Tutto nasce da un fallo di Garics su di un Cellini che eleva all’ennesima potenza le conseguenze di un tackle, ai limiti della simulazione. Sarà lo stesso Cellini a trasformare, dal dischetto. Convinti di aver subito, sino a quel momento, torti arbitrali, i bergamaschi si lamentano per un’espulsione più che dovuta, maturata da un fallo di Innocenti che mandò Pià gambe all’aria.

                D’ora in poi, è storia più o meno recente. Mai come in Napoli – Milan del 22 Marzo 2009 il fischietto ligure ci negò quanto ci spettava di diritto. Nel secondo tempo, sullo zero a zero, le due squadre dispiegavano all’attacco i rispettivi dieci, alla ricerca dei tre punti. A spuntarla, tra tutti, è Hamsik, che insacca il pallone alle spalle di Dida. Inspiegabilmente, il gol ci venne annullato, e ad una sconfitta per il Milan venne sostituito un dubbio pareggio.

                Sette mesi dopo, il 18 Ottobre 2009 De Marco assiste all’esordio di Mazzarri in panchina (Napoli – Bologna 2-1), che diede il via ad una lunga serie di epiloghi positivi che riscattò il Napoli dal piattume della gestione precedente. La stagione successiva, invece, con il fischio finale della sfida Chievo – Napoli 1-2 (Maggio 2010) lanciò, con quei tre punti, gli azzurri verso il ritorno nel calcio europeo. L’ultima sfida diretta è stata Napoli – Bari 2-2 (12 Settembre 2010), un pareggio inaspettato, maturato dai galletti agli ultimi minuti, profittando di una disattenzione difensiva, quando col gol di Cannavaro la vittoria sembrava cosa fatta. In quella gara De Marco non vede un netto rigore su Cavani; infatti, l’uruguagio fu trattenuto in maniera evidente in area sul risultato di 1-1.

                La prossima partita sarà Napoli – Inter, un tutto esaurito annunciato con largo anticipo. De Marco ha già assistito ad una nostra qualificazione matematica in Europa, si spera quindi che la storia possa ripetersi. 

Servizio a cura di Mariano Sisto

 

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