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Scopriamo il tallone d’Achille dell’Udinese

L’incontro tra Udinese e Napoli non è solo sul campo, ma in tutti i settori che interessano il calcio: è il ritorno degli ex, come Dossena, Pazienza, De Sanctis su sponda azzurra, mentre dall’altra parte a ritrovare la maglia partenopea saranno Belardi, Floro Flores, Domizzi e colui che tra i tre è il più recente dal distacco, “el Tanque” German Denis, che nella sfida contro la Roma è andato anche in gol, poi però annullato. E’ poi la partita della memoria: chi non ricorda lo 0-5 rifilato dai partenopei ai bianconeri nella stagione 2007/2008? Chi non ricorda il primo gol di Lavezzi? Sicuramente quella partita è ancora viva nei ricordi di ambedue le tifoserie. Dalla memoria poi al calciomercato, in quanto è risaputa l’esistenza di contatti tra le due società: è noto l’interessamento del Napoli per Inler, giocatore in forza alla squadra friulana valutato da patron Pozzo almeno 15 milioni di euro. Non solo: lo scorso anno De Laurentiis cercò di portare in azzurro un “azzurro”: Totò Di Natale. La trattativa fu interrotta proprio su indicazione del giocatore; in seguito gli fu preferito Quagliarella.

Brutte notizie per mister Mazzarri che riesce a recuperare in extremis il giovane Dumitru che rientra tra i convocati per la trasferta, mentre non ce la fanno Aronica, Sosa e Blasi. E’ quasi sicuro che il tecnico schieri la difesa a tre con Grava, capitan Paolo Cannavaro e Campagnaro, ma si sa, non si può essere certi fino all’ufficializzazione dei titolari domani. Una novità però dovrebbe riguardare la panchina del Napoli, sulla quale dovrebbe sedersi Bucchi. L’allenatore livornese aveva annunciato dopo l’infortunio di Lucarelli che il giocatore ex Modena sarebbe stato reintegrato nella rosa, ma ci voleva un po’ di tempo per farlo socializzare con gli schemi ed il modulo di gioco della squadra: chissà che non lo si possa rivedere in campo, magari nei minuti finali per far riposare uno tra Lavezzi e Cavani.

La squadra bianconera dal canto suo recupera, dopo la partita di Coppa Italia contro il Lecce, Floro Flores che potrà essere della partita dopo due giorni di lavoro differenziato. Qualora l’ex napoletano non dovesse essere ritenuto in grado di partire tra gli 11 titolari, Guidolin ha già pensato ad una soluzione che gli consentirebbe sia di sostituire l’attaccante sia di frenare le ripartenze del Napoli: Pinzi. Il giocatore verrebbe inserito sulla trequarti spingendo Sanchez in attacco a fare coppia con Di Natale.

Le squadre come modulo di gioco sono quasi simili e adottano lo stesso stile: veloce e propenso alle ripartenze fulminanti. In qualsiasi caso i giocatori partenopei dovranno fare attenzione a Sanchez, che anche partendo come punta può tornare a prendere il pallone e lanciarsi in giocate individuali molto pericolose. Alla sua capacità di scartare l’uomo e creare superiorità numerica della sua squadra avversaria, Cannavaro e compagnia dovranno porre un freno. Nella possibilità che lo vede partire dalla trequarti, invece, l’intervento dei due mediani Gargano e Yebda sarà fondamentale, ma occhio a non fare troppi falli al limite dell’aria di rigore: il capitano bianconero Totò Di Natale ha dimestichezza con i calci di punizione. Facile poi pensare ai turni “straordinari” di Hamsik e il “tornato felice” Christian Maggio: il loro abbassamento mirato ad aiutare i compagni delle retrovie sarà molto importante proprio per le grandi abilità degli attaccanti avversari nell’uno contro uno. L’inserimento tra l’altro di Isla tra le fila dei ragazzi di Guidolin potrebbe sviluppare una predisposizione del Napoli a giocare sulla corsia sinistra, dove puntualmente si farà trovare l’ex Dossena. E’ quasi certo che a Isla verrà consigliato di giocare dietro ed attendere il diretto avversario, di modo da non doversi confrontare con il numero 8 azzurro che in velocità è nettamente superiore. Per il centrocampo poi si prevede affollamento, in quanto ambedue le squadre schierano un folto numero di uomini per creare densità a metà rettangolo di gioco. Per quel che concerne poi l’attacco del Napoli, Cavani avrà come sempre il doppio compito di punta centrale e di tornante per aprire spazi in cui Lavezzi potrà dare filo da torcere ai difensori friulani. Il tallone d’Achille dei padroni di casa è difficile da rintracciare: la squadra si trova a metà classifica con 17 punti dopo un inizio campionato non perfetto, senza contare che sono forti del passaggio al prossimo turno di Coppa Italia. Si sa però che la tenuta fisica di una squadra che in settimana è arrivata a giocare 120 minuti partendo dallo svantaggio per poi riuscire nell’impresa, è decisamente inferiore a quello di una squadra come il Napoli che ha avuto tutto il tempo dall’inizio della settimana, di preparare il match. Se Mazzarri desse disposizioni di giocare utilizzando ritmi veloci, potrebbe avere un’arma molto interessante contro l’Udinese.

 

Dirigerà l’incontro il signor Romeo di Verona.

 

UDINESE (3-4-1-2):

 Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Inler, Asamoah, Armero; Sanchez; Floro Flores, Di Natale.

A disposizione: Belardi, Coda, Angella, Pinzi, Abdi, Corradi, Denis.

All. Guidolin

NAPOLI (3-4-2-1):

De Sanctis; Grava, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

A disposizione: Iezzo, Santacroce, Cribari, Zuniga, Vitale, Maiello, Bucchi. All. Mazzarri

 

 

Emanuele Criscuolo

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