Lo straordinario campionato della Roma costringerà la Juve dei record ad affrontare le semifinali di Europa League con l’obiettivo scudetto ancora da conquistare. Il Benfica, invece, arriverà giovedì con il titolo già in tasca: il 2-0 all’Olhanense, infatti, consente alle Aquile di portare a casa il 33° campionato della loro storia, dopo tre anni di dominio Porto.
LA PARTITA — Galderisi, ex giocatore della Juve e ora tecnico dell’Olhanense, aveva promesso di “stancare” la prossima rivale dei bianconeri. Alle parole sono seguite parzialmente i fatti. La differenza con il Benfica è così ampia che il tecnico delle Aquile, Jorge Jesus, si è permesso persino il lusso di risparmiare qualche titolare in vista della partita con la Juve, ma nel primo tempo la sua squadra non ha saputo sbloccare il risultato. Così è servito l’ingresso in campo di Lazar Markovic, la stellina serba, a svegliare anche il capocannoniere Lima, che con una doppietta in tre minuti, tra il 57′ e il 60′, ha fatto esplodere il Da Luz. Festa doveva essere e festa è stata, con tanto di dedica a Eusebio, il più grande calciatore del Benfica di tutti i tempi morto ad inizio anno.
LA FESTA — Markovic ha dovuto sudare 45′, Cardozo invece è rimasto in panchina per quasi tutta la partita entrando all’84’ e a questo punto è lecito attendersi che il paraguaiano sarà il centravanti titolare giovedì. Anche Artur, il portiere, e Amorim, hanno riposato, mentre Jorge Jesus ha voluto provare Luisao nonostante i recenti problemi fisici. Giovedì, in ogni caso, la Juve affronterà una squadra con la mente sgombra da altri pensieri: l’unica consolazione è che la festa, più che l’Olhanense, possa stancare le Aquile.
Fonte: Gazzetta.it
