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Juve Stabia, pres. Manniello: “Vogliamo giustizia, se costretti ricorreremo al Tar”

«Il comunicato 171/a contiene criteri opinabili, che ora non voglio discutere. Ma in quella norma c’è una cosa illegale e per questo voglio avvisare la Federcalcio prima. Ad una gara non può partecipare chi non lo chiede o, peggio, chi non ne ha diritto. Formino una commissione, un pool di saggi, facciano come vogliono, ma lo facciano prima di decidere. Qualcuno si deve prendere la responsabilità di dirmi che quella cosa è fatta secondo la legge. Perché poi prendo tutto e vado al Tar. E chiedo i danni» . Il presidente della Juve Stabia, Franco Manniello, esce allo scoperto. Il suo sfogo anticipa di qualche ora la conferenza stampa di oggi. Questa storia della ventiduesima squadra da ripescare in serie B è diventata un punto d’onore. Inizio soft: «Che vuol dire ripescaggio? Andatevi a guardare il vocabolario….» . Il nodo che non scorre, come la classifica, è che alla fine dei calcoli, delle preclusioni, al netto di tutto quello che c’è da togliere, il Pisa (o il Vicenza) saranno di un pelo davanti alla sua squadra. «Non si è mai visto: una società di Lega Pro che arriva in serie B senza essere stata promossa sul campo al posto di una squadra che la serie B l’ha fatta, pur se retrocessa. A proposito, avete visto il vocabolario?» .

Rabbia. E’ convinto, Manniello, che la serie B doveva rimanere a 21 squadre. C’era stato un patto fra presidenti, a quello si doveva tenere fede. «Ma quando qualcuno ha fatto il furbo, allora mi sono mosso» . Tutto è cominciato subito dopo il ricorso al Collegio di garanzia del Novara, che ora (ma è partito un nuovo reclamo al Coni, il cui esito però rischia di arrivare a giochi fatti) resterebbe fuori dalla B per via della preclusione (illecito negli ultimi due campionati). La decisione della Federcalcio, nel Consiglio federale di lunedì scorso, di adottare gli stessi criteri previsti dal comunicato 171/a (contestati dai piemontesi con tanto di sentenza firmata dal collegio presieduto da Frattini) ha per gli uomini di via Allegri un senso logico e di giustizia: «Le regole in corsa non si cambiano. Sì, c’è qualcosa da rivedere, ma lo faremo a bocce ferme» il giudizio che arriva dalle stanze con i bottoni. Manniello precisa: «Non discuto quello, la mia protesta è al netto di preclusioni e criteri opinabili. Ma tutti i miei avvocati e anche un paio di consiglieri federali che ho sentito mi hanno detto che non è legale che ad una gara partecipi chi non ha diritto per farlo o chi non lo chiede. Perché così facendo lede il mio diritto e mi danneggia: che senso ha dare un punteggio a squadre che solo poi vengono escluse, ma che ne frattempo mi hanno fatto perdere posizioni? E poi, perché queste classifiche non sono pubbliche? Di cosa hanno paura, di dimostrare che hanno torto? Da un punto di vista del diritto civile è illegale e sono pronto a portarlo fino al Tar» . Una parola che evoca slittamento di campionati (fra poco più di una settimana si dovrebbe cominciare). Ma il Tribunale amministrativo si può evocare, ormai, solo per la quantificazione del danno economico. Manniello lo sa ma non demorde: «Anche la Juve ha chiesto i danni alla Figc…» .

fonte: Corriere dello Sport

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