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Di Pasquale (AACI): “Etica, spirito di squadra e formazione le nostre direttrici”

L'avv.Colonna, Pastore, Eziolino Capuano e Peppino Cresci presentano l'AACI

A partire dalle ore 18.00 al complesso “Il Giardino di Francesca” dei Camaldoli di Napoli, si è tenuto il secondo seminario d’aggiornamento dell’AACI (Allenatori Associati Calcio Italiani). Presenti al convegno l’avvocato Salvatore Colonna, consigliere generale FIGC, il presidente del Comitato Regionale Campania FIGC Enzo Pastore, gli allenatori Eziolino Capuano e Sergio Vatta e Peppino Cresci. Ha aperto il convegno l’avvocato Colonna, ecco le sue parole: “Il movimento AACI è partito come un movimento di natura etica e non sindacale e ciò mi fa piacere perchè ha un significato di associazione. Col tempo poi le idee sono cambiate ed il movimento è diventato anche sindacale. Questa caratteristica è importante, le sue linee guida sono l’etica, la formazione, lo spirito di coesione ed è importante portare al di fuori questo programma, presentandolo in sede regionale e poi nazionale. La pluralità di associazioni sindacali rappresenta un’importante possibilità, dà segni di vita e di vitalità, con la possibilità di presentare le proprie idee a tutti, è dal 1964 che i calciatori non creano un altro movimento sindacale per la loro categoria. L’etica sportiva è la componente fondamentale di quest’associazione, nel mondo del calcio e soprattutto in quello giovanile ci sono dei comportamenti da stigmatizzare e gli allenatori sono coloro che devono fermarli e curarli, inculcando l’idea della giustizia sportiva a partire dai giovani. Sono sicuro che questa associazione farà passi da gigante e che verrà riconosciuta nazionalmente, con una sede almeno in ogni regione. Io sarò al fianco di questa giusta associazione”. In seconda battuta è intervenuto Enzo Pastore: “Il codice etico è essenziale per un allenatore e per un educatore, che deve sempre avere l’entusiasmo di difendere questi valori. Sono contento che questa associazione sia nata in Campania, io sono fiero di appartenere a questa regione e che questa bella idea sia partita proprio da qua, in un calcio che ultimamente sta vivendo un pessimo periodo tra calcioscommesse e sponsoropoli. E’ giusto fare autocritica, si sarebbe dovuta fare prima un’associazione di questo tipo e capiamo che sia nata da una forte indignazione. Fenomeni come quelli di scommessopoli e sponsoropoli sono una vergogna per il calcio e senza una cooperazione non verranno mai eliminati. La Campania diventa quindi un “motrice che traina tutti gli altri vagoni”, se qualcosa deve cambiare è bene che parta dagli allenatori”. Dopo i saluti ha parlato il maestro Peppino Cresci, ormai ex allenatore di calcio: “Gli allenatori rispetto agli altri hanno qualcosa in più, vivono sotto pressione e hanno tante responsabilità. Tramite quest’associazione intendiamo chiedere rispetto e nient’altro, vogliamo che ci sia meritocrazia e che i diritti dei giovani allenatori vengano tutelati”. Ecco invece le parole dell’allenatore e insegnante scolastico Raffaele Di Pasquale: “Dal primo seminario di un mese fa è cambiata la prospettiva, il 17 novembre eravamo una neonata associazione regionale campana, oggi invece siamo un sindacato di allenatori associati nazionale. Abbiamo scelto il colore bianco come rappresentativo di speranza, le nostre tre direttrici sono etica, formazione e spirito di squadra e siamo indignati per tutto ciò che succede e per quanto successo con sponsoropoli. L’associazione si candida ad essere un soggetto attivo nel processo di cambiamento, la gente ha voglia di partecipare e vuole dire no, da questo momento vuole condividere esperienze e lavorare assieme per creare un terreno democratico. I nostri obiettivi derivano dal codice deontologico, che vale per chi vuole entrare nella nostra associazione, l’associato è al centro dell’organismo e tutte le altre forme girano attorno a lui, tutti hanno la possibilità di dire quello che pensano ogni tre mesi. L’associazione deve essere un centro di studi e di ricerca, per le prime squadre, per il calcio femminile e per il calcio a 5. Abbiamo individuato anche una sede dove ci saranno una serie di servizi, che serva ad incontrarsi periodicamente e sistematicamente, per aggiornarsi. Saranno offerti stage presso società professionistiche e borse di studio, in base e a concetti meritocratici”.

Dal nostro inviato al “Giardino di Francesca” di Napoli Dario Gambardella

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