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Incontentabile Mazzarri: “Siamo disattenti”

"Fino alla rete del raddoppio troppi cali di concentrazione"

Mazzarri ha scelto la solita strada. Pochi elogi al Napoli tornato a vincere in trasferta dopo 98 giorni e anche stavolta con tre gol, come sul campo dell’Inter. «Fino al 2-0 abbiamo corso il rischio di incassare la rete del Palermo, è necessario avere maggiore concentrazione».
Incontentabile Walter anche se ha visto alla Favorita la partita quasi perfetta, quella prestazione che aveva auspicato alla vigilia della trasferta. «Cosa cambia per la nostra classifica? Siamo una squadra in crescita, dobbiamo andare avanti partita dopo partita, anche se è evidente che siamo soddisfatti per aver ottenuto questo successo su un campo delicato. Dobbiamo crescere, ripeto. Abbiamo in questa stagione l’onore di giocare in Champions League, quel girone durissimo ci ha portato via molte energie. Quanti punti avremmo potuto avere di più in classifica se non vi fossero stati gli impegni internazionali? Non voglio tornare su questo discorso: certe cose sono sotto gli occhi di tutti, al di là delle nostre qualità e dei nostri limiti. Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare finora: è qualcosa di straordinario, che parte da lontano, cioè da due anni fa», ha detto il tecnico.
Il primo tempo non era piaciuto a Mazzarri, che si è fatto sentire negli spogliatoi della Favorita. «Concedevamo uno spazio eccessivo agli avversari, sull’1-0 ci sono state alcune occasioni pericolose per il Palermo». Il tecnico non si vuole accontentare perché sa che le insidie sono dietro l’angolo. «Io so bene come è fatto il calcio, dopo gli elogi arriva sempre la partita più difficile». La prossima sarà contro il Bologna tra una settimana, prima ci sarà il primo match di coppa Italia contro il Cesena, torneo a cui Mazzarri e gli azzurri tengono, convinti di poter arrivare molto in avanti. «Noi siamo in continua fase di crescita, anche gli investimenti che fa la società lo confermano. Non possiamo essere sul livello di club che da venti o trent’anni acquistano i migliori giocatori al mondo e offrono contratti molto elevati. La società ha una strategia. Abbiamo preso, ad esempio, un giovane promettente come il difensore argentino Fernandez. Siamo cresciuti in maniera vertiginosa in due anni: eravamo al sest’ultimo posto dopo sette partite nel 2009», ha sottolineato Mazzarri.
A lui è piaciuto un aspetto della partita di Palermo, al di là dei tre punti: «La determinazione, la forza mentale che questi ragazzi hanno avuto anche dopo il terzo gol. È la strada da seguire». La prodezza di Cavani ha entusiasmato anche Mazzarri, che ha gradito gli applausi della Favorita per il Matador, l’ex idolo che fino a quel tiro aveva ascoltato soltanto fischi dai vecchi tifosi. «Quella manifestazione di affetto significa che Edy ha lasciato un bel ricordo. È piacevole quando il pubblico avversario si comporta in questo modo». A proposito di sudamericani, una battuta su Gargano. «È fatto così, a un certo punto prende e va, come è accaduto nell’azione del primo gol. Walter non si risparmia mai: corre, lotta, un generoso». E una riflessione su Vargas, che ieri mattina ha svolto un allenamento differenziato sul campo di Mondello e poi è andato in tribuna. «Quando arriverà il turno del cileno? È un calciatore giovane, importante, preso dalla società in prospettiva futura, come ho detto a proposito di Fernandez. Gli osservatori e il direttore sportivo Bigon hanno studiato questa operazione, era un’opportunità da non farsi sfuggire. È un giovanissimo, Vargas. E, a differenza degli altri sudamericani, non è abituato ai viaggi transoceanici. Bisogna avere pazienza con lui e non mettergli pressione». Infine sulla prova di Pandev: «Ha caratteristiche importanti, è un grande giocatore. Lavezzi ha altre doti. Di partita in partita vedremo quale è la migliore formazione».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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