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Identikit di… Andrea Bosco del CTL Campania

Terzino sinistro napoletano classe '95, da poco eletto miglior giocatore della Serie D

Il CTL Campania, seconda squadra napoletana, inizia la sua storia nel recente 2007 nel quartiere di Piscinola, grazie al sodalizio tra il CTL Miracoli Soccer ed il Napoli Centrale Piscinola. Il presidente Giovanni De Micco ed il mister Rosario Campana da subito improntano la politica societaria sui giovani ed in soli quattro anni riescono ad arrivare dalla Promozione alla Serie D, dopo due campionati in Promozione e due in Eccellenza. Nel 2011 ottengono un ottimo ottavo posto in Serie D e quest’anno occupano il centro della classifica in un Girone H con squadre dal blasone elevato e dalla qualità importante come l’Ischia, il Gladiator, il Bisceglie, il Monopoli o le nobili decadute Internapoli, Foggia e Brindisi. A suon di risultati mister Campana e i suoi ragazzi si sono ritagliati un posto importante in Serie D ed ogni tanto qualche giovane importante è uscito fuori. L’ultimo tra questi è Andrea Bosco, terzino sinistro classe ’95, dalle indiscusse qualità, un prospetto interessantissimo che potrebbe presto approdare in campionati ben più importanti. Da poco eletto miglior giocatore del girone d’andata della Serie D, sopra in classifica anche a gente del calibro di “Re” Giorgio Corona del Messina, il giovane napoletano non si è montato la testa e continua a lavorare sodo per arrivare in alto. Nato a Milano il 6 ottobre 1995, ma napoletano purosangue, si è avvicinato al calcio all’età di dieci anni ed ha dato i primi calci ad un pallone nella scuola calcio Domenico Luongo di Agnano. Il suo primo maestro è stato però mister Troiano del Materdei che lo ha spinto a credere in se stesso ed a andare avanti nel calcio. Nato ala, poi trasferitosi nel ruolo di centrale di difesa per necessità, predilige la fase difensiva a quella offensiva dove ancora deve migliorare. Alto circa 185 cm, ben piazzato fisicamente, è paragonato dai compagni a Chiellini per le doti, per le qualità e per il piede mancino che li accomuna. Da sempre “innamorato” di Maldini, che è il suo idolo, prende spunto da Thiago Silva e dai difensori più famosi per arrivare in alto. Ragazzo ambizioso, ma con la testa sulle spalle, è un gran lavoratore e vuole esplodere nel difficile mondo del calcio, ma è convinto di avere le qualità giuste per farlo grazie anche all’aiuto di mister Campana, che vede come un padre e del quale apprezza notevolmente le qualità umane. Il rapporto con il suo allenatore è davvero eccezionale, tanto da definirlo padre calcistico, insegnante e guida, con lui si è instaurato da subito un rapporto di stima ed affetto idilliaco.

Ben inserito nello spogliatoio del Campania, ambiente perfetto per crescere calcisticamente, si reputa pronto ad un salto di categoria emulando calciatori come Grosso, Giaccherini e Torricelli, che dal basso sono riusciti ad arrivare in Serie A. Già osservato da molte squadre, è seguito da un procuratore al quale deve molto e che lo ha portato al Campania. Ai nostri microfoni dice: “Sono molto contento di essere stato nominato miglior calciatore di Serie D ed oggettivamente non me lo aspettavo, soprattutto perchè c’erano in lista calciatori molto quotati e che hanno giocato in Serie A. Questo è lo stimolo per fare ancora meglio e per puntare in alto, nonostante tutte le difficoltà che attanagliano il calcio italiano e soprattutto quello napoletano, ma come dice il mister, questo non può essere un alibi, perchè se un calciatore è bravo uscirà comunque fuori ed arriverà in alto. Io anche dopo la nomina gioco tranquillo, non mi sono montato la testa e continuo per la mia strada, studio e mi alleno e se son rose fioriranno. Sono convinto che il calcio uscirà fuori  alla grande da questa crisi, è uno sport troppo bello che non può essere soggetto a questi discorsi. A me non importa di giocare al “Barassi” o al “Collana”, non trovo alibi e nonostante questi problemi che abbiamo con gli impianti cerchiamo di fare il massimo lavorando e sacrificandoci, così come vuole mister Campana”. Il calcio italiano per ripartire deve farlo dai giovani e soprattutto dalla valorizzazione dei talenti locali. In Campania ed in particolare a Napoli, c’è bisogno di investire sui giovani per superare i problemi che attanagliano lo sport più bello del mondo ed è importante farlo guardando anche alle serie minori, dove spesso sbocciano promesse importanti che possono diventare grandi talenti. Andrea Bosco è uno di questi e come dice lui, se son rose fioriranno…

Servizio a cura di Dario Gambardella

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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