Ancora un grafico, ancora un confronto per presentare nel migliore dei modi il Genoa, avversario del Napoli domani sera al San Paolo. Stavolta lo scontro è tra gli estremi difensori. Rafael Cabral Sabrosa da una parte, Mattia Perin dall’altra.
Rafael da quest’anno ha occupato il posto vacante lasciato dall’addio di Reina. Una responsabilità enorme che il ragazzo brasiliano non sempre è riuscito a reggere, forse perchè travolto dal peso della maglia, dal clima intorno e dalle voci di un possibile ritorno dello spagnolo. Eppure l’anno precedente, prima dell’infortunio in quel di Cardiff, contro lo Swansea, Rafael si era messo in luce per grandi interventi e disinvoltura. Quest’anno invece ci fa piacere pensarlo sul rigore di Padoin nella finale di Doha contro la Juventus.
Mattia Perin, classe ’92, ed esperienza da vendere. Per molti l’erede naturale di Buffon per il futuro della Nazionale italiana. L’anno in A con il Pescara di Zeman con 66 reti al passivo gli segnano un pò la carriera ma sappiamo tutti che con il tecnico boemo il passivo è sempre di quelli pesanti. Lo scorso anno la chiamata del Genoa e la conferma di una sicurezza tra i pali.
Quest’anno regna l’equilibrio tra i due portieri. Rafael in campionato ha subito 24 gol, Perin 20 sui 23 subiti dal Genoa (gli altri 3 subiti da Lamanna contro la Roma e il Torino). Disciplinati e non sempre ordinati con la palla tra i piedi. Il futuro è dalla loro. Lunedì la sfida personale. Il San Paolo vi aspetta…
