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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli-Palermo 2-0, l’analisi tattica: la sfortuna non ferma gli azzurri, Higuain in versione “killer instinct”

Un sontuoso Jorginho si dimostra sempre più nel vivo nella manovra azzurra. Buona prova della retroguardia, Higuain con il solito “killer instinct”

E’ un Napoli che vince e convince: quinta vittoria consecutiva per gli uomini di mister Sarri in campionato e dodicesimo risultato utile consecutivo tra campionato ed Europa League. La compagine azzurra testimonia anche questa sera l’ottimo momento di forma schiacciando un più umile Palermo, non apparso mai in partita. Beppe Iachini si presenta con lo stesso undici iniziale schierato nelle ultime due partite di campionato vinta e pareggiata rispettivamente contro Bologna e Inter. Mister Sarri presenta due novità rispetto la formazione tipo con l’inserimento di Chiriches in difesa e David Lopez in mediana, consentendo a Koulibaly ed ad Allan di tirare il fiato in vista della prossima insidiosa trasferta contro il Genoa. Nel primo tempo gli azzurri offrono buone trame di gioco alla luce di una manovra lucida, la quale permettere di insidiare la porta di Sorrentino per ben sei volte. Il giro palla degli azzurri è scorrevole e dinamico, sfruttando maggiormente le corsie esterne con Ghoulam ed Hysaj per allargare le maglie rosanero. E’ proprio da un cross di  Hjsay che nasce la prima azione pericolosa degli azzurri sul quale Higuain svetta abilmente di testa, ma è bravo Sorrentino a deviare in angolo. Sugli sviluppi del quale Hamsik cerca di trovare il palo lontano all’8′ ma il tentativo dello slovacco sfiora il palo per pochi centimetri.  E’ Vazquez l’uomo su cui si aggrappano le speranze dei rosanero: ’ l’italo-argentino è l’unico alla ricerca costante del pallone, a portare palla per cercare invano di alzare il baricentro dei suoi. L’unico squillo degli ospiti è il suo al 10’ dopo aver ricevuto palla ed essersi lanciato in contropiede, ma la sua conclusione dai venticinque metri termina alta. Il fraseggio palla al piede da parte degli uomini di Sarri sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica: al 14’ Lorenzo Insigne è bravo a ricevere palla dalla trequarti ed a triangolare con Marek Hamsik per poi concludere in porta, ma il tentativo dello scugnizzo napoletano è impreciso e si spegne sul fondo. Jorginho conferma il suo buon momento di forma prendendo sempre l’iniziativa in mediana e non disdegnando mai il fraseggio con i compagni. L’italo-brasiliano è sempre lucido nel dettare il passaggio in profondità, come al 37’ che premia grazie ad una bella verticalizzazione Lorenzo Insigne, dimostrando ancora una volta quanto il suo tasso tecnico sia stato sottovalutato in questi ultimi anni dalla precedente gestione. Gonzalo Higuain non vuole tradire le attese confermandosi l’uomo del momento del gruppo di Sarri: al 16’ aggancia un pallone al limite dell’area ma trovando il pronto Sorrentino a ad opporsi senza problemi. La gara tra il numero 9 azzurro ed il portiere continua poco dopo quando l’argentino riceve un’ottima verticalizzazione di Marek Hamsik per poi mirare il palo più lontano, ma la deviazione di un difensore palermitano gli nega la gioia del gol. Il Napoli appare equilibrato in mezzo al campo, compatto tra i reparti, capace di prendere il pallino del gioco in mano schiacciando i rosanero nella propria metà campo. I rosanero cercano di scuotersi cercando di imbastire la propria manovra sulle corsie esterne, ma la tempestiva copertura dei difensori azzurri, supportati dai centrocampisti,  risulta esser efficace anche in questo turno infrasettimanale. La spinta di Hysaj da una parte e di Ghoulam dall’altra garantiscono un’importante soluzione in fase di impostazione del gioco degli azzurri. L’attaccante palermitano Alberto Gilardino viene ben controllato da Chiriches ed Albiol, sebbene il campione del mondo non riceva una la giusta quantità di palloni giocabili dai propri compagni. Il Palermo in fase di non possesso si chiude schierando tutto il proprio schieramento dietro la linea della palla per poi sfruttare in contropiede i varchi lasciati liberi dai partenopei. La trio mediano dei rosanero composto da Rigoni, Hiljemark e Maresca concede troppo campo ai centrocampisti azzurri. Il movimento di Gonzalo Higuain ad uscire dalle maglie della difesa avversaria per favorire l’inserimento dei centrocampisti infatti mette in perenne difficoltà la compagine palermitana. Lorenzo Insigne al 37’, dopo essersi mostrato in un paio di frangenti poco preciso nel servire i compagni, non concretizza al meglio il suggerimento in profondità di Jorginho scagliando il pallone sul palo più lontano della porta dei rosanero. Ma a mettere le cose a posto prima della fine del primo tempo è il solito Gonzalo Higuain: l’argentino sfruttando l’ampio spazio concesso dalla retroguardia rosanera e con una potente conclusione indirizzata nell’angolino lontano trafigge la porta dell’incolpevole Sorrentino. Numeri da record per il Pipita che grazie a questa rete sale a quota dieci reti stagionali tra campionato (8) ed Europa League (2). Gli azzurri non si accontentano e come un rullo compressore tentano di bissare in vantaggio prima dello scadere del tempo approfittando del momento di sbandamento di un martoriato Palermo: è ancora Higuain, in versione killer instinct questa sera,  a controllare il pallone da limite dell’area di rigore per poi sferrare un siluro sul quale Sorrentino è costretto agli extremis distendendosi per deviare in angolo la minaccia.

Nella ripresa gli ospiti  provono a scuotersi con Gilardino che svetta più di tutti su un angolo battuto da Rigori, non trovando però lo specchio della porta. Tuttavia anche nella ripresa il trend della gara si incanala sui binari del primo tempo: Marek Hamsik che da posizione centrale spara centralmente verso la porta di Sorrentino, quest’ultimo ci mette una pezza con i piedi.  Al 53’ Beppe Iachini inserisce forze fresche a centrocampo sostituendo un Enzo Maresca, apparso in netta difficoltà atletica dinanzi al più evidente tasso tecnico del centrocampo azzurro, con l’uruguaiano Brugman. Al 60’ il Pipita cerca di timbrare il cartellino per la seconda volta ricevendo ancora dalla trequarti una palla per poi calciare rapidamente verso lo specchio della porta ma centrando purtroppo il secondo centro della serata per gli azzurri. Il ritmo alto degli azzurro fa soffrire in più di una circostanza la retroguardia palerminata, apparsa fin troppo bassa e schiacciata rispetto agli avversari. David Lopez perde con passar dei minuti lo smalto migliore, mister Sarri lo nota e lo sostituisce al 63’ con l’inossidabile Allan, garantendo più sostanza in mediana. Un minuto dopo è il turno di Lorenzo Insigne che lascia il campo per Dries Mertens, mossa tattica che porterà i suoi frutti poco dopoi. Il Palermo prova ad affacciarsi con più insistenza nella trequarti avversaria, ma l’elastico difensivo degli azzurri si muove con i sincronismi giusti, dando un’efficace prova di compattezza anche questa sera. Le squadre si allungano ed al 72’ la freschezza di Mertens testimonia quanto sia azzeccata la mossa di mister Sarri: in tal caso la sfortuna si mette ancora una volta di traverso per gli azzurri con il belga lanciato in contropiede da Marek Hamsik che elude la marcatura dello slovacco Struna per poi calciare verso rete, ma il suo tiro si infrange sul palo per la terza volta in questa serata. Ma il Napoli di questi tempi dimostra di esser più forte della cattiva sorte, continuando ad imbastire trame utili di gioco ed a rendersi pericoloso nella metà campo palermitana. Sarri sostituisce anche Callejon con El Kaddouri, privilegiando le incursioni nella zona centrale del campo del marocchino. Ma dieci minuti dal termine è proprio Dries Mertens a trovare la giocata che chiude la gara con un assolo dei suoi culminato con un tiro nell’angolino basso che trafigge l’incolpevole Sorrentino. E’ delirio al San Paolo con gli azzurri che suggellano il secondo posto in coabitazione con Fiorentina ed Inter, alle spalle della Roma capolista. Altra prestazione all’altezza da parte dei ragazzi di Sarri, bravi ad incidere in fase di possesso ed altrettanto capaci a chiudere tutte le fonti di gioco in fase di coperturacopertura

Dal nostro inviato allo stadio San Paolo Gilberto D’Alessio

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