NAPOLI – Un anno, una storia: che parte da lontano, dalla primavera del 2012, e che arriva ai giorni nostri; è intrisa di relazioni, di «ispezioni» a sorpresa, di missione segrete; è carica di gol, di muscoli e di prospettive incoraggianti. Un anno di Leandro Damiao (24) ai raggi X – con ossertvatori che l’hanno «vivisezionato» – per comporre la storia di questo luglio che ora comprende pure i titoli di coda d’un romanzone carico d’emozioni dedicato a Edinson Cavani: vite (da bomber) che s’intrecciano e che descrivono il passato e il presente e il futuro d’un Napoli da «brividi» . Il mercato è un feuilleton che riserva colpi a sorpresa e va «sorseggiato» in dosi massicce che includono i colpi di scena: e mentre superMario Gomez sta già passeggiando lungo l’Arno, De Laurentiis & Bigon si sono inoltrati nel loro «vecchio» ma anche
«nuovo» orizzonte brasiliano, perché tutto torna e Leandro Damiao lo fa in maniera assai prepotente. Il contatto che dovrà eventualmente condurre al contratto ha date persino un po’ ingiallite e all’Internacional di Porto Alegre è stata ribadita la possibilità di spingersi sino a venti milioni di euro, con quinquennale per il centravanti da 2,2.
ECCOLO – Il resto è gloria da conquistarsi, ereditando quel fardello assai pesante di rimpianti che sta per lasciare Edinson Cavani, ormai proiettato verso il Psg: e nell’attesa che Leonardo – ieri decollato da Capodichino verso la Francia, di ritorno dal fine settimana a Ischia – compia gli ultimi passi decisivi, a Roma, giornata intercolutoria consumata da Andrea Chiavelli, l’ad del Napoli, e Pierpaolo Triulzi, manager del matador, nella serenità più assoluta, perché arriveranno i 63 milioni di euro e il riconoscimento a Danubio e Palermo (come da obblighi internazionali) sarà versato dagli sceicchi, con il quinquennale per Cavani da 10 milioni annui bello e pronto, come lasciato intuire candidamente da Laurent Blanc: «Il matador è assolutamente compatibile con Ibrahimovic e se venisse sarei felice» . Non serve altro.
CONCORRENZA – Ma la vicenda Gomez induce a lasciarsi qualche finestra socchiusa e Edin Dzeko (27) rimane nella penombra, con le resistenze opposte dagli inglesi e il carico d’una trentina di milioni che rappresentano un peso rilevante. Se poi Stevan Jovetic (24) – pupillo di De Laurentiis – dovesse rivedere le proprie posizioni e riaprire dopo il «no» che ha frenato l’offerta da 27 milioni del Napoli, allora la strategia si allargherebbe. Nell’elenco rimane, defilato per vari motivi – non ultima la volontà di provarci all’estero – Pablo Daniel Osvaldo (27), pure lui corteggiatissimo dal City e con una trattiva avviata ma non ancora chiusa con la ceralacca.
NUOVO CARECA – E allora, ricapitolando: Leandro Damiao, il Careca del Terzo Millennio, guida il plotone dei centravanti da precettare per restare competitivi e il percorso d’avvicinamento è stato avviato in un’epoca non sospetta, quando si cominciava a intuire che Cavani avesse ormai le valigie pronte, quando era divenuto inevitabile orientarsi su un sostituto. Leandro Damiao è stato monitorato a ripetizione, per caratteristiche tecniche risponde alle esigenze del Napoli e rientra tra i parametri stabiliti dal tecnico: è una prima punta potente, che ha il senso del gol, e il «pericolo» dell’ambientamento viene ritenuto irrilevante. L’Internacional sa ed anche i manager del calciatore: ora si passa alla fase successiva, provando ad accelerare, contestualmente alla cessione di Cavani che va completata nella sua complessità.
SI VA IN BLANCO – José Maria Callejon (26) sta per atterrare e sottoporsi alle visite mediche: accadrà oggi, con l’ufficializzazione ch’era nell’aria da un bel po’. Otto milioni e spiccioli al Real Madrid, quadriennale all’ala (una delle ali) con la quale Benitez tenta di volare alto. Poi si procederà con il difensore: un pensierino ad Adil Rami (28) del Valencia, un altro a Martin Skrtel (29) del Liverpool. Però queste sono altre storie…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
