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Il Napoli è ai Mondiali

La partita di De Laurentiis ai Mondiali si gioca sulla crescita economica della società. E’, infatti, un grande risultato per una realtà, che è ripartita dalla serie C, poter vantare cinque giocatori ai Mondiali in Sudafrica. Gargano, Hamsik, Quagliarella, Maggio e De Sanctis rappresenteranno la compagine partenopea nella competizione. L’unico piatto amaro servito al Napoli è stato consegnato proprio da Maradona, che ha escluso Lavezzi dai ventitré argentini che tenteranno di riportare la Coppa del Mondo dalle parti di Buenos Aires, mentre per Datolo la soddisfazione della convocazione nel raduno iniziale con trenta calciatori può rappresentare già un risultato eccellente.

I Mondiali hanno sempre avuto un valore importante per la crescita economica delle società di calcio ed inoltre la kermesse coincide con il calciomercato e potrebbe influenzarlo, com’è avvenuto in passato. Una delle novità più importanti del nuovo corso del club di De Laurentiis, inaugurato dopo il licenziamento di Marino, è il reparto scouting, formato dagli osservatori Micheli, Mantovani e Zunino. Immaginiamo che la kermesse sudafricana sarà uno strumento sia per visionare nuovi talenti che per valutare i progressi di calciatori già notati e che potrebbero rappresentare i nuovi colpi a sorpresa del Napoli, dopo quelli di Gargano, Hamsik e Lavezzi, realizzati dall’ex direttore generale della società partenopea. L’occhio del presidente sarà invece più attento alle prestazioni dei suoi calciatori, che non avranno il ruolo di semplici comparse dalle parti di Johannesburg. Infatti, nell’Italia di Lippi i tre “napoletani” godono di forte considerazione.

De Sanctis è il secondo portiere e quindi rappresenta la principale alternativa a Buffon. Considerando i tanti problemi fisici del portiere juventino durante la stagione appena terminata, il portiere di origini pescaresi deve essere sempre pronto.

Maggio, dopo l’esclusione di Cassani, rappresenta la prima scelta del probabile 4-3-2-1 di Lippi. Mazzarri guarda con particolare interesse al Mondiale del terzino di origini venete, poiché l’esperienza sudafricana potrebbe aiutare Maggio a superare i suoi limiti in fase difensiva.

Inoltre Mazzarri, se l’esterno del Napoli disputerà un buon Mondiale, potrà pensare con maggiore tranquillità ad eventuali cambi di modulo per la prossima stagione. L’esclusione di Rossi e Borriello ha ridotto a cinque il numero degli attaccanti presenti in rosa e Quagliarella sarà la principale alternativa a Di Natale, che si propone come spalla di Gilardino nel reparto offensivo della Nazionale italiana. L’attaccante di Castellammare di Stabia è una punta di movimento, dotata di ottime capacità tecniche e soprattutto d’imprevedibilità e fantasia, qualità che purtroppo non sono egemoni nello scacchiere tattico di Lippi, a causa delle esclusioni di Cassano e Miccoli. Quagliarella dovrà sfruttare le sue qualità per farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa. Gargano è un punto fermo del centrocampo della nazionale uruguaiana, dove garantisce quantità e dinamismo ad un reparto caratterizzato dalla tecnica di Eguren (Aik Stoccolma) e dall’esperienza di Perez (Monaco). Hamsik rappresenta il leader della Slovacchia, che si è qualificata per la prima volta nella storia ai Mondiali di calcio, grazie al primo posto conquistato nel girone davanti a Polonia e Repubblica Ceca. Hamsik, impegnato nello stesso girone dell’Italia, rappresenta il calciatore del Napoli, su cui sono concentrate maggiori aspettative, per la sua caratura tecnica e per il suo valore all’interno della Nazionale slovacca. Inoltre lo slovacco giocherà anche come centrale di centrocampo, ruolo in cui Mazzarri lo ha provato in occasione della penultima gara di campionato contro l’Atalanta. L’arrivo di un attaccante a Napoli potrebbe convincere il tecnico del Napoli ad applicare spesso questa soluzione tattica nella prossima stagione.

Ciro Troise

 

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