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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli-Udinese, l’analisi tattica: vittoria azzurra in rimonta, ma gli inserimenti dei friulani sorprendono troppo spesso la difesa del Napoli

Dopo il primo quarto d’ora, l’Udinese comincia a crescere progressivamente, alzando il proprio baricentro

VERSO LA GARA – Al San Paolo di Napoli, gli azzurri padroni di casa affrontano l’Udinese di Oddo nell’ambito della trentatreesima giornata del campionato di Serie A: Sarri deve fare a meno dello squalificato Koulibaly in difesa e dunque sceglie di mandare in campo dal 1’al fianco di Albiol Tonelli (non Chiriches), con Hysaj terzino a destra e Mario Rui – rientrato dopo la squalifica – che si posiziona a sinistra; in vista della ravvicinata gara con la Juventus, il tecnico degli azzurri attua un po’ di turnover, schierando in cabina di regia Diawara, con .Zielinski e Hamsik che completano il centrocampo. La novità più importante della formazione riguarda il tridente offensivo, che vede confermati Callejon ed Insigne, ma a supporto di Milik dal 1’ (con Mertens che parte dalla panchina e ha modo di rifiatare dopo un vero e proprio tour de force). Nell’Udinese, Oddo imposta un 3-5-1-1 piuttosto rimaneggiato, con Nuytinck, Danilo e Samir al centro della difesa e Zampano e Pezzella rispettivamente esterni di destra e di sinistra; a centrocampo, l’ex tecnico del Pescara si affida alle geometrie di Balic e alle incursioni di Barak, che verranno affiancati dal classe ’98 svedese Ingersson, mentre in attacco deve fare a meno dell’infortunato Lasagna e schiera Jankto a supporto dell’unica punta Perica.

LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si dimostra propositivo fin da subito, entrando bene in partita in termini di efficacia e rapidità nella circolazione di palla, ma dopo un quarto d’ora, l’Udinese comincia a crescere progressivamente, alzando il proprio baricentro e mettendo spesso in seria difficoltà gli azzurri – in particolare sulle fasce – con il pressing alto e gli inserimenti dei centrocampisti: la gara si rivela in ogni caso caratterizzata da ritmi molto alti. Al 41’, l’Udinese si porta in vantaggio con Jankto, che su cross basso deviato di Zampano, anticipa Hysaj e deposita il pallone in rete da posizione ravvicinata. Passano però pochi minuti e la reazione del Napoli porta al goal di Insigne, che riacciuffa così il pareggio: il talento di Frattamaggiore dribbla Nuytinck in progressione, penetra in area e batte Bizzarri col destro. Nella ripresa, l’Udinese non cambia il proprio approccio, continuando a premere sull’acceleratore, e all’55, torna in vantaggio con Ingelsson, che sfrutta l’ennesimo cross di Zampano e spiazza Reina: in questa circostanza, il calciatore danese ha modo di andare indisturbato alla conclusione – Zielinski non riesce a limitarlo e la difesa partenopea gli concede troppo spazio. Dopo il goal dei friulani, Sarri manca in campo Mertens al posto di Hamsik, passando ad un 4-2-3-1 che vede il belga nel ruolo di trequartista centrale. Ancora una volta è il goal dell’Udinese che ‘sveglia’ gli azzurri: al 64’, su calcio d’angolo, Albiol trova un preciso colpo di testa che Bizzarri – pur provandoci – non riesce a disinnescare, siglando il goal del 2-2. Al 69’, Oddo sostituisce Pezzella con Ali Adnan. Dopo il goal del pareggio, il Napoli si galvanizza e si proietta nella metà campo avversaria alla ricerca del goal del vantaggio – forse anche spinto dalla rete del pareggio del Crotone contro la Juventus – completando la rimonta per la prima volta nel match al 70’ con Milik, che trova il tap-in vincente da posizione ravvicinata sulla respinta del portiere friulano. Lo stesso Milik viene sostituito subito dopo da Allan: il Napoli torna dunque al 4-3-3 con Mertens attaccante centrale. Il Napoli cala anche il poker al 75’ con Tonelli, che emula Albiol e su calcio d’angolo batte di testa Bizzarri. Visto il risultato, Oddo tenta il tutto per tutto, inserendo De Paul al posto di Danilo, e schierandosi con una difesa a 4; successivamente, Widmer va a rilevare Jankto, mentre Sarri spende l’ultimo cambio a sua disposizione inserendo Rog al posto di Callejon. Nonostante alcune disattenzioni difensive che consentono all’Udinese di impensierire Reina – in particolare con Perica –, il Napoli riesce a controllare il risultato e a rosicchiare 2 punti alla Juventus, che non va oltre il pareggio all’Ezio Scida.

 

A cura di Mariano Menna

 

 

 

 

 

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