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Analisi Tattica Napoli Calcio

Sampdoria-Napoli 2-4, l’analisi tattica: Higuain non si ferma più, azzurri a +6 sull’Inter

Azzurri che, nonostante i cali di tensioni, espugnano il Ferraris

Allo Stadio Luigi Ferraris la Sampdoria di Vincenzo Montella ospita il Napoli. Il tecnico blucerchiato deve rinunciare allo squalificato Soriano e optando per un 4-2-3-1 con Cassano nel ruolo di falso nueve. Azzurri in campo con la formazione tipo per la prima volta nel 2016, confermato il 4-3-3 che portato gli azzurri alla vetta della Serie A. Buona partenza per la squadra partenopea che gestisce l’azione iniziando ad impostare con Koulibaly e Albiol. Tanta densità in mezzo al campo da parte degli azzurri che, con improvvise verticalizzazioni, tentano di mandare in porta il Pipita Higuain. Atteggiamento decisamente passivo da parte degli uomini di Montella che difendono a pieno regime dietro la linea della palla per poi tentare le ripartenze sfruttando la velocità di Correa ed Eder.

HIGUAIN NON PERDONA – Il pressing azzurro sul portatore di palla della Samp porta i suoi frutti e grazie ad un prezioso pallone recuperato da capitan Hamsik, la squadra di Sarri può esultare grazie alla ventunesima rete in campionato in ventuno partita di Higuain. Le condizioni del campo non favoriscono la qualità delle giocate più tecniche ma il giro palla del Napoli in mediana è rapido e costante e vede in Jorginho il consueto faro dispensatore di palloni. Il Napoli continua a macinare gioco e trova il raddoppio su calcio di rigore procurato da Albiol e trasformato da Insigne. Sampdoria con pochissime idee e che prova dopo il doppio vantaggio ad attaccare a testa bassa gli uomini di Sarri ma senza rendersi mai pericolosa dalle parti di Reina.

 

SI VINCE IN MEDIANA – Il 4-2-3-1 sembra trasformarsi in un’arma a doppio taglio per la squadra di Montella che fatica tantissimo nella costruzione dell’azione a centrocampo non riuscendo mai ad allargare il gioco in ampiezza e sugli esterni. Lavoro certosino del trio di centrocampo del Napoli che con Hamsik, Jorginho ed Allan soffoca i tentativi di manovra degli uomini di Montella. Cassano vede i compagni in difficoltà e si abbassa per prendere palla e costruire da sè le azioni d’attacco. La Samp prova a crescere e a prendere campo, alzando il baricentro e provando a impensierire centralmente l’attenta difesa azzurra. Gli uomini di Sarri accusano un leggero rilassamento e la la squadra blucerchiata prova a proporsi in avanti attraverso le rapide combinazioni tra Cassano, Correa ed Eder. Il rilassamento azzurro porta al gol della Samp che approfitta centralmente dell’incertezza di un Napoli in calo negli ultimi minuti del primo tempo.

 

CASSANI INGENUO, HAMSIK A SEGNO – Nel secondo tempo il Napoli tenta di riprendere in mano la partita alzando i ritmi ma la Samp è ben messa in campo e in più di un’occasione mette in grossa difficoltà la difesa partenopea. Montella crede nella rimonta e lancia all’esordio il neo arrivato Ricky Alvarez al posto di Barreto. Sampdoria quindi che conferma il 4-2-3-1 con Carbonero che retrocede in mediana e l’ex interista schierato alto sulla fascia destra. Decisamente un’altra Sampdoria quella della seconda frazione di gioco, in grado di portare tanti uomini nella trequarti partenopea. Blucerchiati decisamente proiettati in avanti ma l’assetto dura poco vista l’espulsione di Cassani che porta alla terza rete del Napoli firmata Hamsik. Il capitano azzurro trafigge centralmente con un’azione solitaria la difesa della squadra di Montella. Nel momento di maggior pericolosità della squadra blucerchiata, gli uomini di Sarri trovano di prepotenza lo spazio giusto per mettere in ghiaccio il risultato.

 

MERTENS ENTRA E CHIUDE – Ci pensa il belga a siglare il gol che taglia le gambe agli uomini di Montella con una perfetta rasoiata mancina. Napoli più vivace, Sarri chiede ai suoi di coprire il campo in ampiezza e intanto richiama lo sfinito Callejòn posizionando sull’esterno destro El Kaddouri. Sampdoria che non vuole mollare e continua a provare le ripartenze con Eder che si allarga sulla fasce per tentare l’affondo nella difesa azzurra.

 

 

MONTELLA VARA IL 4-4-1 – Il tecnico campano prova a inserire l’ex terzino sinistro dell’Inter mandando in panchina un evanescente Cassano. Blucerchiati che si schierano con un 4-4-1 con Eder nel ruolo di prima punta, Dodò sull’esterno mancino, Alvarez su quello destro e Correa abbassatosi in mediana al fianco di Fernando. Sarri risponde con Strinic al posto di Ghoulam, molto bene in fase di spinta ma non impeccabile in fase di non possesso. Blucerchiati che nonostante l’uomo in meno non mollano e su un corner approfittano con Eder della superficialità della retroguardia azzurra sulle palle inattive. Sarri vuol dare una scossa alla squadra che sembra essersi nuovamente rilassata e manda in campo Mertens al posto di Insigne. Azzurri che si complicano decisamente la vita in due occasioni risvegliando una Sampdoria che sembrava ormai tramortita dai tre gol della squadra di Sarri. I padroni di casa provano a far girar palla approfittando della rapidità sulla sinistra di Dodò che tenta di impegnare Hysaj.  Azzurri che trovano tanti spazi sulla corsia sinistra ma non riescono a far male a Viviano. Napoli che porta a casa tre punti importanti e approfitta del pari dell’Inter a San Siro contro il Carpi.

 

A cura di Simone Ciccarelli

 

 

 

 

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