Lorenzo Insigne, napoletano di Frattamaggiore, è tra i “bassotti”, misura 165 centimetri per 57 chili, del calcio italiano che a 20 anni dà del tu al pallone. Al debutto nell’Under 21 di Ciro Ferrara contro il Liechtenstein ha segnato una doppietta, il primo gol con un pallonetto da 35 metri, e servito un assist vincente a Gabbiadini. È stato svezzato da Zeman prima nel Foggia in Lega Pro Prima Divisione (19 gol in 33 partite) e ora nel Pescara in B (2 gol in 6 gare, più 2 in Coppa Italia).
Insigne è di proprietà del Napoli con tanto azzurro nel cuore, ma… «Sinceramente sarebbe stato bello ricevere una telefonata dal Calcio Napoli. Subito dopo la partita ho ricevuto tantissimi messaggi. Oltre ai miei genitori e a i miei tre fratelli, mi hanno chiamato i miei ex compagni della Primavera Sepe e Maiello, i miei ex allenatori delle giovanili Rea e Faustino. Ma va bene così. Aspetterò, invece, una telefonata molto più importante da Castelvolturno…».
Quale?
«Quella del ritorno a Napoli. Sono un tifosissimo della squadra azzurra e il mio sogno è di indossare quella maglia ».
Anche a gennaio prossimo?
«Sarebbe bello, ma solo se avessi possibilità di giocare. Alla panchina o in tribuna preferirei senza dubbio un posto da titolare a Pescara, dove ho trovato un ambiente idilliaco per migliorare».
Poi c’è Zeman che è il tuo maestro…
«Continua a darmi tanti, tantissimi consigli tecnici. Lui è un allenatore che lavora molto sugli attaccanti. Comunque vorrei ricordare che a farmi debuttare a 19 anni in serie A è stato Walter Mazzarri. Mi mandò in campo il 24 gennaio dello scorso anno al posto di Denis nel finale di Livorno-Napoli. Un bellissimo ricordo ».
Dulcis in fundo Ciro Ferrara, il mister dell’Under 21
«Mi ha dato subito fiducia ed io ho cercato di ricambiare con il massimo impegno contro il Liechtenstein. Penso di esserci riuscito. A fine gara mi ha fatto i complimenti. Non mi resta che continuare su questa strada».
Sin dall’appuntamento di martedì prossimo a Rieti, dove l’Under 21 azzurra affronterà la Turchia…«Sarà ancora più emozionante. In tribuna ci sarà tutta la mia famiglia. Papà Carmine, mia madre Patrizia e i miei tre fratelli: Antonio, che gioca con la Real Ortese in Promozione, Roberto, attaccante della Primavera del Napoli, e Marco, centrocampista dell’Olimpia Sant’Arpino, la scuola calcio in cui ho iniziato a giocare prima di passare all’Olimpia Grumese e successivamente al Napoli, dove ho avuto come maestri Attanasio, Rea, Faustino e Apuzzo».
Poi il debutto in serie A con il Napoli, dieci partite in Lega Pro Prima Divisione con la Cavese, lo scorso anno col Foggia e il trasferimento con Zeman quest’anno a Pescara, sempre presente nelle sei gare di campionato con due reti segnate.
«Se continuiamo a migliorare nei meccanismi tattici di Zeman sono convinto che il Pescara può conquistare la promozione in serie A. Ma ora devo pensare alla Turchia…»
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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