VERSO LA GARA – Nell’ambito della trentunesima giornata del Campionato di Serie A, il Napoli affronta in trasferta la Lazio di Simone Inzaghi per blindare il terzo posto in classifica e continuare a sfidare la Roma Spalletti per il secondo: Sarri preferisce Strinic a Ghoulam sulla fascia sinistra e conferma Jorginho ed Allan a centrocampo dopo che i due erano stati impiegati per la sfida di campionato con la Juventus; in attacco, il tecnico dei partenopei si affida nuovamente al tridente leggero composto da Insigne, Mertens e Callejon. Tra i padroni di casa – che scenderanno in campo con un 3-4-2-1 – pesa l’assenza importante a centrocampo di Biglia, che non è stato convocato. In difesa, Inzaghi in terzetto Bastos-Wallace-Radu, mentre a centrocampo è costretto a mandare in campo dal 1’ Murgia nel ruolo di interno al fianco di Parolo, con Basta e Lukaku che agiranno da esterni; infine, il reparto offensivo sarà costituito da Felipe Anderson e Milinkovic-Savic nel ruolo di trequartisti alle spalle di Immobile unica punta.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dall’inizio della gara, risulta palese la supremazia azzurra in termini di possesso palla, con la Lazio che non riesce ad alzare il baricentro e che non ha neanche vita facile quando recupera il pallone a causa del consueto pressing attuato dal Napoli in fase di non possesso; i padroni di casa si rendono pericolosi in pochissime occasioni e per lo più subiscono la circolazione di palla e le verticalizzazioni dei partenopei, che sfruttano la vicinanza e la rapidità tra Mertens ed Insigne – il talento di Frattamaggiore tende infatti ad accentrarsi per concedere libertà a Strinic sull’out di sinistra – per dare il via alla manovra offensiva. Al 26’, il Napoli sblocca il match, portandosi in vantaggio con Callejon: lo spagnolo riceve da Hamsik una splendida palla a tagliare tutta l’area di rigore e dunque, da posizione ravvicinata, deve soltanto depositare la sfera in rete. Gli uomini di Sarri continuano a spingere sull’acceleratore e le loro triangolazioni di prima mettono seria difficoltà la difesa della Lazio – e in particolare Wallace, che dal punto di vista fisico non è neppure in condizioni ottimali. Ad inizio ripresa, gli azzurri continuano a mettere alle corde i biancocelesti grazie ai ritmi alti e agli scambi di prima, che disorientano gli avversari: al 51’ il Napoli raddoppia con Insigne, che riesce a spiazzare Strakosha col destro dopo essere stato servito in area da Allan con un pallone alto. Inzaghi spende i cambi a sua disposizione in meno di dieci minuti per fornire nuova verve alla sua squadra, anche a causa delle condizioni precarie di alcuni calciatori in campo: il tecnico dei biancocelesti manda in campo Keita Balde al posto di Murgia, Hoedt al posto di Bastos ed infine sostituisce Basta con Patric. Col passare dei minuti, i calciatori del Napoli calano d’intensità e i patroni di casa cominciano a proiettarsi con maggiore continuità nella metà campo avversaria, sfruttando soprattutto la rapidità e l’imprevedibilità nel neoentrato Keita. Al 71’, Insigne salva il Napoli, immolandosi in veste di ultimo uomo su una conclusione ravvicinata a porta vuota di Patric ed impedendo così alla Lazio di accorciare le distanze. Al 73’, nel Napoli entra Zielinski al posto di Callejon: il centrocampista polacco va ad occupare proprio la posizione occupata prima dallo spagnolo; successivamente, Sarri manda in campo Rog e Milik al posto di Hamsik e Mertens. Nonostante la stanchezza gli azzurri calano anche il tris nei minuti di recupero del secondo tempo con Insigne – dunque autore di una doppietta, che su un cross di Zielinski proveniente da destra piazza il pallone in rete con una conclusione di prima: con questa vittoria, gli azzurri si portano a +7 dalla stessa Lazio e lanciano un segnale importante alla Roma di Spalletti in ottica secondo posto, che varrebbe la qualificazione diretta alla prossima Champions League.
A cura di Mariano Menna
