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Napoli-Livorno a Bergonzi, un fischietto esperto con la passione per i cartellini

Sette vittorie su diciassette precedenti con l'assicuratore ligure

Per il match valevole per la settima giornata del campionato di Serie A, Napoli e Livorno si affronteranno domenica al S.Paolo. A dirigere la sfida sarà Mauro Bergonzi, quarantaduenne, appartenente alla sezione di Genova. L’arbitro ligure, internazionale dal 2009, ha fatto il suo esordio in Serie A nel dicembre 2003 in Lecce-Parma 1-2. Ha collezionato 132 presenze nel massimo campionato, con una media di quasi cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni tre gare ed un rigore ogni quattro. E’ alla dodicesima stagione nella CAN di A e B. Sono diciassette i precedenti di Bergonzi con il Napoli per un bilancio di sette vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte. La prima nel 2003 in serie B con il Napoli che vince contro il Pescara 1-0. Unico precedente in Coppa Italia e con sconfitta per gli azzurri, è Roma-Napoli 2-1 del’8 gennaio 2006 a porte chiuse, in seguito alla squalifica del S.Paolo. Il debutto in Serie A con i partenopei arriva il 26 agosto del 2007 con Napoli-Cagliari 0-2. Memorabili ricordi per il direttore di gara ligure risalgono al 27 ottobre 2007 in Napoli-Juventus 3-1. Sul risultato di 1-1, Bergonzi assegna due rigori a Zalayeta, il Napoli conquista la vittoria ma le polemiche che ne conseguono saranno enormi, con la squalifica di due giornate per l’uruguagio, dopo la prova tv. Dopo quella partita, Bergonzi subì una squalifica di un mese dalla categoria con la momentanea retrocessione in serie B. Da allora non ha più diretto gare della Juventus per le successive tre stagioni. Il Napoli, invece, lo incontrò sulla sua strada due anni dopo: Napoli-Chievo 2-0, 20 dicembre 2009. Nelle seguenti tre gare con il Napoli, tra cui Milan-Napoli 1-1 del 21 marzo 2010, Bergonzi lascia lo zampino in Lazio-Napoli 2-0 del novembre 2010. La rete da cui scaturisce il vantaggio dei biancocelesti era viziata da un evidente tocco di braccio di Mauro Zarate, di cui la terna arbitrale non si ravvede. Altra partita spinosa, per l’assicuratore ligure, fu Roma-Napoli 0-2. Bergonzi non riuscì mai a tenere il polso della situazione per tutta la durata del match. Partita condizionata dal forte nervosismo in campo, con episodi violenti da ambo i lati e con un arbitro che apparve un semplice spettatore, senza nessun intervento deciso. Quel match infatti culminò con il deplorevole episodio dello sputo tra Rosi e Lavezzi, un gesto che costò ad entrambi tre giornate di squalifica. In Cesena-Napoli 1-3, l’arbitro sull’1-1 espelle giustamente Benalouane per somma d’ammonizioni, consentendo così al Napoli di completare la rimonta e sbancare il Manuzzi. In Napoli-Inter 1-0 il fischietto genovese annullò un gol agli azzurri per fuorigioco, espellendo Aronica per fallo da ultimo uomo. Entrambe le decisioni, però, non ebbero nulla da eccepire. Bergonzi venne designato anche per la direzione di Lecce-Napoli del 15 aprile 2012, ma la partita fu rinviata a causa della tragica morte di Morosini ed il recupero fu arbitrato da Tagliavento. Altro precedente dell’arbitro genovese con il Napoli risale allo scorso maggio, in Bologna-Napoli 2-0. L’arbitro non riuscì a mantenere il controllo sulla partita, incattivitasi nel secondo tempo e che sfociò in una maxi rissa finale con le espulsioni di Dzemaili e Morleo. Catania-Napoli 0-0 dello scorso campionato è storia recente. Giusta la decisione di Bergonzi di espellere Alvarez al primo minuto ma gli azzurri, nonostante il vantaggio numerico per tutta la partita, non riuscirono a portare a casa i tre punti. Il penultimo precedente è Napoli-Milan 2-2 del novembre scorso, gli azzurri forti del doppio vantaggio riuscirono a farsi rimontare con Bergonzi che diresse l’incontro senza commettere alcun errore. L’ultimo precedente risale Fiorentina – Napoli 1-1 del 20 Gennaio 2013. In questa partita Bergonzi mette in luce ancora il suo punto debole:  perdere facilmente di mano il polso della gara. Sfodera con troppa facilità il cartellino giallo per entrambe le squadre senza ottenere l’effetto desiderato. Tra l’altro grida vendetta un off-side che ferma Goran Pandev, lanciato in piena azione da rete nel secondo tempo.

Bergonzi ha dalla sua l‘esperienza, qualità però che non gli impedisce di commettere qualche errore di troppo in alcuni frangenti. Come anticipato, il suo punto debole pare essere la gestione dei cartellini. In più di un’occasione, le sue decisioni hanno sortito l’effetto indesiderato di accendere gli animi tra i ventidue in campo, con evidenti difficoltà nel riportare la calma sul rettangolo di gioco. Bergonzi resta comunque un arbitro di livello. La scorsa stagione è stato chiamato ad arbitrare anche nella prima divisione rumena il delicato incontro tra Steaua e Bucarest e Cluj. In generale, le sue prestazioni dimostrano di non incidere sulla fluidità e la dinamicità del gioco. Parlano, per lui, le statistiche in linea con quelle internazionali. A lui, quindi, il compito di dirigere una gara dall’esito tutt’altro che semplice, come quella che si giocherà a Fuorigrotta domenica pomeriggio.

 

Servizio a cura di Mariano Santoro

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