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Amarcord: Napoli-Roma 2-2 (10/06/2001)

La festa rinviata per i giallorossi e le speranze di salvezza per gli azzurri tradite poi all'ultima

Diamo oggi il calcio d’inizio alla rubrica “Amarcord”. Ricorderemo le sfide più emozionanti e più importanti della storia del Napoli, prima delle partite degli azzurri. Domani c’è Napoli-Roma e oggi noi rispolveriamo la nostra memoria con un importante Napoli- Roma del passato. Chi non la ricorda, Napoli-Roma del 2001 è un ricordo fisso nella memoria di tutti i tifosi napoletani. Un ricordo spiacevole perchè può essere vista la sfida che ha fatto da spartiacque tra il Napoli che arrancava dopo gli anni d’oro ed il triste cammino in serie B con il valzer dei presidenti (Ferlaino, Corbelli e Naldi) e l’inferno della serie C, prima della risalita iniziata con l’arrivo di De Laurentiis. Napoli-Roma del 2001 è una sfida al cardiopalma, già alla vigilia, con i giallorossi vogliosi di conquistare lo scudetto, evitando di soffire fino all’ultima giornata, che li vedeva impegnati contro il Parma, ed il Napoli con la necessità di raddrizzare la stagione, impedendo al glorioso club partenopeo lo smacco del ritorno in serie B, da cui si era appena usciti nella stagione precedente con Novellino in panchina. L’allenatore del Napoli era Mondonico, arrivato alla corte di Ferlaino, dopo l’esonero di Zeman. Gli azzurri passarono da uno spregiudicato ed ideologico offensivista come il boemo ad uno dei massimi interpreti del “calcio all’italiana”, come Mondonico, che proprio in quella sfida piazzò il mediano Husain ad uomo su Francesco Totti. La Roma era una corazzata, guidata da Fabio Capello, capace di conquistare gli scudetti con Milan, Juventus, Roma e Real Madrid. Il Napoli partì subito bene ed al 37′ andò in vantaggio con Amoruso, che anticipò Antonioli sull’uscita e portò in vantaggio la compagine partenopea con un tiro rasoterra. Dopo cinque minuti, però, la Roma pareggia, con Batistuta, che trafigge Mancini sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ad inizio secondo tempo, al 52′ i giallorossi cominciano a sognare lo scudetto con Totti, che in area di rigore stoppa il pallone col braccio e sferra un rasoterra che Mancini non riesce a respingere. Quest’episodio sollevò tantissime polemiche e, ragionando a ritroso, i pensieri si soffermano su quanto il frangente di una gara, un errore arbitrale può condizionare anche la storia di un club. A nove minuti dalla fine il Napoli mantiene vive le speranze di rimanere in serie A con una punizione di Pecchia che Antonioli non riesce a deviare in angolo. Tutto rinviato all’ultima giornata, con i giallorossi che conquistano il tricolore in casa contro il Parma, e gli azzurri, che vanno in serie B, nonostante la vittoria a Firenze per 2-1, per i risultati che arrivano dagli altri campi, i classici “regali” di fine stagione. Napoli-Roma del 2001 è anche una delle peggiori domeniche degli ultimi vent’anni riguardo all’ordine pubblico; fu una vera e propria overdose di violenza. Si cominciò già prima della gara, con i primi episodi di violenza intorno allo stadio. Gli incidenti tra tifosi sono incominciati intorno alle 13, qualche ora prima della partita ed hanno avuto come protagonisti gli ultrà di casa che hanno prima preso a sassate il pullman della Roma, poi ai cancelli della Curva A del San Paolo dove, con il viso coperto dai fazzoletti alcuni teppisti hanno iniziato a lanciare sassi contro la polizia mentre altri delinquenti accoltellavano, ferendoli non gravemente, due tifosi romanisti.

Una situazione subito esplosiva che si è acuita quando i napoletani sono entrati nello stadio. Prima dell’inizio della partita dalla curva A sono partiti seggiolini e pietre verso la “gabbia” nella quale erano rinchiusi i seguaci della Roma. Inutilmente l’altoparlante invitava “i tifosi alla correttezza sportiva e a non lanciare oggetti dagli spalti né a fare atti di violenza fuori dallo stadio”. L’appello si ripeteva ma alla fine per riportare la calma è dovuta intervenire la celere con una carica e utilizzando i lacrimogeni.Una sistuazione insostenibile tanto che la polizia ha dovuto fare una carica con i lacrimogeni per mettere ordinehe, esasperati dal ritardo. La polizia ha caricato con i lacrimogeni i tifosi del Napoli all’interno della curva A del San Paolo. Una dozzina di persone sono state ferite una decina di ultras sono stati fermati.

La partita fermò la foga dei teppisti ma il peggio doveva ancora arrivare. Al fischio finale, dimenticando gli appelli di Sensi alla calma visto che l’Olimpico è diffidato e rischia la squalifica nell’ultima partita di campionato, sono stati i teppisti vestiti di giallorosso a scatenare la loro rabbia appena fuori dallo stadio. Sassi e bottiglie contro lacrimogeni in un confronto a più round mentre gli ultrà romanisti venivano scortati verso la stazione di Campi Flegrei con un’auto dei carabinieri andata a fuoco. Un tragitto di poche centinaia di metri funestato dalle auto bruciate, dagli scooter rovesciati nel panico generale. Arrivati alla stazione la furia dei teppisti si è scatenata contro le strutture e gli scontri si sono incarogniti con alcuni tifosi napoletani che aspettavano gli avversari per pareggiare i conti. Una battaglia generalizzata con lanci di pietre, manganellate, vetri rotti, quadro del comando del traffico ferroviario danneggiato. Una donna delle pulizie ha avuto un malore per la paura mentre alcuni giovanissimi tifosi della Roma sono finiti sotto la sassaiola dei loro stessi compagni.

Una serata di ordinaria follia che non è finita nemmeno quando gli ultrà sono stati fatti salire sul treno che non è potuto partire subito perché danneggiato. A Formia è stato tirato il freno di emergenza e alla stazione è partita una sassaiola. Risultato decine di fermati, 7 accoltellati una sessantina di feriti compreso un ragazzo vittima di un lancio di bottiglie fra tifosi laziali e romanisti avvenuto alla fermata di Termini della Metro B. Ricordare questa sfida è anche un monito, affinchè non si debba più assistere a determinate scene di guerriglia urbana nei pressi degli stadi. Lo sfottò e la rivalità tra le tifoserie è il sale del calcio, ma tutto deve rimanere nei ranghi della civiltà, senza recar danno alle persone, alle strutture ed ai lavoratori.

Vi proponiamo un video con gli highlights della gara

 

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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