Slovacchia e Danimarca si affrontano in amichevole, Marek Hamsik in campo dall’inizio. Al 3′ subito in vantaggio i danesi: cross basso di Jacobsen dalla destra e deviazione sfortunata del numero 16 slovacco Salàta, 0-1. I padroni di casa si fanno notare solo al 20′ con Hamsik che dalla distanza scarica un fendente di destro ed impegna l’estremo difensore danese, il quale blocca la sfera in due tempi. Il centrocampista azzurro varia spesso la posizione sul terreno di gioco, dapprima davanti alla difesa e poi a ridosso delle punte. Al 32‘ l’esterno Holosko sfrutta un retropassaggio errato della difesa danese, salta il portiere Christiansen e deposita in rete rimettendo così il risultato in parità: 1-1. Dopo un minuto di recupero il direttore di gare spedisce le squadre negli spogliatoi, all’intervallo è dunque parità. Da sottolineare in questa prima frazione di gara il diverso ruolo ricoperto dal gioiellino di Bratislava rispetto al match precedente in Andorra; il tecnico Weiss lo utilizza infatti al ridosso della linea offensiva limitandone i compiti in fase di copertura, finora buona la sua prova. Nella ripresa l’allenatore della Slovacchia inserisce le punte Sebo e Vittek, “Marekiaro” viene dunque riposizionato al centro del campo. Al 53’ Durica colpisce al volo, su spizzata di Hamsik, mandando il pallone poco alto sopra la traversa. Al 71′ la Danimarca si riporta avanti; il numero 9 Khron-Deli tocca sotto porta e fa 2-1 L’ultima emozione la regala ancora Durica , il quale colpisce di testa sfiornado la porta su calcio d’angolo del capitano Hamsik. Il match termina al 94′ senza ulteriori variazioni: Slovacchia-Danimarca 1-2. Nei secondi 45′ di gioco il talento azzurro ritorna ad occuparsi maggiormente della fase difensiva, non vengono valorizzate tuttavia le sue doti di inserimento e di assistenza in zona-gol; nel complesso la sua prestazione può definirsi senza infamia e senza lode.
Antonio Fusco
