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Aronica non vuole mancare contro la Juventus

Nonostante il forte dolore al bacino, il difensore azzurro farà di tutto per esserci

La partita dell’anno, la partita che nessun giocatore (del Napoli) vorrebbe perdersi, per nulla al mondo, è dietro l’angolo. E allora, sotto con lo scatto da centometrista e con l’impresa divenuta all’improvviso possibile: Totò Aronica può recuperare in tempo per domenica, bruciare i timori della notte di Monaco e scendere in campo con la Juve. La passerella attesa per un anno intero da tutta la città. 

LA RINASCITA – Dunque, bentornati a casa-Napoli. Bentornati con la testa alta e la voglia matta di cancellare subito la doppia delusione maturata tra Catania e la Champions. La Juve è il fulcro, il centro di gravità di ogni tipo di stimolo possibile. E i segnali, i primi segnali di rinascita immediata, hanno già preso le sembianze di un uomo, un uomo vero, che di mestiere fa il difensore: Totò Aronica, per l’appunto. Neanche il tempo di valutare l’eventualità di sostituirlo, neanche il tempo di toccarsi il bacino, neanche il tempo di sentirsi in dubbio: lui, con ogni probabilità e qualche scongiuro, scenderà in campo anche domenica. 

PIÙ FORTE, TOTÒ – Quando il gioco si fa duro, i duri continuano a giocare: il mancino di Palermo, terra d’onore e d’orgoglio, non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro nonostante il colpo, il brutto colpo di karate, di ginocchio, in elevazione, rimediato da Muller alla schiena: la corsa in ospedale e gli esami strumentali hanno subito tranquillizzato tutti ed escluso fratture o lesioni, ma l’idea che Aronica potesse addirittura giocare è storia di ieri. Della ripresa: terapie, piscina, massaggi e la solita, immarcescibile grinta. Più forte dei dubbi e più forte del dolore. Lui, quella notte, non vuole saltarla: e se le cose resteranno così anche oggi, in termini di progressi, la difesa davanti a De Sanctis sarà composta da Campagnaro, Cannavaro e Totò. 

IL DUBBIO – L’unico dubbio riguarda la fascia sinistra: Zuniga e Dossena, ballottaggio che ormai è fissa. Il colombiano sembra favorito, ma soltanto oggi sarà possibile avere le idee più chiare: la seduta d’allenamento andata in scena ieri pomeriggio, al centro sportivo di Castelvolturno, è stata più che altro defaticante per chi ha giocato a Monaco, e come consuetudine più intensa per gli altri (con partitina integrata da alcuni elementi della Primavera). Hanno lavorato in campo anche Gargano e Britos: il mediano, come ha anche scritto su Twitter, scalpita per tornare, “ma il medico non vuole rischiarmi”, si legge; il difensore, invece, prosegue serenamente la sua tabella riabilitativa e si rivedrà dopo la sosta.

L’EX PORTIERE – Una curiosità: ieri in sede s’aggirava Marco Roccati, ex portiere azzurro nel 2001-2002 (nessuna presenza) e allievo di Mazzarri a Bologna. Roccati ha chiacchierato molto con lo staff del settore giovanile.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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