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Bagni e Uva, parte la rivoluzione morbida nel Napoli

De Laurentiis intenderebbe affidare l’area tecnica al mediano del primo scudetto

Aurelio De Laurentiis inizia a meditare sul futuro. Domanda: come ripartire dopo questa stagione? In discussione non è Mazzarri né la recente evoluzione del gioco e dei risultati. Ma il presidente del Napoli pare che stia cominciando a discutere con i suoi più fidati collaboratori della Filmauro l’inizio di una nuova strategia societaria. Una sorta di rivoluzione morbida.
E c’è chi, si mormora in giro, sta premendo perché si vada verso questa direzione. Ci sarebbe un’idea sul nuovo ruolo di Marco Fassone, il dg arrivato nell’agosto del 2010 dopo una lunga esperienza al vertice del marketing della Juventus. De Laurentiis starebbe pensando di affiancargli una nuova figura, in un ruolo non ancora fissato: circola con insistenza il nome di Michele Uva, 48 anni, direttore generale del Parma negli anni ’90, poi vice presidente della Lazio, della Lottomatica Roma e recentemente project manager della Figc per la candidatura (poi sfumata) dell’Italia per Euro 2016.
De Laurentiis, sempre più intenzionato a occuparsi del suo core-business ovvero la produzione dei film (il settore è in crisi e il produttore medita iniziative per rilanciarlo in grande stile), vedrebbe di buon occhio un diverso coordinamento nel calcio. Uva potrebbe occuparsi, per prima cosa, del progetto per il nuovo stadio San Paolo: ne conosce già tutti i pregi (e soprattutto i difetti) avendo fatto più di un sopralluogo proprio in occasione della candidatura di Napoli per gli Europei. Michele Uva era già in corsa due anni fa per il posto di direttore generale che poi De Laurentiis ha affidato a Fassone.
Ma questo potrebbe non essere l’unico tassello nuovo nell’organigramma del club: il patron azzurro vuole anche un direttore tecnico. De Laurentiis non è intenzionato a mandar via né il ds Riccardo Bigon né il capo scouting Maurizio Micheli. Semmai il nodo sta in un possibile riordinamento societario, per la verità ancora tutto da definire. Il nome di Salvatore Bagni, in questo senso, è molto più che una possibilità. Ha lasciato il Bologna dopo poche settimane al culmine di un litigio con la proprietà, ma non prima di aver donato a costo zero al settore giovanile dei felsinei tre gioielli: Taider, Radakovic e Stojanovic. Un esperto di mercato estero che, alla competenza, affianca anche il fatto di essere un simbolo per la città e per i tifosi. A Bagni verrebbe affidato il ruolo di plenipotenziario dell’area tecnica. Anche il settore giovanile potrebbe avere un nuovo responsabile, anche se di questo si discuterà meglio ad aprile, al termine di tutti i campionati.
Nelle ultime settimane è venuta fuori anche l’idea di affiancare a Mazzarri un’altra figura che tenga un rapporto stretto tra spogliatoio, dirigenti e proprietà. Un uomo di esperienza adatto a rappresentare la società anche davanti alle telecamere. Ma per ora si tratta solo di idee. E ogni sorpresa è sempre possibile.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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