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Benitez: “Puntiamo sempre a vincere, Hamsik è importantissimo per noi. Girone duro”

Un indizio resta semplicemente un indizio: e in quel viaggio verso Verona, «fatale» per un bel po’, s’avverte il desiderio di ritagliarsi la prova provata d’una bellezza insospettabile. L’eco d’una domenica «bestiale» galleggia nell’aria, ma il passato che ritorna è in quei precedenti che fanno venire l’orticaria ma pure nell’effetto-Chievo sistematicamente ipnotico: rivedi il Napoli e poi? Aaa: cercasi risposte, rapidamente.

La prima trasferta come se l’aspetta Benitez?
«Affrontiamo un avversario solido, difficile da battere, molto forte su palle inattiva e che renderà la vita complicata. Sarà difficile ma giocheremo con la consapevolezza di chi vuol fare bene e dimostrerà in campo, con il proprio atteggiamento, di voler vincere».

L’avverte come un esame?
«Sarà soltanto diverso come ambiente: noi vogliamo trovare fiducia nelle nostre qualità e portare avanti le nostre idee, avendo rispetto del Chievo. Andiamo a Verona per vincere e per mostrare di avere personalità».

Avverte i desideri dell’ambiente?
«Ma anche i tifosi sanno che il campionato è complesso: noi dobbiamo preoccuparci solo di giocare un buon calcio e non tralasciare alcun particolare. Persino i dettagli sono fondamentali per riuscire a ottenere un successo».

Il suo Napoli a che punto è?
«Non è mai semplice sbilanciarci su richieste del genere: però stiamo migliorando e possiamo di essere al 70% della nostra condizione».

Ha bisogno di qualche alternativa in più?
«Ho parlato con Bigon e gli ho chiesto di non soffermarci sul mercato, almeno oggi: devo pensare al Chievo, mentre lui è impegnato in alcune cessioni. Poi se potremmo prendere qualcuno si vedrà».

Ha bisogno del vero Higuain…
«Ma sta bene: l’unica difficoltà è nel farsi la barba, perché porta il cerotto».

Rispetto alla prima, avrà Dzemaili e Armero…
«L’organico è importante: se potrò usare la stessa formazione, va bene; altrimenti, si cambierà. Va tenuta viva la competizione».

Par di capire: squadra che vince non si tocca…
«Adagio che va d’uso anche in Inghilterra. Ma per vincere o provare a farlo in tre competizioni sarà importante il turn-over: lo fanno Guardiola, Mourinho. A certi livelli è normali».

Correggiamo, allora: che squadra si vedrà?
«Ho tutti disponibili, sono contento per l’atteggiamento mostrato contro il Bologna e chiunque deve poter pensare che contro il Chievo giocherà titolare. Quando ero al Liverpool, Smicer non ebbe tante possibilità: ma nella finale di Champions ha fatto la differenza, perché si allenava bene. E’ un messaggio significativo, questo».

Hamsik ha cominciato a modo suo…
«Marek è importantissimo per noi, che abbiamo anche altri calciatori di assoluto livello. Ma la squadra sarà sempre più importante dei singoli. Questo è certo».

Una ripassata al girone di Champions…
«Possiamo farlo bene, ma Borussia Dortmund, Arsenal e Marsiglia sono fortissime. Però abbiamo fiducia in noi e adesso ci mettiamo a pensare al Chievo»

Fonte: Corriere dello Sport.

La Redazione.

D.G.

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