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C. Alvino: “Vice Cavani? A Mazzarri consiglierei Rocchi”

Il terzultimo giorno di calciomercato ha riservato ai tifosi del Napoli l’accelerata decisiva per Bruno Uvini, difensore centrale di nazionalità brasiliana in forza al San Paolo. Una volta ufficializzato, Uvini dovrebbe essere girato in prestito, probabilmente ad una società italiana che lo possa impiegare con continuità. Dal Sudamerica è in arrivo un’altra novità: il Napoli infatti è molto vicino all’acquisto di Adrian Centurion, esterno offensivo argentino del Racing Club de Avallaneda. Si tratta di un ragazzo molto giovane (classe 1993) che tuttavia in patria ha già suscitato paragoni illustri, tipo quello con Mauro Camoranesi. Completata questa doppia operazione di calciomercato il Napoli tornerà al lavoro sul fronte interno per gli ultimi ritocchi. Si parla di un terzino destro (Mesto del Genoa e Jonathan dell’Inter le principali alternative) e di un attaccante centrale. Per analizzare le ultime mosse di calciomercato del Napoli e commentare gli ultimi, possibili sviluppi ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Carlo Alvino, giornalista appassionato e vicino alle vicende partenopee nonché voce tifosa delle partite degli azzurri per SkySport. Ecco le sue impressioni:

Uvini sta per arrivare: meglio parcheggiarlo in prestito o tenerlo in rosa?
Il progetto del Napoli è quello di girarlo in prestito per farlo maturare. In questo caso però bisogna rispettare una condizione.

Quale?
Che Uvini sia prestato ad una società italiana. Sento dire che lo vorrebbe anche qualche squadra spagnola: non avrebbe senso, deve cominciare a fare esperienza nel nostro campionato.
Se non ci fossero le condizioni per prestarlo in Italia?
Lo terrei in rosa, facendogli respirare l’aria della prima squadra e capire come funziona. Dopo qualche mese di apprendistato potrebbe anche essere inserito stabilmente in organico. Però la soluzione migliore è il prestito in serie A.
E’ vicino anche il giovane Centurion: il suo arrivo può modificare lo status del pariruolo Edu Vargas?
No, credo che siano due operazioni distinte e separate. L’interesse per Centurion è dovuto alla nuova mentalità della campagna acquisti, volta sempre di più ai giovani di prospettiva, nella speranza di trovare un campioncino.
Pensa sia una strategia redditizia?
E’ una situazione che accomuna un pò tutti i nostri grandi club. Il campione già fatto è difficile da acquistare, bisogna trovarselo in casa. Tra Uvini, Centurion, El Kaddouri e Vargas il Napoli sta cercando di muoversi in questa direzione prima degli altri.
Proprio in questo senso, El Kaddouri potrebbe essere il sostituto fatto in casa di Hamsik?
Non credo perchè il marocchino ha caratteristiche diverse. Parlando con chi lo ha allenato e conosciuto a Brescia, nessuno ha mai fatto il paragone con Hamsik. El Kaddouri è più un trequartista puro, mentre Hamsik in questo momento è il perno su cui si fonda il futuro del Napoli.
Che stagione si aspetta da Marekiaro?
Quest’anno sarà il suo anno, della consacrazione non solo calcistica ma come giocatore simbolo di questa società. Il Napoli del presente e del futuro passa attraverso Hamsik: non c’è alcuna volontà di darlo via, nè tantomeno El Kaddouri può essere considerato il suo sostituto.
Questione esterno destro: meglio Mesto o Jonathan?
Il Napoli è vicino a Mesto, è la pista più battuta. Non sono due nomi che stuzzicano la mia fantasia, anche perchè il Napoli aveva deciso di prendere Balzaretti. Sono due ripieghi.
Detto ciò?
Prenderei un giocatore che Mazzarri conosce già, cioè Mesto, anche perchè Jonathan arriverebbe in prestito secco e non sarebbe un acquisto di prospettiva. Mesto ha più di trent’anni, ma arriverebbe a Napoli già pronto e soprattutto conosce i metodi del mister, che lo ha allenato alla Reggina.
Capitolo vice-Cavani: ritiene davvero sia indispensabile per l’attacco del Napoli?
Il Napoli ha un attacco formato da Cavani, Pandev, Insigne e Vargas, rispettivamente un fenomeno, un giocatore recuperato ai suoi massimi livelli, il miglior giovane della scorsa serie B e il vice pallone d’oro sudamericano. Sulla carta il parco attaccanti del Napoli fa invidia a tanti club, italiani ed europei. Però…
Però?
Forse ci vuole un alternativa in più, un ariete che possa aprire le difese più chiuse, che spesso hanno dato fastidio al Napoli. L’anno scorso fu trattenuto Lucarelli: un’operazione last minute di questo tipo sarebbe utile per Mazzarri, e mi sembra fattibile.
Ha un identikit ideale?
Per quello che è il gioco di Mazzarri, andrebbe bene Rocchi della Lazio, se sta bene fisicamente.

Fonte: Il Sussidiario.net

La Redazione

M.V.

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