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Campagnaro, un jolly per Prandelli

L'italo-argentino potrebbe essere importante anche alla nazionale azzurra

Hugo Campagnaro in Nazionale. Non un auspicio ma una concreta possibilità, che potrebbe concretizzarsi subito. Resta forte l’alternativa Ogbonna, un predestinato nella mente dell’attuale commissario tecnico. Quello che è certo è l’interesse di Cesare Prandelli per l’italo-argentino di Mazzarri, giocatore maturato in modo impetuoso nelle ultime stagioni, certo non giovanissimo (ha 31 anni) ma capace di offrire al gruppo azzurro destinato a Euro 2012, la propria duttilità tattica. 

PROBLEMI – Sono stati giorni, anche in chiave Nazionale, monopolizzati dal caso Cassano. Lo stop del barese dovuto a un problema cardiaco, fortunatamente risoltosi ieri positivamente, aggiunto al fresco infortunio al ginocchio di Beppe Rossi, ha tolto a Cesare Prandelli la coppia d’attacco titolare, per quanto visto in questo 2011.
Ma non di solo attacco vive l’Italia prandelliana, così come ogni squadra, Napoli compreso. Oltretutto il ct ha un problema anche per quanto riguarda il reparto arretrato, che ha perso Astori, ko. Domani, per le convocazioni in vista delle due amichevoli novembrine che chiuderanno il 2011 azzurro (l’11 a Wroclaw con la Polonia, il 15 a Roma contro l’Uruguay di Cavani e Gargano!) nella lista italiana potrebbe esserci anche il nome di Campagnaro. Si tratterebbe del quinto “nuovo italiano” della gestione Prandelli, dopo Amauri e altri tre italo-argentini Ledesma, Thiago Motta, Osvaldo (il totale degli oriundi azzurri arriverebbe così a quota 40, la metà dei quali appunto nati in Argentina). Come detto Prandelli potrebbe anche optare in modo diverso (Ogbonna). Sia come sia Campagnaro resterebbe un azzurrabile seguito dal ct. Vediamo meglio perché. 

DUTTILITA’ – Da commissario tecnico della Nazionale italiana Prandelli non può essere stato contento della sconfitta del Napoli a Monaco. Ma proprio quella partita ha dato vigore a un’idea che il ct ha in mente da qualche tempo: portare Campagnaro all’Europeo per le sue qualità tattiche, soprattutto per la sua capacità di piegarsi a più esigenze e di adattarsi a più ruoli. Insomma, un jolly argentino per la Nazionale.
All’Allianz Arena la squadra di Mazzarri allargava la linea difensiva da 3 a 4 quando il Bayern attaccava con tre uomini, con Mueller a destra, Gomez al centro e Ribery a sinistra. Aumentava il numero dei difensori (con Zuniga che si abbassava a sinistra) per difendersi sempre in superiorità numerica. Tornava alla difesa a 3 quando entrava in possesso di palla e faceva ripartire l’azione. E’ un sistema cui Mazzarri ricorre in più di un caso e a Monaco era questa l’idea-base. Così Hugo Campagnaro, argentino con origini italiane, ha fatto l’esterno destro basso (terzino destro, nel linguaggio meno moderno ma più concreto) per marcare Ribery. Quando poi è uscito Aronica, Mazzarri lo ha spostato al centro, dove mancava pure Paolo Cannavaro. 

LA DIFFERENZA… – E’ per queste sue capacità di adattamento che Prandelli sta pensando di portarlo nel giro della Nazionale e valutarne l’inserimento. Al ct può far comodo un giocatore in grado di occupare più posizioni della difesa, ma, nell’emergenza, anche a centrocampo. Quando il Napoli prende palla, è lui il primo difensore incaricato a impostare l’azione, ad attaccare, a inserirsi, come dimostrano i due gol in questo avvìo di campionato.
Nell’ultimo raduno, il ct si era soffermato sulla questione dei napoletani e della difesa a 3. Aveva spiegato che la mancata convocazione di Campagnaro e Cannavaro era dovuta esclusivamente al diverso sistema di gioco adottato dalla Nazionale (difesa a 4 su cui Prandelli non transige) rispetto a quello del Napoli. Da almeno un anno e mezzo, i due centrali napoletani hanno un rendimento elevato, ma solo di recente il commissario tecnico ha iniziato a prendere in considerazione l’ipotesi di Campagnaro.
  …CON CANNAVARO – E allora perché non provare anche con il capitano del Napoli? La risposta sta proprio nella posizione di Cannavaro, 30 anni, all’interno della difesa. Non è mai lui a uscire in prima battuta, è lui invece a guidare i due marcatori che sono al suo fianco. In pratica, è una specie di vecchio libero e i movimenti, sotto questo profilo, sono molto diversi rispetto a come Prandelli utilizza i due centrali della Nazionale. Ecco spiegato il motivo dell’opzione Campagnaro.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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