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Catania-Napoli, in casa dell’avversario. I siciliani hanno bisogno di punti salvezza, ma non c’è Bergessio

Il Catania non vince da più di un mese, l'ultimo successo il 16 Febbraio contro la Lazio

Al “Massimino” di Catania domani sera si sfidano il Catania di Maran ed il Napoli di Benitez nel derby dell’amicizia, del sole e del Sud, tra due tifoserie amiche che ricordano sempre la fratellanza che le unisce. I siciliani sperano di ottenere punti salvezza che sarebbero vitali, il Napoli vuole riprendere la marcia in campionato fermatasi con la sconfitta di domenica inflitta dalla “Viola” di Montella. Il secondo posto è distante, forse compromesso, così come la salvezza del Catania, che però spera ancora in un miracolo: la quota salvezza si è abbassata notevolmente, Chievo, Livorno e Sassuolo non sono così lontane.

CATANIA, COS’ E’ SUCCESSO? – Il Catania non vince da più di un mese: gli ultimi tre punti li ha ottenuti in casa contro la Lazio il 16 febbraio; da quel momento sono arrivate quattro sconfitte e un solo pareggio, contro il Cagliari. I rossoblu sono ultimi in classifica, con 20 punti, a quattro lunghezze dal Chievo, quartultimo con 24 punti. Eppure ad inizio anno nessuno si sarebbe aspettato un Catania in lotta per non retrocedere: i risultati degli ultimi anni e i molti acquisti azzeccati (soprattutto argentini) avevano portato il Catania ad alti livelli: la squadra siciliana era un modello per molte altre. Il presidente Nino Pulvirenti ha svolto un gran lavoro negli anni, costruendo uno splendido centro sportivo, quello di Torre del Grifo, comprando il terreno per il nuovo stadio e lavorando sempre al meglio. Dopo le frizioni con Lo Monaco e il suo abbandono, il presidente ha però palesato limiti nella gestione della società: la squadra, i risultati e tutto l’ambiente ne hanno risentito. Il calciomercato sbagliato, gli infortuni e i cambi di allenatore hanno poi fatto il resto. Il risultato è che i siciliani ora lottano per non retrocedere e hanno poche speranze di salvezza. Lo dimostrano le parole del doppio ex Beppe Mascara a Radio Kiss Kiss Napoli: “Il Catania non può permettersi di sbagliare perché contro il Napoli si gioca una bella fetta di Serie A, ma dall’altra parte c’è un leone ferito che ha ben figurato contro Porto e Fiorentina e che ha tanta rabbia in corpo. Il Napoli è questo? Secondo me ora è più attrezzato di quando c’ero io, ci sono più uomini di qualità in ogni reparto. Catania ultimo? Era impossibile immaginare ad inizio stagione questo campionato, anche perché erano stati cambiati solo un paio di elementi con Lodi che poi è ritornato, sono stati anche molto sfortunati con i tantissimi infortuni”.

IL 4-3-3 DI MARAN – Il modulo di Maran dovrebbe essere garanzia di gol, ma così non è: sono solo 21 i gol segnati in 29 giornate a fronte dei 50 subiti. L’attacco è il peggiore del torneo, mentre la difesa è terza, avanti solo a Sassuolo e Livorno. Lodi è il faro del gioco, ma il suo ritorno da Genova nel mercato di gennaio è servito a poco, ad inizio anno ci si aspettava di più da Barrientos e Leto. Il capocannoniere della squadra è Bergessio con 5 gol, ma l’argentino non ci sarà contro il Napoli per la squalifica dovuta all’espulsione di domenica sera contro la Juventus. Indisponibili Castro, Almiron, Spolli e Frison, sono cinque i diffidati: Castro, Legrottaglie, Rinaudo, Biraghi e Peruzzi.

PROBABILI FORMAZIONI – Anche il Napoli deve far fronte a qualche assenza di troppo: non ci saranno Mertens, che contro la Fiorentina ha rimediato una distorsione e dovrebbe recuperare per la Juventus, Rafael, Maggio, Zuniga e lo squalificato Ghoulam. I diffidati sono Pandev, Dzemaili e Maggio. Benitez, che domani non terrà la consueta conferenza stampa, sta pensando alla formazione, ma scioglierà i dubbi solo all’ultimo momento. Il Napoli dovrebbe giocare così: Reina: Henrique, Fernandez, Albiol, Reveillere; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain. Da non escludere sorprese: Britos potrebbe rilevare uno stanco Albiol, Dzemaili potrebbe far rifiatare Inler, Pandev potrebbe sostituire Higuain, senza dimenticarci di Mesto e Behrami.

Per il Catania ci sono meno dubbi: in porta ci sarà Andujar, il centrocampo sarà formato da Izco, Lodi e Rinaudo, mentre l’attacco da Keko, Leto e Barrientos, con l’ex Liverpool e Panathinaikos che agirà da prima punta. I ballottaggi principali giungono dalla difesa, che dovrebbe essere schierata così: Bellusci, Gyomber, Rolin, Peruzzi, con Legrottaglie, Biraghi e Monzon possibili sorprese.

A cura di Dario Gambardella.

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