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Cavani: “I segreti del Napoli, umili e vincenti”

Super Cavani non si ferma mai. Ha saltato la partita contro l’Inter perché avvertiva ancora dolore alla caviglia destra, però dopo le opportune cure è sceso in campo a Montevideo, prima sfida del girone di qualificazione ai Mondiali 2014, vinta dall’Uruguay contro la Bolivia. Quattro reti, una anche del Matador, che ha colpito di testa nel primo tempo. Implacabile, come sempre. E poi tanti sorrisi, in attesa di scendere nuovamente in campo tra 48 ore contro il Paraguay, per poi salire sull’aereo in compagnia di Gargano e prepararsi per le due sfide che attendono il Napoli al San Paolo: sabato il Parma e martedì il Bayern Monaco.
Cavani non ha dubbi: giocherà anche il secondo match in calendario per la Celeste ad Asuncion. «Sto bene, non avverto più dolore. Sono stato curato dai medici della federazione, c’è ottima sintonia tra loro e il Napoli». Una puntualizzazione non casuale, perché Edinson sa che c’erano timori da parte di De Laurentiis sul suo impiego nell’Uruguay. La società si è tenuta in contatto con Montevideo; frequenti i colloqui tra il medico sociale De Nicola e il responsabile dello staff sanitario della federazione uruguaiana, Pan. «Grazie a Dio è stato fatto un ottimo lavoro. Sono sceso in campo e abbiamo vinto la prima partita del girone: questa è stata una bellissima notizia anche perché abbiamo offerto una prestazione di altissimo livello. Non ho avvertito dolore alla caviglia, altrimenti non avrei rischiato. Ho lavorato sempre con la massima cautela nei giorni scorsi. La risposta è stata positiva», ha spiegato il Matador, tenuto in campo da Tabarez per settanta minuti. Il Maestro, ex allenatore di Milan e Cagliari, conosce bene Edinson e non gli avrebbe fatto correre rischi: lo utilizzerà part-time martedì. «Sono felice che il Napoli sia molto interessato a me, alle mie condizioni fisiche. Essere seguito con questa attenzione vuol dire essere importante per il club, per i compagni, per il tecnico, per i tifosi. Una grande manifestazione d’affetto».
L’infortunio accusato nel secondo tempo della partita contro il Villarreal, quando il giocatore fece un falso movimento con il piede destro nell’area spagnola, è alle spalle. Dopo il match con il Paraguay non ci sarà l’occasione per tirare il fiato tra campionato e Champions, d’altra parte era quello che il Matador sognava nell’estate 2010. Era in Sudafrica per i Mondiali quando arrivò la telefonata da Napoli, quella del direttore sportivo Bigon e del tecnico Mazzarri. Si diceva che club spagnoli e tedeschi fossero interessati a Cavani, gioiello del Palermo. Si parlava anche dell’Inter. Ma l’unica società che decisamente si mosse fu quella di De Laurentiis. Uno straordinario colpo di mercato. E adesso Edinson è protagonista. «Stiamo vivendo una bellissima esperienza in campionato e Champions. Sono due obiettivi vicini, possiamo sognare, noi e i tifosi».
Il super attacco e la super difesa sono i punti di forza del Napoli, oltre al rafforzamento del centrocampo attraverso l’acquisto di Inler e il rilancio di Gargano, che nel girone di ritorno dello scorso campionato aveva accusato battute a vuote, spingendo Mazzarri ad escluderlo in favore dell’algerino Yebda. Ma Cavani ha rivelato un altro segreto della squadra che è riuscita a volare ai serie A e in Champions (è secondo nelle due classifiche). «Non fissiamo obiettivi a lungo termine, viviamo partita dopo partita. Il nostro spirito è non mollare mai e soprattutto abbiamo una grande umiltà. Ecco cosa conta per vincere: l’umiltà. E c’è da parte di tutta la squadra, che vuole lavorare con grande concentrazione». L’umiltà, quella che contraddistingue anche big come Cavani, pronto a colpire ancora. Martedì il Paraguay, sconfitto nella finale di Coppa America nello scorso luglio, e poi le due grandi notti al San Paolo per far volare il Napoli ancora più su.

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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