Non ce l’ha fatta Cavani. Ha preferito non rischiare il Matador, d’intesa con Mazzarri. Il problemino muscolare alla coscia sinistra ancora gli creava fastidi dopo il test di ieri all’ora di pranzo a Castelvolturno. Scuote la testa Edi e comunica la notizia al tecnico e allo staff medico: niente Atalanta, resta a casa.
Una brutta notizia, la seconda assenza consecutiva per Cavani che salterà la trasferta di Bergamo dopo essere rimasto a riposo anche contro il Chievo Verona. Confidava molto nel recupero Edinson, lo sperava anche Mazzarri, i segnali del lunedì spingevano verso un sostanziale ottimismo, l’ecografia al muscolo è stata negativa cioè non ha evidenziato lesioni, buona era stata la risposta alla corsa lunga e ad altri esercizi. Ma in questi casi l’ultima parola spetta solo al calciatore dopo il test completo sul campo, la partitina simulata: solo il diretto interessato può comunicare le sensazioni del suo fisico, la risposta alle sollecitazioni quando si va a forzare al massimo. Da un punto di vista medico non c’erano controindicazioni particolari e lo stesso dottore Alfonso De Nicola si era detto fiducioso fino all’immediata vigilia. Cavani ha fatto tutto nel provino, gli uno contro gli uno, gli scatti, i cambi di direzione ma non si sentiva bene al cento per cento, non si sentiva tranquillo. E per uno come lui che vuole giocare sempre non è stato facile dire di no, saltare una gara. Una scelta dolorosa ma necessaria: Cavani ha preferito non rischiare e la decisione è stata condivisa con lo staff tecnico e medico. E così Edi ha proseguito il lavoro a Castelvolturno in modo differenziato svolgendo corsa lunga. Il Matador convocato dall’Uruguay per l’amichevole con la Polonia del 14 novembre a Danzica. Niente Bergamo, dove l’anno scorso era stato decisivo realizzando il gol dell’l-1 all’ultimo secondo dei cinque minuti di recupero. Resterà a Napoli e guarderà la partita in tv, se ne riparlerà contro il Torino. Altri tre giorni dovrebbero fugare gli ultimi dubbi anche se per l’ok definitivo sarà preferibile ancora attendere. Cavani salta due partite consecutive, dopo essere partito in panchina negli ultimi due match di Europa League e aver giocato solo nella ripresa. Tra il riposo forzato per infortunio e le scelte di Mazzarri (che ieri non ha parlato in conferenza stampa) per non affaticarlo in maniera eccessiva, quest’anno sta tirando di più il fiato rispetto alle stagioni precedenti. Quindi, se dovesse essere disponibile e in campo contro il Torino domenica al San Paolo potrebbe eventualmente poi essere nuovamente schierato anche il giovedì successivo in Europa League con il Dnipro.
Contro l’Atalanta la nona partita del Napoli senza Edinson Cavani tra i convocati (squalifiche e infortuni). Nelle otto precedenti, sette in serie A ed una in Europa League, il Napoli è imbattuto con cinque vittorie e tre pareggi. Al suo posto giocherà Insigne, il talento di Frattamaggiore in coppia con Goran Pandev: si ripropone il tandem dello scorso turno di campionato contro il Chievo Verona. Un tandem d’attacco diverso, altre caratteristiche, stessa finalità: la ricerca del gol. Pandev non segna dal 7 ottobre contro l’Udinese, mentre Insigne non va in gol dal 16 settembre contro il Parma. Partita molto attesa per entrambi, toccherà a loro non far rimpiangere il Matador. Due gol Pandev, uno solo Insigne. Tutti e due alla ricerca della prima rete stagionale in trasferta. Bergamo può essere l’occasione giusta, una partita molto sentita, una di quelle sfide che ti può dare lo slancio definitivo.
Non c’è Cavani, ci sono Pandev e Insigne, tocca a loro spingere il Napoli verso il successo in trasferta, sarebbe il terzo dopo quelli con Palermo e Sampdoria. Caratteristiche diverse, stessa finalità, la ricerca del gol. Compito che toccherà anche ad Hamsik, lo slovacco che galleggia tra le linee e in questo campionato sta diventando sempre più decisivo per il nuovo Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
