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Conte: “Il Napoli di Benitez o vince lo scudetto o non ha fatto niente”

Antonio Conte parla da Vinovo alla vigilia di Juventus-Napoli, posticipo della domenica sera della 12a giornata di serie A.

Buongiorno. Volevamo chiederti subito di Chiellini, come sta e se c’è qualche possibilità di recuperarlo. Come hai preso la vicenda Caceres. E poi, non so se hai sentito la conferenza di Benitez, ma ha detto: “La Juventus è ancora la squadra con la rosa più forte, loro dicono di no perchè  ogni tanto manca qualcuno, ma Conte che è intelligente sa che sono favoriti”. Un commento…
“Per Chiellini vediamo un attimo oggi, però sicuramente non è una delle situazioni in cui c’è grande ottimismo. Faremo le opportune valutazioni e poi decideremo anche col ragazzo, però non c’è grande ottimismo. Caceres… ci è giunta questa buona notizia, quindi se qualcuno magari poteva pensare che ci potessimo schierare col 4-3-3, mi hanno tolto il terzino che c’era, era l’unico, quindi siamo obbligati a tornare al modulo di campionato. Oltre ad essere una scelta, è diventata anche una necessità. Per quello che ha detto Benitez, diciamo che ascoltando un po’ le sue parole, ascoltando che dice che il Napoli è ancora al 75%, io dico, cavolo, 75% sta a pari punti con noi, a tre punti dalla Roma, quindi mi chiedo… non ci sarà campionato quando il Napoli sarà al 100%. Così come penso anche che il Napoli l’anno scorso è arrivato secondo in campionato, ha venduto Cavani per 60, hanno fatto una campagna per 90 milioni… quest’anno io penso che Benitez sia talmente intelligente da capire che se il Napoli non vince lo Scudetto non ha fatto niente”.

Volevo un tuo giudizio su Higuain. Ti aspettavi che si adattasse così bene al calcio italiano?
“E’ un giocatore forte, è un giocatore sicuramente di livello superiore, di spessore, un giocatore che anche a noi piaceva, un giocatore che è costato 40 milioni. Quindi penso che basta questo per descrivere Higuain, i gol che fatto col Madrid. Abbiamo avuto il piacere di vedere il Real Madrid mercoledì e di vedere il livello e lo spessore dei calciatori. Il Napoli ha preso tre giocatori dal Real Madrid: Higuain, Callejon e Albiol”.

Il Napoli è al 75%, e la Juventus?
“Noi stiamo viaggiando già al 100%. Queste sono parole di Benitez, che ha detto che il Napoli è al 75%. Io non mi sono mai permesso di dire la squadra sta… o dare percentuali. Noi stiamo viaggiando belli spediti, perciò mi preoccupo. Se Benitez dice che il Napoli è al 75%, un po’ di preoccupazione mi viene perchè dico: cavolo, questi quando saranno al 100% che campionato faranno?”.

Visto il Tevez di questo inizio di stagione, che è trasformato rispetto al City, tu ti sai dare una spiegazione del perchè questo ragazzo non venga convocato in Nazionale? Può essere davvero una questione politica?
“Partiamo dal fatto che a me sinceramente non dispiace il fatto che Carlos non venga convocato in Nazionale, perchè così può riposare  e poi può riallenarsi (ride, ndr). In questo mini-ciclo di sette partite Carlos ha dovuto giocare sempre, praticamente non si è allenato. Se lui fosse andato in Nazionale, sarebbe stato veramente tragico, perchè come dico sempre il calciatore ha bisogno di giocatore, così come ha bisogno di allenarsi. Io penso che Carlos sia – come ho detto sempre – un giocatore molto forte, che oltre ad essere un giocatore con grandi qualità, ha anche il temperamento e il carisma da trascinatore, con l’esempio in campo. Quindi noi siamo molto contenti di Carlos, ce lo teniamo ben stretto”.

Possiamo dire che domani vincerà chi ha smaltito meglio lo stress psico-fisico della Champions?
“Io parto dal presupposto e dico sempre che mi auguro che a vincere sia la squadra che ha espresso il miglior calcio in campo, questo mi auguro, anche perchè sia noi che il Napoli vogliamo giocare a calcio, vogliamo fare la partita e quindi dovremmo essere bravi a superarci, sapendo che nè noi, nè il Napoli partiamo con il proposito del pareggio, questo è fuori dubbio”.

Col ritorno al 3-5-2, probabilmente sarà sacrificato uno dei quattro centrocampisti che stai ruotando ultimamente. Volevo sapere se hai già un’idea su chi può stare fuori. E poi se ci fai un punto sugli infortunati compreso Pepe.
“Sì, tornando al modulo di base, un centrocampista sicuramente non partirà dall’inizio, ma per me rappresenta un’arma importante. Col Real Madrid hanno giocato tutti e quattro, quindi per dare un cambio di ritmo non poteva esserci mercoledì. Questo è l’aspetto del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, perchè devo comunque sacrificarne uno. Per quanto riguarda gli infortunati, dopo la sosta dovremo avere tutti a disposizione, tranne Simone”.

Pepe ha qualcosa in più?
“Su Pepe, penso siano domande che dovete fare più allo staff medico, a chi comunque conosce. Io la conosco la situazione, ma non sarò mai un dottore per spiegarvi bene l’entità dell’infortunio o lo stato delle cose”.

Da quando Diego Costa è diventato spagnolo, gli attaccanti spagnoli hanno iniziato a segnare tutti: Negredo, Villa, lo stesso Llorente. Questa situazione di concorrenza nella Spagna serve da stimolo per Fernando? Poi lui ha detto che è al 60%: è d’accordo? Ha margini di miglioramento così ampi?
“Fernando, al di là dello stimolo che deve avere, o che gli possono dare gli altri giocatori della Nazionale spagnola, ha anche un grande stimolo per gli attaccanti che comunque ci sono qui, perchè non dimentichiamo che Quagliarella, Giovinco, Vucinic sono dei bravissimi attaccanti, quindi c’è una competizione interna che non permette a nessuno un certo rilassamento, nè tantomeno a Fernando che ha iniziato a correre. Quindi io penso che lui possa e debba migliorare ancora. Sta molto a lui continuare con la serietà con cui ha affrontato soprattutto questa prima parte di stagione in cui non ha giocato – soprattutto all’inizio – tanto, per ovvi motivi. Adesso ha iniziato a giocare ed è giusto che lui continui a migliorare per meritarsi il posto da titolare, per meritarsi la conferma in campionato, in Champions e in Coppa Italia”.

Fonte: tuttojuve.com

 

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