Porte chiuse e cielo grigio. Pioggia, fitta e fastidiosa, e un clima rigido sebbene ancora sopportabile: 3 grandi, nulla a che vedere con il gelo del centro-nord, che hanno comunque consigliato di non forzare eccessivamente il lavoro per non mettere i muscoli a rischio. Il Napoli ha provato a riscaldarsi e poi a studiare di tecnica e tattica. Hanno trottato e assimilato, ieri, gli azzurri. E poi hanno cercato carica e concentrazione: perché domani c’è il Milan, mica un avversario qualsiasi, e la voglia di tornare a recitare a soggetto, da vero Napoli, è infinita.
IL COLLOQUIO – E allora, spazio alle idee. Ai teoremi e alle teorie di formazione che Mazzarri accarezza e valuta con attenzione in vista della trasferta milanese: rientrano dal primo minuto Cannavaro e Zuniga, questa volta nettamente favorito su Dossena nell’eterno ballottaggio; e poi Lavezzi, dopo la squalifica, al posto di Pandev insieme con Hamsik e Cavani. E a centrocampo, per concludere, è nel pieno la staffetta Dzemaili-Inler. Con il primo che sembra in vantaggio e che dunque dopo le partite con il Genoa e Cesena dovrebbe proseguire la striscia titolare (arretrando però a centrocampo): il tecnico toscano, secondo il suo costume di allenatore e psicologo, ieri ha parlato a lungo anche con lui. Faccia a faccia. Conferma in vista.
LA DIFESA – In attesa di tramutare in definitiva scelta quello che può essere considerato l’unico vero dubbio in mediana, la certezza: Cannavaro ci sarà. Smaltito il problema rimediato a Marassi, dopo lo scontro con Mesto, e via a comandare la linea a tre con Campagnaro a destra e Aronica a sinistra. Un ritorno fondamentale. Un rientro stimolante: sarà sfida vera con Ibra.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
