Il Napoli di Aurelio De Laurentiis da ieri ha un tifoso in più. È Richard Worth, responsabile dell’organizzazione dell’America’s Cup World Series, che al Castel dell’Ovo ha chiuso la conferenza stampa di presentazione delle regate che si terranno nella prossima primavera a Bagnoli dichiarando.
«So che l’Europa guarderà il Napoli contro il Bayern. E allora forza Napoli».
L’applauso è scrosciante. De Laurentiis, in prima fila, sorride e pensa in grande. Come di consueto.
«La Coppa America è uno start up un modo per far capire che a Napoli si può lavorare e si può farlo bene. Del resto ho preso la squadra al trecentesimo posto della classifica internazionale e oggi siamo nei primi venti. Ma l’importante non è vincere le graduatorie ma giocare sempre con impegno, non dare mai nulla di scontato. Ogni volta deve essere la partita della vita come fanno le provinciali quando vengono al San Paolo».
La vela come la Formula 1, due idee sponsorizzate dal patron azzurro, ma adesso ce n’è una fissa: il Bayern.
«Giochiamo contro i signori del calcio, una squadra che fino ad oggi non ha preso un gol in Champions e che nel campionato tedesco sta dominando. L’anno scorso non erano così forti, ma quest’anno sembrano davvero imbattibili. Sapevamo di essere nel girone più difficile ma che è anche il più intrigante. Un pronostico? Vinca il migliore, spero il Napoli».
Lo scivolone del Parma è alle spalle:
«Dimostra quanto sia complesso e difficile il campionato dove ci sono realtà che emergono in continuazione. Del resto è bello anche per questo, perché potremo mettere in vetrina nuovi eroi della cantera italiana per le vetrine internazionali».
Poi una mezza ammissione sul ruolo che ha giocato Napoli-Bayern rispetto alle motivazioni del campionato.
«Con Mazzarri ne parliamo sempre. Si focalizza partita dopo partita, ma come fai a impedire di pensare a quello che sarà l’incontro dell’anno?».
Napoli-Bayern non è soltanto una sfida di calcio. Oggi i dirigenti si vedranno a pranzo e, se Rumenigge elogia il gioco degli azzurri, De Laurentiis replica:
«Amo molto Rummenigge. Spero che assieme a lui, al presidente del Real Madrid e a molti altri, riusciremo a portare a casa 10 miliardi di euro per un campionato veramente europeo al di fuori di scolastiche impostazioni che ci vengono dall’alto dove si fattura soltanto un miliardo e tre e dove ai club rimangono le briciole. Lui ha tutto il mio sostegno: credo sia persona capace e mi fa piacere incontrarlo e condividere la logica che viene dal ragionamento e non dal potere istituzionale perché purtroppo nel mondo occidentale c’è questo cancro che è il potere istituzionale».
Della partita il presidente azzurro ha parlato anche a “Quelli del Lunedì”, la trasmissione andata in onda ieri su Class Tv Msnbc:
«Se fosse un film il titolo sarebbe la grande partita, non la grande fuga».
Infine stoccata a Mino Raiola:
«Al Napoli è meglio Hamsik di Balotelli, che deve ancora imparare a curare il proprio temperamento. Quando Raiola comprerà il Napoli farà quello che vuole e deciderà chi comprare e chi vendere. Giuseppe Rossi? Per prenderlo dovrei cedere un gioiello».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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