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De Laurentiis, carezza a Lavezzi: «Da giovane ero proprio come te»

AMilano per il consiglio di Lega bordate contro l’Uefa e le imposizioni delle nazionali

De Laurentiis si coccola Lavezzi e dice di rivedersi un pò nell’attaccante argentino. «Lavezzi è uno spirito libero, un ragazzo straordinario che aiuta chi ha bisogno nel suo Paese, ha un cuore d’oro. Come tutti i ragazzi, inclusi i miei figli, è scapigliato, è capace di slanci che possono essere considerati negativi in maniera borghese. Io che sono sempre stato un casinaro adoro Lavezzi, mi ricorda come ero in gioventù», ha spiegato a Milano, dove era presente ieri per il Consiglio di Lega. Il presidente del Napoli ha notato la maturazione di Lavezzi, uno dei meriti di Mazzarri, allenatore che riesce a valorizzare al meglio la rosa e che le voci di mercato accostano come possibile candidato alla prossima panchina dell’Inter. «L’Inter deve fare come il Barcellona, quando si finisce un ciclo bisogna cominciarne un altro con un gruppo di giovani, all’Inter serve un allenatore di 35 anni…», ha spiegato il patron azzurro escludendo categoricamente l’ipotesi.
«Penso solo alla partita contro il Cagliari del mio amico Cellino, una squadra pericolosissima. La fiducia per il Chelsea non manca, siamo molto gasati ed eccitati anche se sarà una partita da non prendere sotto gamba perchè il gol che ci hanno fatto all’andata per loro vale doppio. Non si può pensare che sia una partita semplice o che il Chelsea sia in calo». Poi ribadisce le sue argomentazioni su Fifa e Uefa. «La Fifa e la Uefa ostacolano il calcio: non si fanno partite amichevoli delle nazionali quando c’è di mezzo una competizione come la Champions che porta successo, crescita, introiti, convinzione in chi la gioca: si disattende tutto il lavoro di una società per dieci partite che non servono a nulla. Non bisogna disturbare la serie A dai suoi traguardi nazionali e internazionali, altrimenti si vanifica la crescita dei giocatori, si mortificano gli allenatori e i tifosi».
E gli stages invocati dal ct azzurro Prandelli? «Prandelli ha i suoi problemi, capisco che voglia sperimentare i giocatori ma il mondo è cambiato. Basta con le under 21, la nazionale deve fare venire fuori i talenti del futuro. Facessero giocare gli Immobile, gli Insigne, ma non facessero giocare chi ha responsabilità». «Bisogna anche ridurre il numero delle partite, ed è compito di Platini imporre che i campionati abbiano meno di 20 squadre», ha detto prima del Consiglio della Lega di serie A il presidente del Napoli che parlando delle ipotesi sui calendari della prossima stagione si è detto contrario «ad iniziare in agosto quando gli italiani sono in vacanza e gli stadi sarebbero vuoti. Invece sono d’accordo a giocare durante le feste di Natale».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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