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De Laurentiis: “Non cedo Cavani nemmeno per 70 milioni”

Lo ha ripetuto ieri ai microfoni di Radio 24: «Se cedo Cavani? Macché, nemmeno se mi portano 70 milioni di euro. Una volta dissi 100, per provocazione». Parola di Aurelio De Laurentiis, convinto che si possa puntare di nuovo al terzo posto e quindi alla zona Champions. «Se finisse così, sarei pronto ad organizzare una grande festa per la città e per i tifosi», dice il patron. Che ha anche parlato di cinema, cl’altro amore della sua vita insieme al calcio («Sono due amori complementari»). E contro il Parma domani in campo i big della squadra al gran completo. De Laurentiis e il Napoli, ma soprattutto le richieste che arrivano da grandi club per i gioielli dello scrigno azzurro e gli obiettivi della squadra. Il patron ha ribadito i suoi intenti ai microfoni di Radio 24. «Cavani, Lavezzi, Hamsik? Non c’è nessuno che può acquistarli. Nessuno è vendibile, non li cedo. Li cederei solo per un’offerta irrinunciabile, ovvero quelle che raddoppiano o triplicano il valore del calciatore. Cavani non lo cederei nemmeno per 70 milioni, una volta lanciai una provocazione: 100 milioni per il Matador. Lavezzi è l’anima del Napoli, non va via nemmeno per 50 milioni (ma il Pocho può liberarsi per 31 in base al contratto). Hamsik? Lo considero mio figlio, nemmeno lo slovacco vale 50 milioni. Per i bilanci non sono costretto a cedere nessuno».
Su Maradona. «Senza togliere nulla a Diego, guardo sempre al futuro. Rivorrei Maradona a Napoli? Certo ma ha problemi col fisco. Cosa potrebbe fare Diego in azzurro? Le persone non vanno usate ma utilizzate, potrebbe essere l’ambasciatore nel mondo del Napoli senza senza mai mettere piede in Italia. Quanto sono disposto a spendere per Maradona? È esoso, per il film «Tifosi» mi costò 500 milioni di lire per un solo giorno. Diego allenatore? Non può fino a quando non risolverà i problemi con lo Stato».
Su Mazzarri. «Per me non ha difetti. Non è irascibile o permaloso, sta sul pezzo 24 ore al giorno e usa al massimo la sua professionalità». Sul sindaco De Magistris. «Il sistema in Italia è sbagliato. Inutile votare un sindaco se poi deve scontrarsi contro una giunta comunale, non può governare. Di stipendio prende 4500 euro al mese, è ridicolo. Per le responsabilità che ha un primo cittadino dovrebbe recepire un milione di euro l’anno, De Magistris è un manager che ha 16mila dipendenti al Comune di Napoli. È una persona perbene, si sta comportando bene ma vedremo se riuscirà a rispettare il suo programma. Se tifava dell’Inter? Molte persone mi fanno dubitare di essere del Napoli, lo invito allo stadio e capisco che deve farsi vedere a Fuorigrotta per il suo ruolo istituzionale. Non viene sempre allo stadio, viene quando può venire».
Il presidente aveva già parlato del suo Napoli. Parole e sorrisi alla prima partenopea del film di Verdone «Posti in piedi in Paradiso». Siparietto sul palco tra De Laurentiis e Lavezzi: «Pocho, resta a vita a Napoli, sbilanciati!». Pronta la risposta: «Devi sbilanciarti tu», il numero uno azzurro non s’è perso d’animo: «Ok», allora un Lavezzi divertito ha chiosato: «Per me va bene!».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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