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Ecco la cronistoria del difficile rapporto tra Maradona e il Fisco

Grande accoglienza ricevuta al San Paolo per l'addio al calcio di Ciro Ferrara

Il “Pibe de Oro” ha fatto la storia del calcio a Napoli. Un calcio stellare che, sino a quel 5 luglio 1984, giorno della sua presentazione al San Paolo davanti a 70mila persone, non era nemmeno immaginabile sotto al Vesuvio. Diego Armando Maradona era capace di saltare i difensori avversari come birilli, ma non riuscì a saltare lo “stopper” Equitalia. Un mastino che non lascia mai la presa, se non ottiene quello che chiede. E 40 milioni di euro sembrano un po’ troppi anche per chi, come lui, ne ha guadagnati (e spesi) tanti di soldi.

DALL’85 AL ‘91 – In quei sei anni il presunto “dribbling” al fisco che ha poi scatenato la guerra fra Maradona e l’Agenzia delle Entrate. Storia complessa, di accertamenti, evasione, notifiche e mancati ricorsi. Insomma un guazzabuglio fatto di carte bollate ed udienze, dal quale ancora non c’è verso di uscire. Diego dovrebbe al fisco circa 40 milioni di euro: le tasse non pagate ammonterebbero a circa

13 milioni, ed il restante sono gli interessi, che lievitano al ritmo di tremila euro al giorno.
1 APRILE ‘91 – Torna nella sua Argentina, lontano dai clamori napoletani e dopo un anno e mezzo di “digiuno” riprende a giocare nel Siviglia.

1994 – Viene assolto in sede penale dai giudici che indagano sulla sua presunta evasione fiscale.

l GENNAIO 2001 – un esercito di professionisti napoletani decise di difendere l’indifendibile. Fu un’impresa disperata e il maxi-collegio difensivo, composto da oltre cento professionisti, tra avvocati, commercialisti e tributaristi, dovette poi arrendersi in Cassazione.

l FEBBRAIO 2005 – La Cassazione ufficializza per Maradona lo status di evasore fiscale, dichiarando inammissibili i ricorsi contro i pignoramenti, presentati fino a quel momento dai suoi difensori.

l 9 GIUGNO 2005 – In occasione dell’addio al calcio di Ciro Ferrara a Napoli, Maradona, dopo quattordici anni di assenza, fa ritorno nella città partenopea, dove il pubblico del San Paolo, anche a distanza di anni, gli riserva un’accoglienza di eccezionale calore ed entusiasmo.

l SETTEMBRE 2005 – Va a “Ballando con le stelle” da Milly Carlucci ed il fisco gli blocca i compensi.

l 6 GIUGNO 2006 – In occasione della manifestazione di beneficenza, “Giugliano Cuore” , viene fermato e accompagnato in caserma dalla Guardia di Finanza, con successivo pignoramento di due Rolex d’oro a seguito del suo vecchio contenzioso (all’epoca risultavai evasore fiscale per circa 31 milioni di euro).

18 SETTEMBRE 2009 – Arriva in Trentino per un periodo di riposo a Merano e la Guardia di Finanza gli sequestra un orecchino di diamanti. Il 14 gennaio 2010 l’asta pubblica ed il prezioso cimelio viene battuto per 25 mila euro a favore di una “misteriosa” signora (si dice emissaria del suo fan Miccoli).

5 APRILE 2012 – giorno dell’udienza in Commissione Tributaria Provinciale (Centro Direzionale di Napoli) sulla vicenda che si trascina ormai da quasi vent’anni.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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