In procinto di seguire la final eight di Chianciano per le categorie Allievi e Giovanissimi Nazionali, noi di Iamnaples abbiamo contattato in esclusiva il responsabile del settore giovanile del Parma, prossimo avversario dei Giovanissimi del Napoli, Francesco Palmieri. Con lui abbiamo parlato del prossimo incontro, senza disdegnare una panoramica sull’attuale situazione del settore giovanile italiano, investito da un vento riformatore. Ecco a voi l’intervista realizzata in esclusiva da Iamnaples:
Il Parma è stato protagonista di un ottimo cammino fino ad ora, approdando alle Final Eight dopo la vittoria contro il Milan, una delle favorite. Ci descriva brevemente la sua squadra?
“Siamo un buon gruppo, con giocatori dotati di ottime individualità. Non farò nomi in particolare, anche perché sono ragazzi e il nostro principale obiettivo e farli crescere al meglio.”
È vero che l’obiettivo dei settori giovanili è far crescere i giocatori, ma arrivati a questo punto è normale fare un pensiero al titolo. Ecco diciamo, quanto ci credete a questa possibilità?
“Ripeto l’importante è la valorizzazione del parco giocatori. Poi è normale che anche noi vogliamo vincere. Siamo in un girone non facile, con Napoli, Chievo e Monza, ma sappiamo la nostra forza, le nostre prospettive e cercheremo di comportarci al meglio nelle Final Eight.”
Nella prima sfida della Final Eight dovrete affrontare il Napoli, un’altra compagine che si è ben comportata fino a questo momento. Qual è il vostro pensiero riguardo gli azzurrini?
“Se sono arrivati fino a questo punto vuol dire che sono un bel gruppo. Hanno anche loro buoni giocatori di prospettiva. Noi però ci misureremo senza paura, consapevoli della nostra forza e soprattutto del fatto che è un torneo giovanile. Non vorrei ripetermi, ma il nostro compito è valorizzare talenti.”
A proposito di talenti. Voi vi apprestate a sfidare una squadra giovanile come il Napoli che ha a disposizione un bacino di reclutamento di giovani talenti tra i più alti d’Europa: la Campania. Lei cosa pensa di questa prosperità calcistica del territorio campano e soprattutto se il Parma ha già prelevato qualche giovane interessante da quelle zone?
“Non sono certo io o il Parma a scoprire la Campania calcistica. È una zona ricca di talenti, noi ne abbiamo alcuni in squadra, sia nei giovanissimi, ma anche negli Allievi e in Primavera. Diciamo che a Napoli sono molto fortunati a poter disporre di un territorio che sforna talenti ogni anno. Noi a Parma, avendo un territorio più limitato, dobbiamo necessariamente mandare gli osservatori in zone come la Campania o Roma, ricche di giovani calcaitori. Diciamo che da questo punto di vista il Napoli è leggermente avvantaggiato.”
Lasciamo per un momento il calcio giocato. È in via di attuazione la riforma delle categorie Giovanissimi e Allievi che vedrà dall’anno prossimo le compagini divise in vari raggruppamenti in base alla serie in cui militano le squadre maggiori. Lei cosa pensa della divisione in raggruppamenti di Serie A, Serie B e Lega Pro?
“La vedo una buona cosa. È una riforma intelligente. Darà certamente una svolta a livello giovanile, permettendo a noi di crescere meglio i nostri talenti”
L’ultima domanda riguarda la prima squadra e in particolare il calciomercato. Si parla insistentemente di un possibile passaggio di Dzemaili al Napoli. La volevo domandare se lei ritiene il centrocampista elvetico una pedina in grado di poter giocare in Champions.
“Premesso che non sta a me giudicare Blerin e non so quanto sia vicino al Napoli. Per questo c’è un direttore sportivo e non voglio entrare nel merito del suo lavoro. Però posso dire una mia impressione sul calciatore. Secondo me farebbe bene a Napoli. E’ un giocatore di fisico, adatto al campionato italiano. Altro non posso dire, significherebbe fare il lavoro dei miei colleghi.”
Intervista a cura di Giancarlo Di Stadio
