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I fatti di Udine: la Curva Nord chiede scusa: “Abbiamo sbagliato, ma non siamo orchi”

La redazione di UdineseBlog.it ha pubblicato la lettera pervenuta dai Ragazzi della Nord dopo quanto scritto sulle aggressioni fuori dallo stadio in occasione di Udinese-Napoli.
Abbiamo sbagliato ma non siamo ORCHI!
Visto come l’opinione pubblica e le Istituzioni hanno interpretato e proposto ciò che è successo domenica prima della partita Udinese-Napoli, sentiamo il dovere per le nostre famiglie, noi stessi e per tutta la Curva Nord di fare chiarezza sull’accaduto.
L’incidente che ha coinvolto alcuni ragazzi della Curva, due agenti in borghese e, ai noi, un bambino e suo zio tifosi del Napoli ha avuto uno svolgimento nei fatti discorde da come è stato narrato dagli organi di stampa. Un gruppetto di ragazzini ha visto zio e nipote che stavano camminando verso la Curva con i colori del Napoli. Sbagliando due volte, vista la presenza di un bimbo, si rivolgevano a loro in malo modo con l’invito di andare altrove. L’intervento di una macchina della Digos di Udine, con due agenti in borghese, è stato pronto e tempestivo. Fatti salire sulla macchina zio e nipote gli agenti partivano per portarli oltre la Curva.

I ragazzini hanno continuato a seguire la macchina. Transitando proprio davanti all’ingresso della Curva la macchina si è fermata: scesi i due agenti, senza identificarsi, gli stessi venivano scambiati per ultrà napoletani.
Un gruppo di ragazzi della Nord, ignaro di chi fosse all’interno dei veicolo e di quanto accaduto e decritto in precedenza, e visti gli accadimenti dello scorso anno con gli ultrà napoletani, si è avvicinato alla macchina urlando alle persone scese dal mezzo di andarsene. Il tutto si è svolto in una manciata di secondi e, nella concitazione del momento, nessuno si accorgeva della presenza del bambino e qualcuno ha avuto la pessima idea di rompere i vetri della vettura con le mani. Senza voler passare per angeli, visto che siamo ultras ed umani, vogliamo però sottolineare che l’accaduto è stato un madornale sbaglio che non può però infangare più di trent’anni di sano tifo friulano. La Curva Nord è stata la prima in Italia a vedersi eliminare le barriere tra campo e spalti, a giocare senza la presenza all’interno dello stadio di forze dell’ordine, dall’estero sono giunti per le nostre trasferte europee complimenti ed elogi per il comportamento tenuto anche grazie a quei ragazzi che oggi vengono fatti passare per orchi.

In Curva Nord ogni domenica sono presenti tantissimi bimbi con i loro genitori; da moltissimi anni, vista l’entrata dei bus dei giocatori, padri con i loro figli tifosi di Milan, Inter, Juve e altre squadre transitano e stazionano vicino alla Curva Nord per attendere i loro beniamini. In molti anni mai successo nulla.
Sinceramente se dobbiamo sapere chi sono i nostri vicini di casa, vorremmo nome e cognome di un pedofilo che di un tifoso dell’Udinese che ha commesso uno sbaglio, se ne rende conto ed è pronto a pagarne le conseguenze.
Le nostre scuse vanno a quel bimbo e a tutta la sua famiglia.

Curva Nord Udine.

La Redazione
C.T.
Fonte: udineseblog.it

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