Il tempo dirà se da grandi diventeranno tre tenori, per rubare una definizione cara al presidente De Laurentiis. Per ora quei tre, Immobile, Insigne e Verratti, sono un’affiatata e formidabile boy band che sul palco della serie B ha funzionato e funziona alla grande. Insieme fanno scintille e danno spettacolo. Immobile e Insigne vedono la porta come pochi e si sono tolti più volte lo sfizio di segnare gol belli, non soltanto pesanti. Li chiamano i gemelli del gol, come Mancini e Vialli ai tempi della Sampdoria Anni Novanta, quando i due scugnizzi dovevano ancora nascere. C’è un’intesa che va oltre il campo, questione di lingua ma anche di look: ieri pomeriggio, in partenza per Rimini per ritirare un premio, si sono presentati all’appuntamento con la stessa t-shirt. Verratti è l’uomo che li manda in porta con due piedi fatati: certi assist non sono alla portata di tutti e per questo gli perdonano di essere sempre in ritardo, i tempi giusti li ha in campo ed è questo quello che conta. Hanno destini diversi: Insigne rientrerà al Napoli per fine prestito, Verratti è del Pescara e intanto accarezza il sogno Euro 2012, Immobile è a metà tra il Genoa e la Juve e sa che il suo futuro è più rossoblù che bianconero. Però hanno un sogno: «Fateci restare a Pescara un altro anno, tutti insieme». Perché le boy band si sciolgono, è lo show business. Però loro vogliono provare a cantarle anche alle big della A. Tutti insieme.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
P.S.
