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I riti, i miti e gli scongiuri dei tifosi vip

La supersfida di Londra raccontata dai sostenitori d’eccezione del Napoli

Tante scaramanzie e tantissimi luoghi rituali. Così i vip napoletani domani si siederanno davanti alla televisione per vedere la gara di Stamford Bridge, tra miti, riti e scongiuri. E per soffrire davanti a Chelsea-Napoli. «Non romperò la tradizione di questa Champions. Nel senso – spiega Biagio Izzo – che la vedrò a casa mia, con amici selezionati dopo una lunga cernita… Abbiamo cacciato gli iettatori o presunti tali e siamo rimasti in pochi. Non farò nulla tutto il giorno, guarderò l’orologio neppure avessi un appuntamento. E dalle 19 accendo la televisione sul canale della partita, per non correre il rischio di perdermi un collegamento. Un pronostico? Ma si pazz…?».
La vedranno tutti insieme al teatro altri tre napoletani doc, Vincenzo Salemme, Maurizio Aiello e Benedetta Valanzano, gli attori del successo «Un astice al veleno». «Quando c’è la partita, tra urla nostra e quelle dei tecnici. Più che un palcoscenico sembra la curva del San Paolo. Domani esordiamo a Venezia e la partita degli azzurri la vedremo in teatro. Vincenzo fa finta di essere un po’ distaccato, ma io e Maurizio ci faremo dare gli aggiornamenti con i cartelloni».
Scelta solitaria invece per Caterina Balivo: «Sarò a a casa mia a Milano, da sola, al massimo con mia sorella. Rosicando. Perché avevo il biglietto ma il mio compagno Guido, che invece a Londra ci andrà, non mi ha voluto portare: dice che per una donna incinta al settimo mese è pericoloso… Ma io sto più male a non essere andata in Inghilterra. Chi vince? E a me lo chiede? Io sono scaramantica al massimo. Non risponderò mai».
Visione casalinga anche per Maria Mazza: «Perché così, se mi va, posso strillare quanto voglio. E poi non desidero molte persone accanto, perché quando ci sono degli ospiti si perde… All’andata ero in tribuna, uno spettacolo meraviglioso. Anche a Londra sarà fantastico e io mi sbilancio: sarà decisivo Cavani, il mio idolo».
Ansie e speranza. Non si resterà solo incollati alla tv. Nando Paone – che quest’anno sbarcherà a Cannes con il film di Matteo Garrone «Big House» – non vedrà la partita: alla stessa ora del fischio d’inizio sarà a teatro. «Sarà dura: il Chelsea è forte, ma è una sfida tutta da decifrare; servirà combattività e voglia, anche perché negli ultimi tempi ho visto un ottimo Napoli. Io amo gli azzurri, mio zio Paolo era un giocatore del Napoli negli anni ’30. Ho le sue foto con Sallustro e Sentimenti». Patrizia Pellegrino è raggiante su Twitter: «Che emozione vedere il mio Napoli volare così in alto in Champions – dice con un tweet – Passeremo un turno e faremo una gran festa».
Lino Cannavacciuolo, violinista e musicista: «Il fatto che si giochi in un giorno feriale mi convince a starmene nel locale di mio fratello, a Pozzuoli, con gli amici e le amiche di sempre. Qualche partita l’ho vista anche da sola perché magari ero in giro, ma certo godersi un ottavo di finale di Champions con le persone più care è tutta un’altra storia». Gino Sorbillo è uno dei più noti piazzaioli di Napoli: quella sera per i suoi clienti pensa a una pizza speciale. «Preparo una sorpresa, ma non dirò quale – dice Sorbillo – Ovvio che non vedo l’ora che arrivi il momento della gara: c’è tensione, il clima in città è coinvolgente. Sarà una serata magica, i tanti stranieri che vengono qui da me non fanno che chiedermi della partita di Champions».
Sergio Assisi, appena reduce dall’eliminazione a «Ballando con le stelle», è concentrato sulla super sfida londinese: «Il mio proiettore speciale per i grandi eventi è già pronto – spiega l’attore – offro la cena a decine di amici, anche a juventini e milanisti ma pongo una condizione: domani sera li voglio con la sciarpa azzurra intorno al collo. La voce? Se ne andrà, come sempre. E i miei vicini si arrabbieranno per le urla. Ma non vedo l’ora che arrivi questo match».
Il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza Vito Bardi è uno dei tifosi d’eccezione che vedrà la gara a Stamford Bridge: «Una serata così l’attendiamo da vent’anni – spiega – Io sarò a Londra con il cuore in gola, convinto che tutto si deciderà nel primo tempo: se gli azzurri riusciranno a non subire danni dal prevedibile assalto iniziale del Chelsea, allora possiamo sognare il passaggio ai quarti di finale». A casa resterà invece un altro grande tifoso d’eccezione del Napoli, il cardiologo Federico Gentile, componente della prestigiosa task force dell’American College of Cardiology: «Soffrirò le pene dell’inferno guardando la partita in tv – racconta – ma mi rifarò nei quarti di finale, perché questo Napoli è una meraviglia e passerà il turno».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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