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Il Matador: «Questa squadra non ha limiti: voglio entrare nella storia della città»

Ha regalato la maglia a Migliaccio, suo ex compagno a Palermo

Il cannibale crede nei segni del destino. «Mi tocca offrire il pranzo a un mio amico: ieri me l’aveva detto che avrei segnato all’ora di pranzo». Cavani è un dispensatore di omaggi. Prevedere un suo gol è una delle cose più semplice che ci sia.
Cavani, è felice per il suo centesimo gol in serie A?
«Sì, lo sono. E lo sono anche molto. Ero sicuro che sarebbe successo oggi, tutti mi ricordavano che contro la Fiorentina io ho fatto il mio primo gol a Palermo. E sempre qui a Firenze ho segnato la prima rete con la maglia del Napoli. Evidentemente è una squadra che mi porta molto bene».
Purtroppo però il Napoli non è riuscito a vincere.
«Ma non dobbiamo farne un dramma perché questo per noi è un punto guadagnato per come si erano messe le cose nel corso del primo tempo, per come eravamo riusciti da soli a complicarci la vita».
La Juventus non è che si sta allontanando troppo?
«In questo campionato non ci sono partite semplici per nessuno. Si può perdere contro qualsiasi avversario e vincere contro chiunque. Anche i risultati delle ultime domeniche lo hanno dimostrato. Noi dobbiamo mantenere la calma e continuare a lavorare e a lottare per quello che vogliamo, per quello a cui stiamo puntando».
C’è anche in ballo la classifica dei cannonieri?
«È la cosa che meno mi interessa. Se i miei gol servono al Napoli per andare avanti questo significa che sono dei gol importanti. E allora sono felice. Io penso solo alla squadra, tutto quello che faccio è finalizzato ai miei compagni».
Ma non è che a Firenze è stata persa un’occasione dopo il successo della Juventus contro l’Udinese?
«Ripeto che per me questo è un punto in più. Dobbiamo pensare in maniera positiva senza pensare a fare le corse su altri avversari, dobbiamo continuare ad andare avanti così. Questo è un campionato molto equilibrato dove può davvero succedere di tutto, come anche i risultati delle ultime partite hanno dimostrato: anche la Juve, una squadra molto forte, può incappare in una giornata negativa e noi dobbiamo sempre essere bravi a saperne approfittare».
Inevitabile. Il suo futuro è sempre a Napoli?
«Io sto bene qui, sono felice di far gol per il Napoli e di poter lasciare un segno in questa squadra e in questa società».
A furia di fare gol, presto raggiungerà Maradona.
«Lo so, se vado avanti così lo prendo molto presto».
La porta a casa sua moglie la maglia del gol numero cento?
«No, l’ho data a Migliaccio, un mio vecchio amico ai tempi del Palermo».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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