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Il Napoli brilla in Champions ma in campionato è un rebus

Due facce. Tra primo e secondo tempo della partita contro la Juve, tra Champions e campionato. La situazione del Napoli è evidenziata dai risultati, dalla flessione accusata nelle ultime partite. In campionato, neanche una vittoria in novembre. Un mese senza successi, era accaduto altre tre volte nella gestione di Mazzarri: novembre 2009, febbraio 2010 e maggio 2011. Raramente, però, il Napoli si era trovato fuori dalla zona Europa e adesso lo è. Sesto con 17 punti, a due lunghezze dal Palermo. L’accesso dei club italiani a Champions ed Europa League sarà meno agevole, potremo essere rappresentati al massimo da cinque club nella stagione 2012-2013.
Le due facce non sembrano essere una novità per Mazzarri, che con coerenza sottolinea i limiti della «coperta corta». Due parole adoperate nella scorsa stagione, quando c’erano alti e bassi tra campionato ed Europa League. Due parole riproposte, a bassa voce, negli spogliatoi del San Paolo dopo il 3-3 contro la Juve. La rimonta dei bianconeri va interpretata anche con il vistoso calo fisico accusato da alcuni dei «titolarissimi». Non hanno retto allo sforzo dei frequenti impegni e del primo tempo, giocato ad altissimi ritmi perché soltanto così poteva essere messa in difficoltà la squadra più in forma del torneo. Più di tre giocatori avrebbero dovuto essere sostituiti perché non reggevano più. E pensare che Mazzarri, sostituendo Pandev, aveva deciso di non coprirsi con un altro mediano o difensore, ma aveva inserito Santana, per attaccare ancora la Juve.
Tre pareggi consecutivi in campionato, per fortuna si può sorridere con la Champions. Sei giorni all’appuntamento che vale la stagione perché il primo obiettivo è qualificarsi per gli ottavi di finale e bisognerà superare l’ostacolo Villarreal. Mazzarri si prepara ad effettuare il turnover sabato contro il Lecce, ultimo in classifica. Farà riposare i giocatori più affaticati, da Lavezzi ai difensori Campagnaro e Aronica, in evidente difficoltà fisica contro la Juve. Ci sono i giovani Fernandez e Fideleff, in via di maturazione, aspettando la prima convocazione per il difensore uruguaiano Britos, operato più di tre mesi fa al piede: l’ex mancino del Bologna, pagato 8 milioni, è ai box dal 22 agosto, giorno dell’infortunio sul campo del Barcellona.
Le strategie per il mercato di gennaio potrebbero dipendere non soltanto dalla qualificazione agli ottavi Champions. Già distante dal vertice della classifica dopo 12 partite, il Napoli potrebbe avere comunque bisogno di una ristrutturazione dell’organico. Ecco perché sono al lavoro i collaboratori di De Laurentiis in Italia e all’estero: la squadra che ha battuto il City e ha fatto tremare il Bayern non può accontentarsi di essere una comparsa in campionato.

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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