Sarà stata la cessione di Quagliarella alla Juventus, ma il risentimento verso la società torinese ha portato alla comunicazione di una proposta veramente sorprendente. Non si sa ancora se frutto di un colpo di calore estivo, a scoppio ritardato, o di un progetto ben ponderato. Fatto sta che Franco Manniello, presidente della Juve Stabia, ha indetto un referendum tra i tifosi gialloble con un quesito ben preciso: “Volete voi che la denominazione del club venga trasformata dall’attuale Juve Stabia a quella più moderna di Stabia 1907?”. “E’ una vecchia idea – ha affermato Manniello -. Abbiamo preso spunto comunque dalle recenti affermazioni di Agroppi, quando ha paragonato la Juventus alla nostra Juve Stabia. Decideranno i tifosi, come è giusto che sia, anche se siamo una società per azioni. Potranno votare presso la sede sociale, dove sarà allestito un vero e proprio seggio elettorale. Per noi è riduttivo che un club professionistico, quale siamo, debba avere un suffisso tipo Juve, Inter o Real”. Già, decideranno gli aficionados gialloble, in una data che è stata fissata per sabato 25 settembre. Previsioni è difficile farne, ma una sonora bocciatura del referendum non costituirebbe poi una sorpresa. Intanto, perchè la tifoseria appare nettamente divisa. Poi perchè, se è vero che la prima società nata a Castellammare di Stabia risale al 1907 (Stabia Sporting Club), è altrettanto innegabile che la gloriosa Juve vive dal 1953; insomma, ben 57 anni di storia. Un dato che non passa inosservato anche tra le frange più dialoganti (in relazione a quest’argomento) del tifo stabiese. E poi basta assistere qualche volta alle gare casalinghe delle Vespe per accorgersi di come la curva gialloble sia abituata a sostenere spesso i propri beniamini al grido “Juve, Juve”. L’iniziativa di Manniello e soci potrebbe, quindi, risolversi con un buco nell’acqua. Il 25 ci sarà l’ardua sentenza.
LA REDAZIONE
Fonte: Tuttomercatoweb
