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Juve Stabia, un pareggio nel segno di Improta

Il ct dell’under 21 Mangia elogia la diciottenne punta in rete contro il Novara

La settimana da sogno di Riccardo Improta, 18 anni, napoletano, si chiude alla grande. Prima il gol contro la Svizzera con la maglia azzurra dell’Under 19, ieri il gol che regala alla Juve Stabia un prezioso punto al «Piola». «Meglio di così non poteva andare», dice il giovane attaccante che a fine partita ha incassato i complimenti di Devis Mangia, tecnico dell’under 21, ieri a Novara. Sulla partita pende tuttavia un dilemma: i gialloblu hanno conquistato un importante pareggio o hanno sprecato una grande occasione visto che la squadra di Braglia ha giocato per oltre un’ora in superiorità numerica per espulsione del piemontese Gonzalez? Il presidente Franco Manniello non ha dubbi. «Un’occasione persa», sentenzia. Ma per il patron se non si è vinto la colpa non è della sua squadra ma dell’arbitro Di Paolo di Avezzano che al 40′ del primo tempo ha annullato il gol di Bruno che avrebbe portato in vantaggio i gialloblu. «Una cantonata, la palla non era uscita», dice. Non la pensa così Braglia. «Dell’arbitro non parlo, lo fa il presidente. Io dico solo che ho rivisto la mia Juve Stabia. La strada è giusta», è l’analisi del tecnico.
La Juve Stabia che scende in campo al «Piola» si gioca molto. In palio non c’è solo il risultato, c’è soprattutto quella svolta che Braglia ha auspicato per tutta la settimana fino al punto di cambiare modulo, passando dal 4-4-2 al 3-4-3. L’esperimento può dirsi riuscito. Del resto, perso Sau, Braglia sapeva che non poveva riproporre lo schema vincente dello scorso anno e che dunque occorreva inventarsi qualcosa di nuovo. La novità è stato un attacco a tre punte con Bruno centrale e Improta e Zito ai suoi fianchi. Dietro, nella linea mediana, Genevier e Agyei hanno dato sostanza alla manovra mentre Di Cuonzo e Baldanzeddu (più il secondo che il primo) hanno coperto le fasce con la giusta attenzione.
Eppure, l’inizio è stato da brividi: dopo appena quattro minuti un pasticcio tra Nocchi e Scognamiglio ha consentito a Parravicini di portare avanti il Novara. Poteva esserci il tracollo, e invece la Juve Stabia lentamente si è riorganizzata e al 24’ ha anche sfiorato il pareggio con Baldanzeddu. Pari che ottiene al 38′ con Improta di testa. Poi, al 40’ l’episodio che cambia il match. Gonzalez scalcia Figliomeni e Di Paolo lo espelle. La partita si incattivisce, diventa ruvida. Dopo due minuti l’arbitro manda fuori anche il tecnico del Novara Tesser e alla fine si conteranno sette ammoniti (cinque della Juve Stabia) e un altro cartellino rosso, per Braglia. Nella ripresa, con uomo in più, la Juve Stabia prova a vincere ma non trova la forza per farlo. Il Novara si difende con nove uomini dietro la linea della palla e servirebbe un pizzico di fantasia per impensierire Bardi. «Dovevamo essere più veloci e far girare di più la palla – ammette Braglia – ma va bene anche così». Il pareggio va comunque bene. La Juve Stabia ha recuperato il carattere e ha ritrovato la voglia di combattere. Sabato, al «Menti» contro il Varese, occorre il passo successivo: la vittoria.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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