Dopo la sfida in trasferta contro il Torino capolista, la Juve Stabia è di scena in casa contro un’altra nobile decaduta: il Bari di Vincenzo Torrente.
Nei primi minuti il match fatica a decollare perché le squadre sono un po’ bloccate e preferiscono studiarsi prima di affondare il colpo per cercare la via del goal. Il Bari schiera tre trequartisti alle spalle di Marotta unica punta e, come aveva già avvisato tutti Braglia nel corso della settimana, si affida molto alle ripartenze con l’intenzione di sfruttare la rapidità dei suoi avanti. All’undicesimo minuto arriva la prima emozione della partita: uno svarione generale della difesa gialloblu consente a Marotta di calciare in diagonale verso la porta del rientrante Colombi, ma la conclusione si spegne al lato. Il primo squillo delle vespe arriva intorno alla mezz’ora grazie ad un’altra disattenzione; la retroguardia pugliese, infatti, valuta male un cross basso dalla destra e concede ad Erpen una sorta di rigore in movimento che il folletto argentino non capitalizza al meglio perché arriva sul pallone col piede sbagliato, quello destro. Il risultato si sblocca al minuto 40 quando l’arbitro concede un calcio di rigore alla Juve Stabia: Marco Sau viene stretto da Crescenzi e Kopunek che lo atterrano. Lo stesso Sau va a calciare il penalty conquistato e lo realizza con freddezza spiazzando il portiere biancorosso. Dopo il rigore ed il vantaggio dei padroni di casa sale la tensione in campo al punto che Torrente viene allontanato dal direttore di gara in seguito alle vibranti proteste per un presunto rigore non concesso ai suoi giusto prima dell’intervallo.
Nella ripresa ci si attende la reazione del Bari che però non arriva, anzi, gli ospiti fanno molta fatica e sembrano molto statici. La Juve Stabia, dal canto suo, controlla la partita e Marco Sau continua a creare grattacapi ai suoi avversari; il fantasista campano si abbassa in continuazione riuscendo a ricevere palla in piena tranquillità senza che nessuno dei difensori accorci. Inizia anche la girandola delle sostituzioni ma, nonostante gli innesti di qualità dei quali gli ospiti dispongono (entrano, infatti, De Paula e l’ex azzurro Mariano Bogliacino), non serve a modificare l’andamento della gara. Anche Braglia procede con i cambi ed al minuto 73 inserisce il giovane Mbakogu al posto di Danilevicius, e la punta nigeriana impiaga poco a mettersi in mostra sfiorando immediatamente la rete: il ragazzo supera con forza e velocità due difensori avversari e calcia con potenza sul primo palo, solo il puntuale intervento di Lamanna gli nega la gioia del goal. L’ingresso in campo di Mbakogu consente alla Juve Stabia di sfiorare, in contropiede, la rete del K.O. definitivo, la fisicità dell’attaccante africano è l’arma in più che consente alle vespe di portare in casa un risultato importante e di riprendere immediatamente quella serie di vittorie interrotta la scorsa settimana sul prato dell’Olimpico. I ragazzi di Braglia si confermano, in questo modo, una delle squadre più in forma del momento.
Luigi De Magistris
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