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La beffa dei napoletani di Londra: anche per noi lo stadio è vietato

La protesta nella City «Siamo praticamente inglesi mail biglietto ci è negato»

Vivere a due passi da Stamford Bridge ed essere costretti a guardare la partita in un bar. La squadra del cuore a pochi passi eppure potrebbero essere centinaia di chilometri, tanto il biglietto rimane un miraggio. Per gli italiani a Londra nessuna facilitazione, nessun favore. I ticket per Chelsea-Napoli sono più rari di un gol di Fernando Torres. Semplicemente introvabili. Perché i Blues hanno affidato i duemila e settecento tagliandi disponibili al Napoli e non hanno pensato di accantonarne qualcuno per i tifosi partenopei sotto al Big Ben. A disposizione è rimasto solo il settore dei supporter di casa, che è off limits per i sostenitori dei club ospiti. «È un’assurdità. Noi viviamo a Londra, siamo quasi mezzi inglesi e non abbiamo il diritto a qualche biglietto – si lamenta esasperato Marco La Nave, presidente del Napoli Fans Club London – Non c’è modo di aggirare il problema. Qualcuno di noi ha voluto tentare la fortuna e ha comprato un ticket del settore del Chelsea. Ma probabilmente sarà beccato e buttato fuori dallo stadio. Anche se hai in mano il biglietto, regolarmente acquistato, puoi essere legittimamente accompagnato all’uscita se si accorgono che non sei un inglese tifoso dei Blues. Qui gli stadi sono privati, ci sono regole ferree, la sicurezza viene prima di tutto. E per evitare anche il minimo tafferuglio gli steward sono sempre all’erta».
Insomma pur riuscendo a infiltrarsi nel settore degli inglesi bisognerebbe poi fare finta di esultare a un gol di Juan Mata e imprecare dopo una rete di Cavani. Sarebbe una forma di tortura. Qualcuno dei napoletani di Londra si è persino fatto il viaggio fino a Napoli per passare la nottata al San Paolo e mettersi in coda al botteghino, però ha avuto poca fortuna: «Alcuni non sono arrivati in tempo, altri hanno visto quello che è successo e se ne sono andati disgustati», continua La Nave riferendosi alle cariche e agli scontri.
C’era sempre l’opzione dell’acquisto online, sulla quale puntavano i migranti d’Inghilterra, ma proprio come temevano il sito ha fatto crash. «Lo avevamo previsto e così un paio di mesi fa abbiamo scritto una lettera sia al Napoli che al Chelsea chiedendo una cinquantina di tagliandi per noi di Londra. Ma non è stato possibile ottenerli e così ci siamo messi il cuore in pace», spiega con rammarico il presidente del club. Il sito (www.napolifansclub.co.uk) è stato subissato di richieste, invocazioni di aiuto, suggerimenti, s.o.s. lanciati da tifosi disperati. Tanto che è stato costretto a pubblicare sulla home page questo messaggio, in italiano e in inglese: «È inutile chiederci informazioni sui biglietti. Ne sappiamo quanto voi».
L’unico consiglio che i partenopei di Sua Maestà si sentono di dare è di non andare allo stadio senza il tagliando e di trovarsi un bel pub dove guardare la partita. Il match viene trasmesso in chiaro, su Itv, e sarà su ogni schermo acceso in qualsiasi bar di Londra.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

 

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